Si comincia il lunedì con una doppia recensione di due libri bellissimi.
Titolo: Meglio soffrire che mettere in
un ripostiglio il cuore.
Autore: Susanna Casciani
Prezzo: € 15,00
Genere: Romantico
Pagine: 175
Voto: 10
Trama:
C'erano una volta un ragazzo
e una ragazza. C'erano una volta perché adesso non ci sono più.
Un sabato mattina di fine
aprile lui si sorprende a piangere davanti a lei. Non riusciva a
parlare. Avrebbe voluto confessarle che era finita, ma sapeva che poi
lei avrebbe iniziato a singhiozzare, e non ne sopportava nemmeno
l'idea.
Lei alzò lo sguardo dal suo
libro come se avesse avvertito una nuova forza in casa,
incontenibile, che l'avrebbe schiacciata contro il muro se non si
fosse aggrappata a qualcosa, così si aggrappò al suo orgoglio, o a
quello che ne rimaneva. Chiuse il libro, si alzò dal divano e si
diresse verso di lui, si mise sulle punte e gli accarezzò la testa.
Gli disse di stare tranquillo. Lui le faceva del male e lei lo
consolava. Gli diede un bacio sulla guancia e uscì di casa senza
voltarsi, per non essere costretta a dirgli addio.
Quando, quasi tre ore dopo,
tornò a casa, lui non c'era più. Sfinita si addormentò su quello
che era stato il loro letto. Più tardi, si svegliò di soprassalto e
mise a fuoco nel buio quella parte del letto, così vuota, e avvertì
un macigno sul petto che non la faceva respirare. Si rese conto di
non essere pronta a lasciarlo andare. Si alzò per cercare un
quaderno, come se improvvisamente fosse una questione di vita o di
morte. Ne trovò uno. Conosceva le regole: non chiamarlo, non
cercarlo, non seguirlo (!!!), non inviargli messaggi, bloccarlo su
ogni social network, non giocarsi la dignità. Conosceva le regole,
ma le stavano strette, perché stavolta, in quella storia, ci aveva
creduto talmente tanto da sentirsi quasi adatta a un futuro felice.
Per questo, per la prima volta in 27 anni, decise di iniziare a
tenere un diario segreto, che poi, a voler essere davvero sinceri,
altro non era che un modo per continuare a parlare con lui.
Nel raccontarci la storia di
Anna e Tommaso, Susanna Casciani racconta la storia di ognuno di noi.
Di chiunque abbia mai vissuto (e perso) un grande amore.
Recensione:
Ok, ormai lo sapete che ho
una sorta di incomprensione di fondo per il genere romantico, ma ero
curiosissima di leggere questo piccolo libro che vedevo dappertutto,
nei blog, sugli scaffali...insomma ovunque!
Così mi sono detta, “Meglio
che ti levi la curiosità e lo compri.” e così ho fatto.
Mi sento di ringraziare chi
ne ha parlato bene perché è stata una lettura davvero fantastica,
mi ha emozionata tantissimo portandomi abbastanza spesso a schiarirmi
la voce, a causa di enormi groppi in gola dovuti all'emozione e alla
malinconia.
Non so davvero come
spiegarvi perché non trovo le parole adatte ma Susanna Casciani con
questo libro mi ha aperto la cassa toracica, mi ha estratto il cuore
e lo ha gettato in un tritarifiuti...mi rendo conto che l'immagine
sia terrificante ma è come mi sono sentita alla fine della lettura.
Tutti prima o dopo nella
vita si trovano ad affrontare un sentimento così forte come l'amore,
ci sono persone fortunate che si trovano e stanno assieme tutta la
vita, altre che per forza di cose si lasciano, altre che amano da
morire senza essere corrisposti.
In questo caso Anna ama da
morire Tommaso nonostante la loro storia sia andata in fumo giorno
dopo giorno specie negli ultimi anni fino a portare lui ad accorgersi
di non amarla più.
Ma si sa, che dopo anni, non
è sempre facile lasciarsi alle spalle una storia, si ha paura di
ferire irreparabilmente l'altra persona, si ha paura a ricominciare
da soli ad affrontare la vita di tutti i giorni.
E Anna non è pronta a
lasciarlo andare, l'amore nei suoi confronti è così forte che
vivere senza le sembra impossibile.
Si chiude in se stessa,
nella propria sofferenza e semplicemente aspetta, guarda i giorni
passare chiedendosi mille volte se sia stata lei la causa di tutto.
Ebbene, proprio questa sua
insicurezza, la sua sofferenza mi hanno reso malinconica e triste
mentre ne leggevo.
Ora voi direte, ma come, hai
pianto quasi e l'hai comunque amato?
Si, si e ancora si!
Mi ha aiutato a capire tante
cose, a vedere i fatti in maniera lucida. Nonostante sia un po' come
morire, perdere l'amore può anche rendere più forti, farci capire
cose di noi che non avremmo mai scoperto, ricordarci chi eravamo
prima di diventare “noi”.
E poi, mi ha fatto sorridere
il fatto che speriamo sempre in un ritorno, per quanto una storia può
finire male, nel profondo continuiamo a sperare che un giorno tutto
si sistemi.
L'unica cosa che non mi è
piaciuta è il finale purtroppo...avrei preferito andasse
diversamente.
L'autrice ha saputo così
dare voce a tutti noi, a tutti i nostri sentimenti in un modo
speciale.
Non vedo l'ora di poter
leggere qualcos'altro e presto mi fionderò a dare un occhiata alla
sua pagina Facebook Meglio soffrire che mettere in un ripostiglio il
cuore che ha aperto nel 2010.
Sinceramente sono pochi i
libri che mi attraversano l'anima ma questo è decisamente fra quei
pochi, lo amo e sono sicura lo rileggerò altre volte nel corso della
vita.
È stata una lettura
speciale che mai mi sarei immaginata, se lo merita a pieni voti, a
parere mio, il 10 pieno. Brava Susanna!
Frasi più belle tratte
dal libro:
Così minuta e così
resistente. Così brava ad ascoltare i silenzi altrui. Si sentiva già
smarrito al pensiero di rimanere lì da solo senza di lei.
Forse avrei dovuto urlare,
prenderti per un braccio e implorarti di rimanere. Avrei potuto
piangere davanti a te per elemosinare una carezza, ma la verità è
che non ne ho avuto la forza.
Se avessi scorto una luce
infondo a quegli occhi così scuri che tante volte mi hanno scelto in
mezzo agli altri, se avessi avvertito un dubbio posarsi sulla punta
delle tue dita, forse ci avrei provato, ma non ho visto niente.
A quel punto ho pensato:
sarà un momento, passerà.
Invece ti sono passata io,
di mente e dal cuore, un po' come passano le mode e le stagioni, un
po' come quando basta un po' di freddo a farti dimenticare che fino
al giorno prima era estate.
Sei ovunque, eppure non so
dove sei. Vorrei che fossi qui, ma forse questa è una bugia. Vorrei
soltanto che tu mi amassi ancora, ovunque tu sia.
Vorrei che tu ricordassi
gli sguardi che tenevo in serbo per te, solo per te, quando eravamo
in mezzo agli altri. A tutti gli altri, che ovviamente non potevano
capire.
Ricordati di me nei giorni
speciali e in quelli normali. Ricordati di me almeno a volte. Quando
la luna e il sole si contenderanno il cielo, quando vedrai un
arcobaleno, quando il mare sarà mosso, quando qualcuno ti sorriderà
senza un motivo apparente e quando, a primavera, il profumo del
glicine ti avvolgerà ancora senza che tu possa difenderti.
Lascia che continui a
esistere dentro di te.
Non ho nessuno nel cuore e
non sai che nostalgia ho, certe sere, di un sentimento che non ho
nemmeno provato, di una persona che ancora non conosco e che forse
non incontrerò mai.
Il vuoto che mi hai
lasciato non si può riempire con un aperitivo, un nuovo taglio di
capelli, con un'ora di sesso con chissà chi, con una torta al
cioccolato, con una giornata di sole, con un ricordo dolce, con un
bel film, con un buon profumo che si libra nell'aria all'improvviso.
Il vuoto che hai lasciato appartiene solo a te e non c'è niente che
io possa fare per renderlo meno somigliante ai tuoi occhi.
Non credi che esista una
via d'uscita e ti aggrappi a chiunque riesca a farti dimenticare
anche solo per venti secondi come ti senti. E ti senti male, anche
fisicamente. Ti fanno male le ossa, i muscoli, la testa. Ti bruciano
le labbra, la pelle e lo stomaco e non c'è medicina che possa
aiutarti a stare meglio.
Allora sentiti libera di
appassire, di spegnerti, di arrabbiarti e di ricominciare ogni volta
che vuoi.
Non giustificarti con
nessuno per i tuoi occhi gonfi e per i tuoi capelli spettinati. È
faticoso amare senza essere amati.
Smetti di chiedere scusa
per tutto quello che sei e che non sei.
Aveva un sorriso capace di
nascondere ogni dolore e le piaceva stare da sola. Non cercava
l'amore come la maggior parte delle ragazze che conosceva. Voleva
soltanto stare tranquilla, o almeno questo era quello che le piaceva
pensare.
Devi ricordare il bene, ma
sopratutto devi ricordare il male. Per non andare a cercarlo ancora
una volta. Per smettere di aspettarlo. Per non tornare indietro. Mai
più.
Non ti voglio dimenticare
perché so che nel momento esatto in cui lo farò ti avrò perso
davvero, perché anche il tuo ricordo mi fa compagnia. Perché, anche
se non ci sei, senza volerlo, sei ancora l'unico ad avere l'enorme
potere di trasformare le mie giornate.
Chissà per le strade
quante persone si perdono mentre si stanno cercando e quante persone
si trovano mentre stanno cercando qualcun altro.
Continui a mancarmi.
Sto bene e mi manchi. Sono
diversa, eppure sono sempre la stessa di quando mi prendevi in giro
perché non sapevo ballare.
Seconda recensione:
Serie: The Prodigium Trilogy
Autore: Rachel Hawkins
Prezzo: € 14,90
Genere: Fantasy
Pagine: 247
Voto: 7
Trama:
Proprio quando Sophie Mercer
aveva deciso di accettare i suoi straordinari poteri magici, tipici
di un demone, il Consiglio glieli ha tolti.
Ora Sophie è indifesa e in
balia dei suoi nemici giurati, le Brannick, una famiglia di donne
guerriere che dà la caccia ai Pordigium. O almeno è questo che
Sophie pensa, fino al momento in cui farà una scoperta sorprendente.
Le Brannick sanno che una guerra epocale sta arrivando, e credono che
Sophie sia l'unico essere abbastanza potente da salvare il mondo. Ma
senza la magia, Sophie non è così sicura di sé. Riuscirà a
riottenere i suoi poteri prima che sia troppo tardi?
Recensione:
Non vedevo l'ora di sapere
finalmente come sarebbe finita questa storia entusiasmante e...beh ne
sono rimasta abbastanza soddisfatta.
Ok, non faccio i salti di
gioia perché non sono d'accordo su alcune cosette ma, tutto sommato,
ho amato questa magica trilogia.
Non posso dirvi cosa mi
abbia contrariato perché vi spoilererei molto quindi mi tocca
tacere.
Sorvolando su questo vi dirò
che ho amato molto il primo libro ovvero Incantesimo.
Non che i seguenti siano
brutti ma mi hanno entusiasmata meno rispetto al primo.
Sortilegio è stata una
lettura decisamente veloce e mi ha un po' stupita il fatto che fosse
abbastanza sottile rispetto al secondo volume, come se l'autrice
avesse corso e non vedesse l'ora di terminare la storia.
Il fatto che la storia sia
divisa in tre parti poi non mi ha convinta del tutto, mi ha spezzato
la lettura e ha perso un pochino in scorrevolezza.
Comunque sia mi sono tuffata
volentieri in questo ultimo libro e so già che mi mancheranno
moltissimo i personaggi, Sophie, Jenna, Archer, Cal, la mamma, il
papà, e perfino Elodie!
Mi mancherà molto anche
l'ambiente, la Hecate Hall. :-(
Ma si sa, le storie prima o
poi finiscono e bisogna guardare il lato positivo: mi posso tuffare
in una nuova saga/serie!
Se dovessi scegliere un
personaggio che mi ha colpita direi Sophie, ho adorato la sua ironia
e il suo humor che salta fuori anche nei momenti meno opportuni
finendo per sdrammatizzare sempre qualsiasi situazione.
Ma citerei anche Cal che ha
un posto speciale nel mio cuoricino, ho tifato tanto per lui...
Jenna ovviamente mi ha
colpita molto nel primo libro ma andando avanti il suo personaggio ha
un po' perso spessore e originalità.
Per riassumere direi che la
Pordigium trilogy è una saga che ricorderò con piacere e che mi ha
intrattenuta con le sue magie, i suoi personaggi, i sentimenti, i
misteri e il dubbio sul lieto fine.
Solo avrei voluto che
Sortilegio fosse un po' più “esplosivo” diciamo così, invece ha
perso qualcosa per strada.
Frasi più belle tratte
dal libro:
Ogni decisione può
condurci su cammini diversi.
Le persone raramente si
rendono conto della propria cattiveria.
Per oggi termino qui
lettori, spero che le recensioni vi siano piaciute. Se avete letto
uno dei due libri e se ne avete voglia, fatemi sapere cosa ne
pensate.
Ci vediamo domani con un
nuovo post della rubrica I miei consigli.
Un bacione da Cry.
Il primo mi ispira troppo, spero di trovarlo in scambio prima o poi perché il prezzo è un po' altino visto il numero di pagine :)
RispondiEliminaCiao Seli!
EliminaIn effetti il prezzo pieno è davvero eccessivo per il numero di pagine ma è veramente bello :-)
L'ho adorato.