Buongiorno
a tutti amici lettori!
Come
state? Io benone. Oggi sono felice di riprendere la rubrica in
collaborazione con Diletta di La cantastorie dei boschi ovvero Le letture delle fate del
Bosco Atro.
Come
vi avevo già accennato l'anno scorso, la rubrica è diventata
bimestrale per cui il prossimo appuntamento sarà per aprile con gli
Sporcelli di Dahl.
Ma
ora pensiamo alla lettura svolta nel corso di febbraio: Il principe e
il povero di Twain, un classico intramontabile e uno dei miei libri
preferiti.
Buona
lettura!
Il principe e il povero
Una
bizzarra coincidenza, una prodigiosa rassomiglianza, uno scambio di
vestiti fatto per gioco da due ragazzi... Su tali semplici elementi è
costruito questo celebre libro di Mark Twain, che attinge a un motivo
ricorrente della narrativa universale: lo scambio di ruoli. È quanto
fanno Edward, erede al trono d'Inghilterra, e il piccolo vagabondo
Tom Canty, rischiando, senza volere, di non poter più tornare
indietro, vittime di loschi trafficanti o di funzionari ottusi. Tom e
Edward (il futuro Edoardo VI, figlio di Enrico VIII, che passerà
alla storia come uno dei sovrani più illuminati) vivranno
innumerevoli avventure, e quindi la "favola con morale"
troverà il suo lieto fine. Twain conduce la narrazione con grande
perizia e con il suo consueto humour, nonché con una salutare dose
di antidoto democratico alle romantiche idealizzazioni di un passato
che l'America aveva abiurato.
Il
personaggio preferito:
Miles
Hendon, il buon soldato di nobili origini che prende sotto la sua ala
protettiva il povero principe vestito di stracci.
Un
uomo dal cuore buono e generoso che rischia spesso la vita per
proteggere quella del bambino.
Il
personaggio meno amato:
Il
re Enrico VIII la cui autorità si basava solo sul terrore e la
perfidia, sul sangue e sulle ingiustizie.
Non
ho mai amato chi non è giusto e si approfitta della sua buona
condizione per schiacciare e schiavizzare chi non ha la stessa
fortuna.
Il
mio pensiero:
“Stiano
attenti i malvagi, perché verrà il giorno in cui dovranno
risponderne e allora per ogni colpo inferto ne riceveranno cento.”
Questo
libro lo avevo già letto da bambina ma me lo sono voluta gustare
nuovamente ed ho fatto proprio bene, il suo ricordo era ormai
sbiadito ed è un peccato per una lettura così bella e divertente.
Sebbene
le circostanze all'inizio siano alquanto improbabili, la storia è
intrigante e avvincente.
Tom
ed Edoardo che si scambiano durante un incontro fortuito.
Il
povero e umile “straccione” che diventa improvvisamente principe,
e il principino viziato ed abituato ad ogni agio, che diventa di
colpo povero in canna e ricoperto di stracci sporchi e laceri.
Non
trovate che ci sia lo zampino della giustizia divina? Io si.
Ammetto
che mi piacerebbe accadessero più spesso e anche nella realtà certe
“coincidenze”.
Proprio
grazie a questo scambio Edoardo può toccare con mano il modo in cui
sono costretti a vivere i suoi sudditi meno fortunati, obbligati a
mendicare e rubare per sfamarsi e sfamare la propria famiglia.
Può
così accorgersi di quanto siano ingiuste alcune leggi, di quanti
innocenti finiscano impiccati o torturati, o uccisi nei peggiori modi
possibili e quindi abolire le torture, ed essere più docili nelle
condanne.
Grazie
a questa esperienza Edoardo diventerà un degno sovrano, giusto e
sensibile nei confronti dei bisognosi.
Tom
dal canto suo, vestendo i panni del principe può capire quante
responsabilità ne derivino da tali ruoli, come la vita dei regnanti
sia si impregnata d'oro e piena di agi, ma anche priva di libertà e
momenti di svago.
Il
povero si ritrova così a contagiare con il suo buon cuore e la sua
saggezza le vedute ristrette e severe della nobiltà. È grazie a lui
se anche i più acerrimi monarchi si addolciscono e capiscono
l'importanza della giustizia e dell'uguaglianza.
E
ricordate, la nobiltà più rara è quella dell'animo e non quella
del sangue.
Questo
libro è assolutamente da leggere per alimentare i buoni sentimenti e
l'umanità che spesso ci sfuggono, per sensibilizzare le persone
attraverso la lettura su argomenti che ancora oggi creano
discrepanze.
Se
dovessi dare un voto sarebbe sicuramente 10/10.
E
voi lettori che mi dite? Lo avete letto?
Qual'è
il vostro personaggio preferito?
Mi
raccomando, andate a leggere anche il post di Diletta e ricordate che
il prossimo appuntamento sarà ad aprile con la lettura di Gli
Sporcelli di Dahl, un libro per ragazzi molto divertente.
Ciao
amici lettori!
letto tanto tempo fa però non lo ricordo molto.
RispondiEliminaTe ne consiglio la rilettura, merita moltissimo ;)
EliminaOttima recensione, come sempre collega❤️
RispondiEliminaAnche la tua mia cara <3
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