Buongiorno
amici, come state?
Spero
bene.
Oggi è tempo di interviste e sono particolarmente felice di poter chiudere l'anno con l'intervista ad un nuovo scrittore che, con un solo libro, mi ha già conquistata.
Chi è?
Vi dice nulla Antonello Venditti?
Forse lo conoscete più come illustratore, i suoi disegni sono davvero stupendi ma, è anche un autore, l'autore di Lo scrigno cremisi Le mutazioni.
Andiamo quindi a conoscerlo meglio.
Biografia:
Antonello Venditti nasce ad Avezzano nel 1975, e lavora a Trasacco, nella terra d'Abruzzo. Scopre la pittura a olio all'età di 8 anni partecipando ai primi concorsi scolastici, per poi arrivare alla sua prima personale di pittura all'età di 14 anni. Diplomatosi all'I.S.A. di Avezzano, in arte dei metalli e oreficeria, prosegue gli studi all'accademia di belle arti in Roma seguendo il corso di pittura con il maestro Aldo Turchiaro.
Presta servizio di leva presso la caserma "Pasquali" dell'Aquila, dove realizza importanti pitture murali ed esegue 25 tavole commissionate dal generale del corpo d'armata. Dopo il 1997 si ritrasferisce a Roma dove prosegue la sperimentazione con la pittura acrilica, cercando di affinare la stessa tecnica lavorando come copista. Vincitore di varie estemporanee di pittura, di vari concorsi (tra i più importanti spicca il premio Manzù "la nascita della femminilità" nel 2004) anche internazionali e coinvolgimenti in rappresentazioni artistiche, riesce a rappresentare il "mito", la leggenda e il mondo classico in modo inconsueto.
Attraverso simbolismo e tecnica e fino al 2005 propone al pubblico i corpi delle "Anime Immortali". La pittura acrilica funge da padrona in tutta la sua opera e la sua tecnica diventa un'innovazione del realismo, soprattutto nelle copie d'autore tecnicamente importanti realizzate con colori acrilici. I suoi dipinti diventano così un segno che lo caratterizza come pittore "dalla marcia in più", che si distingue tra gli altri copisti. Successivamente affronta anche il "Fantasy" illustrando favole e copertine. Nell'agosto del 2010 partecipa all'importante 13a Fiera internazionale d'Arte di Pechino con 6 opere pittoriche dallo stile più fantasy che surreali. Nell'autunno del 2013 collabora a un evento tra moda e arte realizzando una novità nel campo con 11 opere pittoriche. Durante gli ultimi anni che precedono il 2014, però, si cimenta anche nella scrittura, finché una casa editrice No Eap (Sillabe di sale editore) riceve il manoscritto e decide di pubblicarlo nello stesso inverno. Tutt'ora illustra copertine per libri e Cd musicali, vive e lavora nella terra d'Abruzzo ed ha terminato il secondo volume della saga Le Mutazioni accingendosi a scrivere il terzo volume, sperando che i lettori arrivino a migliaia e si possa continuare a pubblicare.
Le
sue opere:
- La saga Lo scrigno cremisi di cui è stato pubblicato, per ora, solo il primo volume Le mutazioni
Alcune delle sue illustrazioni:
Contatti
@antonellovendittiart
Intervista
all'autore:
1
A quale dei tuoi personaggi sei più legato?
1
Sono legato a tutti i miei personaggi ovviamente, anche se confesso
che Sitya rappresenta per me l’immagine emblematica del femminino,
una figura piccola e gracile capace di risolutezza, buon senso, con
un gran cuore e di mentalità molto più ampia rispetto ai suoi
“vicini”, gli adulti. Nella rompe gli schemi e supera i Clichè
imposti da una società spesso anche bigotta, piena di assurde
credenze e tradizioni che pochi osano scombinare. Una persona
positiva che sa amare con passione e senza distinzione di genere, ma
come tutti i bambini, la sua giovane ingenuità la porta a compiere
scelte pericolose. Lei rappresenta il “legame”, il collante
familiare.
2
Cosa ti ha spinto a diventare scrittore?
2
Direi piuttosto che non è proprio come “diventare” scrittore,
per me, ma un esprimersi in modo diverso dal solito. La scrittura è
un’espressione diversa alla mia creatività che spesso si riversa
con le immagini. Nello scrivere c’è più il bisogno di ampliare
un’idea nata per caso e che non meritava essere deposta, chiusa in
un cassetto. Il desiderio di esprimermi con altri mezzi, dunque, è
quello che mi spinge talvolta ad assumere altri ruoli, come
l’esecutore di immaginazioni, l’illustratore.
3
Cosa provi quando un lettore ti confessa di aver amato il tuo libro?
3
Indubbiamente l’emozione è grande, spesso mi sono anche commosso,
poiché per me scrivere era un esperimento, un bisogno mosso da altri
motivi che esulavano dal ricevere i complimenti e l’apprezzamento
dei lettori. C’è un misto di sorpresa e orgoglio, fatti ai quali
ero abituato solo quando il mio lavoro era rivolto solo alle
illustrazioni.
4
Ti ispiri a persone o fatti realmente accaduti per scrivere i tuoi
libri?
4
Qualche volta sì, ne traggo ispirazione, ma è sempre molto latente
il confine tra le mie realtà e la mia fantasia. Sono pochi i fatti
che hanno a che fare con alcune vicende che ho vissuto o hanno
vissuti altri. I personaggi hanno assunto invece il loro carattere in
base ai ruoli che hanno e a come si sono svolte le vicende, spesso un
“cattivo” può redimersi, non è detto che debba per forza
restare tale, e viceversa.
5
Attualmente stai scrivendo un nuovo libro?
5
Attualmente sto lavorando sull’editing del secondo volume della
Trilogia delle Mutazioni: Il Cuore di pietra. Questo vedrà la luce
tra tre, massimo quattro mesi, nel 2020. Il primo volume già
pubblicato, Lo Scrigno Cremisi, ha riscosso un discreto successo e
spero che il secondo sia più gradito del primo.
Bella intervista e meravigliose immagini.
RispondiEliminasinforosa
Grazie cara Sinforosa sono felice che ti sia piaciuto ;)
EliminaGrazie mille Crì ;)
RispondiEliminaL'ho fatto volentieri, è stato un piacere dedicarti uno spazio sul blog, ora attendo il secondo volume! ;)
EliminaChe altro dire? Non vedo l'ora di leggere Cuore di pietra! Bella intervista, complimenti.
RispondiEliminaAnche io sono curiosissima di leggere Cuore di pietra.
EliminaGrazie mille sono contenta che ti sia piaciuta l'intervista ;)