Autore:
Stephen King
Casa
editrice: Pickwick
Genere:
Drammatico/ Thriller/
Pagine:
214
Prezzo:
€ 10,00
Voto:
10/10
Trama:
Alla
fine dell'estate, Gordie e i suoi tre migliori amici, spinti dalla
voglia di avventura, vanno alla ricerca del cadavere di un loro
coetaneo scomparso. Motivati dal desiderio - ognuno per una ragione
diversa - di riscattarsi e diventare degli eroi, si mettono in
cammino lungo i binari della ferrovia. Dovranno superare momenti di
fatica, paura e mille ostacoli, fra cui anche quello di doversi
scontrare con i bulli, e scopriranno che i mostri non si nascondono
dentro gli armadi, ma nel cuore delle persone.
Recensione:
Mamma
mia ragazzi, non avete idea delle emozioni che questo libro mi ha
donato.
È
davvero molto difficile scriverne una recensione, è strano come le
cose che ci colpiscono nel profondo siano tanto difficili da
comprendere e spiegare, non trovate anche voi?
Ed
è un po' anche il messaggio che King vuole infondere nel lettore con
questa storia straordinaria ed emozionante.
Si
parla di amicizia fra adolescenti, di legami profondi eppure effimeri
allo stesso tempo.
È
la storia di un gruppo di amici dodicenni che si ritrovano per caso
ad intraprendere un'avventura che li segnerà profondamente e li
porterà a sfidare se stessi come non hanno mai fatto prima.
Ma,
ovviamente, essendo una storia di King non poteva non esserci un
pizzico di horror, morte e superstizione.
Ed
è proprio ciò che ha reso il racconto ancor più appassionante e
sinistro, ammetto che mi sono venuti i brividi in più di un
passaggio.
Non
posso certo raccontarvi tutta la storia ma vi assicuro che colpisce
dritto al cuore attraverso i quattro personaggi: Teddy, Chris, Vern e
Gordie.
Sebbene
siano molto diversi tra loro, l'amicizia che li lega è unica e allo
stesso tempo effimera, come quasi tutte le amicizie che nascono in
tenera età e che poi si perdono con la crescita e gli avvenimenti
della vita.
Adoro
le storie che parlano di amicizia e King ha reso questa
particolarmente malinconica ma anche profonda e dolce in un certo
senso.
Attraverso
Gordie ho vissuto un'avventura che mi ha aperto il cuore e dato molto
da pensare sul mio passato stesso e sulle mie stesse amicizie
dell'infanzia.
È
vero che alcune cose le puoi fare solo a dodici anni o giù di lì,
poi purtroppo o per fortuna la vita ci porta a cambiare e ad
allontanarci lentamente ma in maniera costante da ciò che eravamo
fino a quel momento.
Crescendo
cambiamo prospettiva, desideri e ambizioni ed è giusto che sia così.
Eppure
il 90% delle persone ricordano quegli anni come i più belli della
loro vita, sarà perché a quell'età viviamo le cose in modo
differente da come le viviamo quando siamo adulti, è un passaggio
magico che purtroppo non possiamo più rivivere.
È
questo che mi ha lasciato un senso di malinconia per tutta la lettura
del libro.
Risiede
proprio in questo la bravura di King, nel saper prendere il cuore del
lettore e devastarlo, tormentarlo e infine segnarlo,
irrimediabilmente e per sempre.
Sapete,
di solito odio quando il finale non è come lo vorrei io ma qui,
proprio come era già successo con Il miglio verde, mi sono trovata
d'accordo sul fatto che non poteva essere diverso, se fosse stato
come lo avrei voluto non avrebbe ottenuto lo stesso effetto.
Starei
ore e ore a parlarvi delle emozioni che questo libro mi ha suscitato
con le sue tematiche forti ma non riuscirei comunque a trasmettervi
al 100% la bellezza e l'impatto che ha Il corpo sul lettore,
semplicemente penso che alcune cose non si possono spiegare, vanno
vissute per capirle appieno.
Ve
ne posso soltanto consigliare la lettura e, una volta letto, guardate
anche il meraviglioso film che ne è stato tratto: Stand by me.
MiniCry
dice:
“Un
libro meraviglioso che mi è entrato nel cuore. Il libro più bello
di King.”
ciao, mi sono segnata il titolo. Buon fine settimana.
RispondiEliminaAnche a te ;-)
Elimina