Oggi per voi ho alcune segnalazioni che spero possano destare il vostro interesse.
Titolo: Jack
e Rebecca
Autore: Demetrio
Verbaro
Genere:
narrativa, romantico
Pagine: 165
Prezzo: 1,99
euro digitale 11,99
euro cartaceo
Trama:
Jack
è un ragazzo di Roma, Rebecca di New York.
Il
destino li farà incontrare, il loro amore scoppierà nello stesso
istante in cui i loro occhi s’incroceranno la prima volta.
Hanno
un passato difficile alle spalle, il loro amore sarà sottoposto a
prove enormi. Riusciranno a superarle e stare insieme oppure sarà
più forte il fardello del loro passato?
Titolo: La
leggenda di Castel Marina – I fiori di Elisabetta
Autore: Maria
Cristina Pizzuto
Genere:
narrativa, gotico
Pagine: 70
Prezzo: 1,99
euro digitale 10,00
euro cartaceo
Trama:
La giornalista Elena viene
incaricata di scrivere un articolo sulle vicissitudini di Castel
Marina e di un ipotetico fantasma che porta vendetta e dolore ai
clienti dell’albergo che domina il piccolo borgo. In quelle
settimane Elena vivrà l’angoscia e gli incubi di Nirak, che la
perseguiterà facendole rasentare la pazzia, portandola verso l’oblio
e la morte della sua anima. Solo l’essenza protettiva dello spirito
di Elisabetta permetterà ad Elena di ritrovare la lucidità persa e
riprendere in mano la sua vita, fronteggiando una volta per tutte il
malefico spirito del signor Nirak.
Titolo: Una
parola per le mamme
Autore: Lucia
Anita Iuliano
Genere:
narrativa, autobiografia
Pagine: 164
Prezzo: 1,99
euro digitale 12,00
euro cartaceo
Trama:
“Dai
una forma alla tua Depressione, e trova delle ancore a cui
aggrapparti per quando verrà a bussare.”
Ci
sono parole che consolano, altre che causano maggiore sconforto. Le
mamme hanno bisogno di sostegno, perché hanno la responsabilità più
grande al mondo: dare a nuovi esseri umani gli strumenti giusti per
andare da soli nel mondo e viverlo nel miglior modo possibile.
Invece, spesso, vengono lasciate sole nel momento più delicato della
loro esistenza, quello in cui nascono come madri.
#UNAPAROLAPERLEMAMME è il contenitore in cui tutte le mamme possono
dare voce alle paure e al sentirsi inadeguate di fronte a standard
utopici di una società ancora troppo giudicante e ricca di
stereotipi. È il tentativo incessante di evitare che altri figli
perdano le loro madri, e che altre mamme perdano le loro figlie per
un male che si può curare o almeno tenere sotto controllo. Ed è la
rivendicazione di tutte coloro che una parola di conforto non
potranno riceverla mai più.
Il
progetto Instagram di @mammamiacheviaggio, #unaparolaperlemamme,
diventa un libro autobiografico che parla di dolore e rinascita. Di
come la vita possa spezzarti in un attimo e del coraggio di andare
avanti. Di solitudine e sostegno. Di disperazione e amore
incondizionato. E della comprensione di come, alla fine, avere un
figlio non sia la fine del viaggio, ma solo l’inizio di una grande
avventura: ristabilire un nuovo rapporto con sé stessi e con i
propri sogni. Perché questi ultimi possono sempre realizzarsi, anche
quando qualcuno, un giorno, ti chiamerà MAMMA!
LUCIA
ANITA IULIANO (Calabria, 1982) è laureata in Biotecnologie
molecolari e industriali. Vive a Pisa (per il momento) ed è mamma di
tre bimbi. È autrice del Blog MammaMiaCheViaggio.com da cui, dal
2018, ha iniziato a realizzare alcuni progetti, attivi su Instagram e
Facebook, a sostegno di mamme e papà che soffrono di depressione
post-partum. Una parola per le mamme è la sua prima pubblicazione.
Titolo: Prigioniera
Libera 2.0
Autore: Anna
Dari
Genere:
poesie e autobiografia
Pagine: 122 a colori con illustrazioni
Prezzo: 2,99
euro digitale 20 euro cartaceo
Trama:
Diplomata
in Pianoforte presso il Conservatorio “A.Vivaldi” di Alessandria,
Anna Sfregola, in arte Anna Dari, nata ad Ascoli Piceno il 27 aprile
1963 da genitori pugliesi, dopo una iniziale attività concertistica
interrompe per lunghi diciotto anni tale attività dedicandosi
esclusivamente e attivamente all’insegnamento.
Appassionata
di musica jazz, insegue per molti anni il sogno di improvvisare al
pianoforte, finché un giorno, nel luglio 2007, a causa di un
profondo stato depressivo per sofferte situazioni familiari, si
avvicina al pianoforte e finalmente uno squarcio nella sua mente:
nasce così il primo brano, “Broken heart” (Cuore in frantumi),
dall’evidente sapore blues. E da “Broken heart”,
misteriosamente arrivano pian piano tutti gli altri brani finora
composti, tutti a mente ed eseguiti con grande consenso di pubblico e
di critica in varie città italiane, tra cui il prestigioso
LikeComoFestival.
Contemporaneamente,
scrive nel 2008 una Raccolta di poesie dal provvisorio titolo “Suoni
e Colori dell’anima” che vedrà la luce solo nel 2019 con la
pubblicazione della prima versione del libro “Prigioniera Libera”
che riceve una Menzione al Concorso Salvatore Quasimodo. L’11
gennaio del 2020 una delle sue ultime composizioni pianistiche dal
titolo “Assolo” riceve il Primo Premio del Concorso
Internazionale Salvatore Quasimodo sez. Music.
Il
libro in questa seconda versione, “Prigioniera Libera 2.0”,
racconta, tra narrazione e poesia, dodici anni del viaggio umano e
artistico della scrittrice, legati al tunnel della depressione e alla
possibilità del suo superamento, non solo attraverso il supporto
farmacologico e psicologico, ma anche e soprattutto attraverso la
creazione artistica, e di questo ne vuole essere forte testimonianza,
come lo psichiatra Giuseppe Tavormina ben spiega nella sua preziosa
Prefazione.
Titolo:
Il fantasma dell’abate. La tentazione di Maurice Treherne.
Autore:
Louisa May Alcott (1832-1888)
Traduttore: Isabella Nanni
Traduttore: Isabella Nanni
Editore:
autopubblicato dalla traduttrice
Genere:
Romanzo
Prezzo
ebook:
€ 2,99
Prezzo
cartaceo:
cartaceo in fase di approntamento
Serie:
Gli Intramontabili (volume 2)
Data
pubblicazione:
luglio 2020
Esclusiva
Amazon. Link di acquisto: https://www.amazon.it/dp/B08CBC92YK/
Trama/Sinossi
Inghilterra, seconda metà del XIX secolo. Maurice Treherne è il rampollo del ramo cadetto della nobile famiglia inglese dei Treherne. Una volta rimasto orfano, viene accolto in casa dagli zii e stringe un vincolo particolarmente profondo con il cugino Jasper, suo coetaneo, con cui condivide piaceri e avventure tipiche dei giovani delle classi agiate.
Inghilterra, seconda metà del XIX secolo. Maurice Treherne è il rampollo del ramo cadetto della nobile famiglia inglese dei Treherne. Una volta rimasto orfano, viene accolto in casa dagli zii e stringe un vincolo particolarmente profondo con il cugino Jasper, suo coetaneo, con cui condivide piaceri e avventure tipiche dei giovani delle classi agiate.
Nel
corso di un soggiorno a Parigi i due cugini sono coinvolti in un
misterioso scandalo che li costringe a lasciare in tutta fretta la
capitale francese. Durante il viaggio di ritorno la nave su cui si
sono imbarcati naufraga; Maurice salva la vita al cugino rischiando
la propria e resta paralizzato alle gambe. Tornati in Inghilterra le
sventure continuano a perseguitare Maurice che si ritrova
inspiegabilmente diseredato dal vecchio zio e lasciato al buon cuore
del cugino.
Solo
la dolce compagnia della giovane Octavia, la sorella di Jasper,
sembra offrirgli un conforto insperato e ridare a Maurice la speranza
di un amore puro, contrastato però dalla madre di lei che auspica
un’unione diversa. In occasione di una festa a casa dei Treherne un
anno dopo l’incidente che gli ha stravolto la vita, il passato
ritorna a minacciare le prospettive di Maurice, che sarà più volte
tentato di svelare il mistero che circonda gli eventi di Parigi,
venendo meno alla parola data. Ma una strana presenza darà una
svolta inaspettata alla vita di tutti…
Dall’autrice
di “Piccole donne” un romance gotico molto diverso e
appassionante.
Biografia
autore
Louisa
May Alcott (1832-1888) fu una scrittrice statunitense principalmente
nota come l'autrice della tetralogia per ragazzi Piccole Donne.
Pubblicò anche romanzi gotici per adulti sotto lo pseudonimo A.M.
Barnard. In questi romanzi, come Il
fantasma dell’abate,
dipinge magistralmente amori e passioni forti, profondamente diversi
dal mondo domestico e quasi idilliaco delle opere più note.
Estratto
da “Il fantasma dell’abate”
Le due giovani coppie chiacchieravano
amabilmente in parti diverse della stanza e Treherne se ne stava
seduto da solo, osservandole tutte con occhi che penetravano sotto la
superficie e leggevano i desideri nascosti, le speranze e le paure
che le governavano. Un'espressione singolare si formò sul suo viso
nel momento in cui il suo sguardo si spostò dal volto limpido di
Octavia a quello cupo della signora Snowdon.
Appoggiò la testa sulla mano e si immerse
nei suoi pensieri, perché stava attraversando uno di quei momenti
fatidici che arrivano a tutti noi e che possono forgiare o rovinare
una vita. Tali momenti arrivano quando meno li si aspetta a seguito
di un incontro inaspettato, uno stato d'animo particolare, una
circostanza apparentemente insignificante o una parola di troppo, e
spesso il momento è passato prima che ci rendiamo conto della sua
presenza, lasciando gli effetti collaterali a farci capire che cosa
abbiamo guadagnato o perso.
… Davanti a lui c'era il genio buono e
cattivo della sua natura nelle vesti di quelle due donne. Edith
Snowdon aveva già provato a esercitare il suo potere e l'incidente
lo aveva solo salvato. Octavia, per quanto ne fosse inconsapevole,
non mancava mai di risvegliare e stimolare i più nobili attributi di
mente e cuore. Un anno trascorso in sua compagnia aveva fatto molto
per lui, e lui la amava con uno strano combinazione di passione,
riverenza e gratitudine.
Sapeva perché Edith Snowdon era venuta,
sentiva che la vecchia attrazione non aveva perso il suo fascino, e
sebbene la paura gli fosse sconosciuta, non era contento di vedere
quella bella, pericolosa donna. D'altra parte, capiva che Lady
Treherne desiderava che sua figlia evitasse lui e sorridesse ad
Annon; riconosceva di non avere il diritto di conquistare la giovane,
invalido e povero com'era, e una fitta di gelosia gli strinse il
cuore mentre la guardava.
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