La
Principessa di Ys
Sara
Simoni
Editore
Acheron Books
Descrizione:
L’amore
può sconfiggere la morte. Ma a che prezzo?
Nel
52 a.C. Ys, leggendaria capitale dell’Armorica, sprofonda
nell’oceano a causa della passione proibita tra la principessa
celta Dahut e l'affascinante generale romano inviato da Cesare. Dopo
duemila anni Ys, grazie a un potente incantesimo, risorge e prospera
sotto la guida della dinastia Ruaidhri. Ma quando Re Arthur comincia
a perseguitare i draoidh come lei, la diciassettenne Morrigan capisce
che la famiglia reale ha qualcosa da nascondere. Insieme all’ambiguo
principe Cormac, scopre un segreto capace di destabilizzare le sorti
dell'intero regno. L’unica via di salvezza è risvegliare il
temibile Re Stregone. La vera minaccia arriva però dal lontano
passato, sotto forma di una principessa imprigionata nel corpo
immortale di una sirena e del suo amante defunto...
Tra
mito celtico e distopia, un’avventura senza tempo, una storia
d'amore segnata dal destino.
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L’autrice:
Sara Simoni è nata in Trentino Alto
Adige nel 1992 e vive da sempre in Lombardia. Nel 2011 e nel 2014 è
stata semifinalista del premio Campiello Giovani e nel 2014 ha vinto
il premio Chiara Giovani. Appassionata di mitologia e linguistica, ha
una laurea in lettere classiche. Il suo amore per la cultura celtica
l’ha portata prima a immaginare e poi a mettere nero su bianco le
avventure della giovane Morrigan.
I suoi autori preferiti sono Brandon
Sanderson, Laini Taylor e Philip Pullman.
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https://www.instagram.com/sarasimonibooks/
La Casa Editrice:
Acheron Books è un editore indipendente
specializzato in narrativa fantastica ad ambientazione italiana,
pubblicata in italiano e in inglese. Pubblica poche opere all’anno,
molto selezionate, per poter garantire ai propri lettori un alto
livello di qualità sia nello stile di scrittura che nell’originalità
delle storie. Le copertine sono illustrate dai più talentuosi
artisti e fumettisti italiani. Nonostante la giovane età vanta a
catalogo alcuni fra i migliori scrittori del settore.
Incipit:
Quando penso a te, il primo ricordo è
il profumo del vino.
Era un Falernum dal sapore corposo che
dopo pochi sorsi scioglieva la lingua e alleggeriva la testa. Ne
avevi portate diverse anfore da offrire in dono ai nobili di Ys
durante i negoziati, ma nessuno a parte me volle darti ascolto.
Perciò finimmo per berne molto noi due. Insieme.
Le coppe si alzavano e le parole
scorrevano. Io faticavo a masticare il tuo latino e tu strascicavi le
sillabe galliche, ma in qualche modo riuscivamo a capirci. Ci
raccontavamo le nostre vite per come erano state prima che ci
incontrassimo. Fu inevitabile cominciare a chiedersi come sarebbero
diventate dopo.
Ricordo la tua pelle cotta dal sudore,
la cicatrice incisa nel viso che parlava della ferocia, ma anche del
tuo più grande talento, quello di non risparmiarti.
Sento le risate ebbre che ci risalivano
in gola.
Il ruggito delle onde.
Le urla della gente di Ys mentre le
dighe cedevano e la punizione dell’acqua calava sui palazzi.
La maledizione vomitata dalla bocca di
mio padre. Lo strappo assordante del mio corpo che perdeva la forma e
diventava una prigione immortale. Non avrei abbandonato la città di
cui ero boia e principessa, nemmeno dopo averla consegnata all’oceano
in nome del nostro amore proibito. La mia carne si coprì di squame e
i muscoli dovettero imparare una nuova danza.
Ricordo la fatica. Addentrarmi
nell’abisso con le spinte della coda in cui si erano trasformate le
mie gambe richiedeva uno sforzo. Non ero abituata, non a questo.
Quando ti raggiunsi, il peso della tua armatura ti aveva già
inchiodato sulla rena del fondale. I tuoi capelli danzavano come
alghe e l’ultimo respiro era già scappato dalle tue labbra in
piccole bolle.
Ricordo il tuo nome. Lo cantai per
prolungare il nostro tempo oltre la scadenza. Ti incatenai l’anima
a questa vita, una ruota eterna di morti e incarnazioni. Ancora
profumo di vino, carezze ruvide, il tuo gallico impacciato.
A rifletterci adesso sembra una
crudeltà. Ma ieri, prima di spirare di nuovo tra le mie braccia,
l’hai giurato. Hai detto di aver trovato la chiave.
Il mio cuore trabocca di emozione.
Potrei morire per la gioia, se la maledizione lo consentisse.
Presto guarderemo sorgere il sole,
liberi e insieme.
E potremo dimenticare.
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