lunedì 11 aprile 2016

Recensione.

Titolo:  Devon

Autore: Jon Katz

Genere: Storia di animali 

Voto: 6

Prezzo: € 17,50


Trama.

L'esistenza di Jon trascorre tranquilla nel New Jersey con una moglie e due amatissimi labrador, campioni di mansuetudine e devozione. La condizione perfetta per uno scrittore. Ma il cambiamento ha sempre inseguito Jon in forme imprevedibili.
Questa volta si presenta in quella di Devon, un giovane border collie dal passato difficile. Un mix esplosivo di intelligenza acutissima, paura e una personalità dirompente.
Sotto gli occhi perplessi dei due cani di casa, non abituati a quel ciclone, Jon si impegna a conquistare la fiducia di Devon, che gli lancia ogni genere di sfide, solo per dimostrargli quello che può fare. Memore del suo DNA da cane pastore, tratta lo scuolabus come fosse un gregge di pecore, escogita più metodi di Houdini per evadere dal giardino, apre il frigo ed estrae il cibo dalle confezioni senza romperle.
La vita con lui è un alternarsi di stanchezza, divertimento e uno scontro intellettuale che non si placa mai.
Ma quando Jon inizia a temere di doverlo restituire, scopre che sotto la veste da ribelle si cela un cuore tenero, che aspettava solo un cenno d'amore vero per dare il meglio di sé. Sarà un lungo cammino di avvicinamento quello di Jon e Devon, costellato di imprevisti e tenerezza, in cerca della perfetta forma di amicizia, quella in cui non si distingue più chi dei due ha addomesticato l'altro.

Recensione.


All'inizio questo libro mi ha un po' annoiata salvo riprendersi appena prima della metà.
Quando finalmente si entra nel pieno della storia guadagna punti.
Il frenetico Devon ne combina davvero di tutti i colori al povero Jon portandolo all'esasperazione più totale.
Nonostante questo riescono ad allacciare un dolcissimo rapporto basato sulla fiducia e sull'amore.
Mi piace molto il carattere deciso e selvaggio di questo cane che insegna come, anche i nostri amici pelosi, abbiano una propria volontà e non sempre sono disposti ad obbedire a qualcuno che non rispettano.
Ma ancor più di Devon, ho amato i due dolcissimi labrador Julius e Stanley che hanno condiviso una parte della vita dell'autore.
Questi due cagnoloni mi hanno fatto tornare in mente il mio adorato Bingo, quando, dopo ben 14 anni di vita assieme, è venuto a mancare.
Era entrato a far parte della mia vita quando avevo 7 anni e lui era un bellissimo batuffolo di pelo nero che si ranicchiava fra le mie braccia per dormire.
Siamo cresciuti insieme ma lui, com'è ovvio che sia, è invecchiato molto prima di me e la barbetta bianca gli ha incorniciato il muso.
Purtroppo anche io, come Jon, mi sono trovata davanti ad una terribile scelta ovvero farlo sopprimere a causa di una paralisi completa.
Nonostante siano passati diversi anni sento ancora la sua mancanza e la sentirò sempre perché, è vero che sono animali, ma possono davvero dare tanto amore e io l'ho amato moltissimo a mia volta.
Vorrei tanto vederlo ancora una volta rincorrere a tutta birra la sua pallina preferita, nonostante gli anni.
Insomma Devon mi è piaciuto perché chi ama gli animali, i cani specialmente, può davvero capire quanto può essere profondo l'affetto che ci lega a loro.
Ve lo consiglio se, come me, ogni tanto avete necessità di leggere una storia il cui protagonista sia provvisto di quattro zampe e tanta, tanta simpatia.
Davvero dolcissimo e pieno di insegnamenti e validi consigli per chi trova difficoltà ad addestrare un cane difficile.

Le frasi più belle tratte dal libro:


Quando era poco più che un cucciolo una volta Julius provò l'oceano, pucciando una zampa come una vecchia signora in visita a Miami Beach. Parve infastidito. Troppo fredda, troppo agitata.

Questa frase l'ho scelta perché, immaginando la situazione, mi sono ritrovata a ridere di cuore.

Sono convinto che le persone dovrebbero sviluppare e affinare i talenti che hanno, anche se arrivano tardi nella vita.

Delle volte mi è difficile fidarmi delle persone, o trovare delle persone di cui posso arrivare a fidarmi.

Non pensar male, non far del male, trasmetti amore e felicità.

Tra i suoi molti doni c'era quello di non essere invadente. Era felice di starsene semplicemente lì, una presenza confortante e rassicurante.

Talvolta è necessario scappare per capire cosa significhi casa. Dopo tutta quella strada, adesso era chiaro a entrambi che non volevamo perderci.

Avevamo stretto un contratto vincolante: lui aveva deciso di fidarsi di me. E io avevo deciso di amarlo.

Fece l'iniezione e io misi la mano sul grande cuore di Stanley. Lo sentii fermarsi.

Ho un grande vuoto nel cuore e non credo che potrò mai colmarlo.

Mi ritrovavo a singhiozzare all'improvviso, mentre ero al computer o in auto e alla mattina presto, quando guardavo le cucce dei cani nell'angolo e Julius non c'era.

Talvolta guardo fuori dalla finestra del mio studio e li vedo seduti uno accanto all'altro in giardino, come vecchi amici per cui pescare è sopratutto un pretesto per stare seduti assieme in riva al fiume.

Di colpo capii e allargai le braccia. Devon fece un balzo e mi atterrò in braccio, un missile che contava, come faceva un tempo la mia bambina, sul fatto che l'avrei preso al volo.

Penso di avervi elencato le frasi più belle del libro, o almeno quelle che mi hanno intenerita di più.



Questo è il mio Bingo <3 

Un bacione dalla vostra Cry.










5 commenti:

  1. Buonasera :), carino questo libro da come l'hai descritto Devon mi ricorda un po' il mio cane che avevo quando ero piccolo: un po' pasticcione e molto tenero, mi manca moltissimo.
    Non vedo l'ora di leggere altri tuoi post, alla prossima ;)

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  2. Ciao Ivano!
    Che piacere vedere un tuo commento :-)
    Si, il libro è molto carino.
    Come ho scritto, anche io ho perso un cane per cui questa storia mi ha fatto tenerezza, solo chi ha avuto un cane può capire cosa si prova quando ci lasciano...

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  3. Pensa che i miei l'avevano ancor prima che nascessi io quindi in un certo senso lo consideravo come se fosse un fratello maggiore

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