sabato 16 febbraio 2019

Le letture delle fate del Bosco Atro #1 Il principe e il povero.


Buongiorno a tutti amici lettori!
Come state? Io benone. Oggi sono felice di riprendere la rubrica in collaborazione con Diletta di La cantastorie dei boschi ovvero Le letture delle fate del Bosco Atro.
Come vi avevo già accennato l'anno scorso, la rubrica è diventata bimestrale per cui il prossimo appuntamento sarà per aprile con gli Sporcelli di Dahl.
Ma ora pensiamo alla lettura svolta nel corso di febbraio: Il principe e il povero di Twain, un classico intramontabile e uno dei miei libri preferiti.
Buona lettura!

Il principe e il povero

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Una bizzarra coincidenza, una prodigiosa rassomiglianza, uno scambio di vestiti fatto per gioco da due ragazzi... Su tali semplici elementi è costruito questo celebre libro di Mark Twain, che attinge a un motivo ricorrente della narrativa universale: lo scambio di ruoli. È quanto fanno Edward, erede al trono d'Inghilterra, e il piccolo vagabondo Tom Canty, rischiando, senza volere, di non poter più tornare indietro, vittime di loschi trafficanti o di funzionari ottusi. Tom e Edward (il futuro Edoardo VI, figlio di Enrico VIII, che passerà alla storia come uno dei sovrani più illuminati) vivranno innumerevoli avventure, e quindi la "favola con morale" troverà il suo lieto fine. Twain conduce la narrazione con grande perizia e con il suo consueto humour, nonché con una salutare dose di antidoto democratico alle romantiche idealizzazioni di un passato che l'America aveva abiurato.
Il personaggio preferito:
Miles Hendon, il buon soldato di nobili origini che prende sotto la sua ala protettiva il povero principe vestito di stracci.
Un uomo dal cuore buono e generoso che rischia spesso la vita per proteggere quella del bambino.

Il personaggio meno amato:
Il re Enrico VIII la cui autorità si basava solo sul terrore e la perfidia, sul sangue e sulle ingiustizie.
Non ho mai amato chi non è giusto e si approfitta della sua buona condizione per schiacciare e schiavizzare chi non ha la stessa fortuna.

Il mio pensiero:

Stiano attenti i malvagi, perché verrà il giorno in cui dovranno risponderne e allora per ogni colpo inferto ne riceveranno cento.”

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Questo libro lo avevo già letto da bambina ma me lo sono voluta gustare nuovamente ed ho fatto proprio bene, il suo ricordo era ormai sbiadito ed è un peccato per una lettura così bella e divertente.
Sebbene le circostanze all'inizio siano alquanto improbabili, la storia è intrigante e avvincente.
Tom ed Edoardo che si scambiano durante un incontro fortuito.
Il povero e umile “straccione” che diventa improvvisamente principe, e il principino viziato ed abituato ad ogni agio, che diventa di colpo povero in canna e ricoperto di stracci sporchi e laceri.
Non trovate che ci sia lo zampino della giustizia divina? Io si.
Ammetto che mi piacerebbe accadessero più spesso e anche nella realtà certe “coincidenze”.
Proprio grazie a questo scambio Edoardo può toccare con mano il modo in cui sono costretti a vivere i suoi sudditi meno fortunati, obbligati a mendicare e rubare per sfamarsi e sfamare la propria famiglia.
Può così accorgersi di quanto siano ingiuste alcune leggi, di quanti innocenti finiscano impiccati o torturati, o uccisi nei peggiori modi possibili e quindi abolire le torture, ed essere più docili nelle condanne.
Grazie a questa esperienza Edoardo diventerà un degno sovrano, giusto e sensibile nei confronti dei bisognosi.
Tom dal canto suo, vestendo i panni del principe può capire quante responsabilità ne derivino da tali ruoli, come la vita dei regnanti sia si impregnata d'oro e piena di agi, ma anche priva di libertà e momenti di svago.
Il povero si ritrova così a contagiare con il suo buon cuore e la sua saggezza le vedute ristrette e severe della nobiltà. È grazie a lui se anche i più acerrimi monarchi si addolciscono e capiscono l'importanza della giustizia e dell'uguaglianza.
E ricordate, la nobiltà più rara è quella dell'animo e non quella del sangue.
Questo libro è assolutamente da leggere per alimentare i buoni sentimenti e l'umanità che spesso ci sfuggono, per sensibilizzare le persone attraverso la lettura su argomenti che ancora oggi creano discrepanze.
Se dovessi dare un voto sarebbe sicuramente 10/10.

E voi lettori che mi dite? Lo avete letto?
Qual'è il vostro personaggio preferito?
Mi raccomando, andate a leggere anche il post di Diletta e ricordate che il prossimo appuntamento sarà ad aprile con la lettura di Gli Sporcelli di Dahl, un libro per ragazzi molto divertente.
Ciao amici lettori!


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