Mi
trovo in estrema difficoltà a parlare di Spartacus, ho appena finito
di vedere l'ultimo episodio ed il mio cuore è ancora straziato e i
miei occhi lucidi faticano a mettere a fuoco le parole...per cui
capitemi se il testo sarà un po' confusionario ma sento l'esigenza
di parlare subito e mettere nero su bianco le mie emozioni dopo la
visione di questa meravigliosa serie tv.
Si
parla di storia, del mitico Spartacus, uno schiavo, un gladiatore, un
condottiero, un fratello, un marito, un amico, ma sopratutto un uomo.
La
figura di Spartacus è diventata la mia preferita in assoluto, nutro
una forte ammirazione ed un affetto concreto nei suoi confronti.
Mi
rendo conto che può sembrare strano o incredibile ma per la prima
volta in vita mia sento per Spartacus un affetto vero e sincero,
proprio come se fosse una persona che ho conosciuto realmente. Sono
pazza vero?
Probabilmente
mi si è fuso il cervello che ne so...
ho
vissuto questa storia, l'ho sentita mia, ho riso, ho provato rabbia,
mi sono indignata, ho provato disperazione, paura, gioia e dolore,
dolore vero, autentico. È incredibile come una serie tv sia riuscita
ad entrarmi così a fondo nel cuore e a straziarmelo, farlo in tanti
piccoli pezzetti e disperderli nel vento.
Non
voglio sembrare esagerata ma credetemi, è difficile descrivere a
parole le mie emozioni.
È
nato tutto piano piano, ho conosciuto Spartacus e Sura, ho percepito
l'amore che legava i due, e poi ho seguito Spartacus e le sue
disavventure come schiavo, l'ho guardato crescere, ubbidire,
sacrificarsi come gladiatore sotto il comando di Quinto Lentulus
Batiato ma mai e poi mai l'ho visto spezzarsi.
Proprio
da questo è nata la mia ammirazione per questo personaggio, sapete
che amo i caratteri forti e combattivi ma Spartacus è decisamente
qualcosa di più, indescrivibile e unico.
Ho
amato il suo valore, il suo coraggio, la sua lealtà e la
determinazione nel voler cambiare il mondo, ho amato la sua mente
scaltra e la sua abilità, ho amato il suo cuore puro anche se
offuscato dal dolore e dalla sete di vendetta.
Si
può tranquillamente dire che mi è entrato sottopelle arrivando
dritto al cuore.
Il
suo scopo poi era dei più nobili, lui ha combattuto per far si che
tutti avessero la libertà, che tutti potessero vivere una vita senza
il giogo della schiavitù.
Penso
non ci siano altre parole per descrivere la bellezza di questo
messaggio che è sempre un po' odierno e che non va mai dimenticato.
Entrando
nello specifico questa serie tv è formata da 4 stagioni (3 + un
prequel) e la mia preferita in assoluto è stata la prima (sangue e
sabbia), è quella che mi ha entusiasmata maggiormente e che ha fatto
si che nascesse la mia nuova ossessione per Spartacus.
C'è
anche da dire che sono fortemente legata all'attore che presta il
volto al protagonista, purtroppo scomparso prematuramente prima di
riuscire a terminare la serie e che quindi ha interpretato Spartacus
soltanto per la prima stagione.
A
lui va tutta la mia ammirazione e la sicurezza che per me sarà solo
lui il vero Spartacus nonostante tutto e mi dispiace da morire per il
suo triste destino.
Ma
torniamo a Spartacus sangue e sabbia; è proprio nell'arena di Capua
che nasce Spartacus, il grande gladiatore ed è proprio qui che tutto
ha inizio.
Ed
è qui che una parte del mio cuore ha ricevuto un grosso colpo: la
morte di Varro, l'amico, il fratello, l'alleato di Spartacus.
Ho
versato più di una lacrima per questa morte assurda e mi sono
chiesta spesso che ruolo avrebbe avuto Varro nella guerra, mi sarebbe
tanto piaciuto vederlo al fianco del grande condottiero, assieme a
Crisso, Agron e Gannicus.
Quello
era il suo posto...ma così non è andata e ne sono profondamente
amareggiata.
Per
quanto riguarda il prequel (gli dei dell'arena) l'ho trovata molto
interessante e necessaria per capire bene tutte le varie mosse, i
sotterfugi e gli intrighi che hanno portato Quinto e Lucrezia a
domare e forgiare gladiatori assetati di sangue e gloria.
L'unica
pecca è che i fatti si svolgono prima dell'arrivo di Spartacus che
quindi non è presente.
Però
è stato molto utile per conoscere meglio sia Crisso che Oenomaus due
personaggi che ho apprezzato molto e che, a modo loro, mi sono
entrati nel cuore.
La
terza stagione, Vendetta, purtroppo non è riuscita ad emozionarmi
come le precedenti ed ho fatto un pochino di fatica nei primi
episodi.
Il
gruppo dei ribelli ha qualche problema di assestamento e Spartacus e
Crisso si ritrovano spesso a rivendicare le proprie posizioni.
Ma
è anche la stagione in cui Crisso e Nevia si ritrovano dopo mille
avversità, dove Agron diventa la spalla fedele di Spartacus e dove
Gannicus ed Oenomaus finalmente rinsaldano i rapporti dopo il
doloroso tradimento che il primo ha inflitto a Oenomaus (durante la
stagione Gli dei dell'arena).
E
qui un altro pezzo di cuore è voltato via assieme ad Oenomaus,
caduto in battaglia e tanto pianto.
Mi
sono molto affezionata a quest'uomo buono e valoroso, un guerriero di
ferro che con tenacia e disciplina ha saputo forgiare i migliori
gladiatori di tutti i tempi pur rimanendo umile e di sani principi.
Stessa
storia, come per Varro, avrei voluto vederlo al fianco degli altri
nella battaglia finale.
La
quarta stagione, La guerra dei dannati, è stata la più sofferta e
difficile di tutte, qui c'è la resa dei conti, e gli ultimi 3
episodi sono davvero uno strazio continuo...per non parlare
dell'ultimo in cui praticamente cadono tutti vittima dei romani (che
avrei voluto torturare uno per uno).
Se
la morte di Crisso mi ha sconvolta, potete ben immaginare cosa sia
stato vedere quella di Spartacus.
Io
non piango molto ed è difficile che lo faccia durante un film ma vi
assicuro che qui le lacrime scorrevano a fiumi.
Ancora
adesso non mi capacito di come si sia concluso tutto.
Che
tristezza...Spartacus, Gannicus, Crisso, Nevia... uffi!
Mi
consola il fatto che almeno Agron sia stato risparmiato e mi piace
pensare che abbia vissuto il resto dei suoi giorni felice e da uomo
libero, conservando nel cuore il ricordo de suoi fratelli di sangue.
È
stata una serie tv molto interessante, piena di intrighi, tradimenti,
sotterfugi, vittorie e sentimenti che mi ha gettato in un limbo da
cui faccio ancora fatica ad uscire.
Sono
stata inoltre felice di aver ritrovato una delle attrici a cui sono
più affezionato, ovvero la mitica Lucy Lawless che tanti
ricorderanno nei panni di Xena la principessa guerriera.
Peccato
che in Spartacus abbia avuto un ruolo infido e terribile da
antagonista...una delle peggiori per giunta.
Infine
vorrei spezzare un'ennesima lancia in favore di questa splendida
serie, perché per la prima volta in vita mia è stata capace di
farmi apprezzare un genere che non ho mai apprezzato ovvero lo
storico e la guerra.
Davvero
una serie da vedere almeno una volta nella vita, ben fatta e con
attori eccellenti.
La
storia vi conquisterà il cuore, ve lo garantisco.
Votazione?
Beh, ormai è chiaro: 10/10 perché l'11 non è contemplato
purtroppo.
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