giovedì 2 luglio 2020

Doppia segnalazione.

Buongiorno amici, come state?
Oggi vi porto sul blog due segnalazioni.
Buona lettura!



Titolo: I corvi di Londra
Autore: Elena Covani
Editore: NPS edizioni
Genere: urban fantasy
Formato: cartaceo e digitale
Pagine: 206
Prezzo: 14 euro (cartaceo), 2,99 euro (digitale)
ISBN: 978-88-31910-279
Copertina a cura di Mala Spina.
Uscita: 1 luglio 2020 (ebook); 1 agosto 2020 (cartaceo)
Sito NPS: www.npsedizioni.it

Quarta di copertina:
José e Maria sono in fuga.
Braccati dagli Erjes, in cerca di vendetta, e guardati a vista dalle Sentinelle, che ancora non si fidano di loro. Di lei. Un’umana refrattaria al virus o forse un piano segreto dei demoni per annientare la razza umana?
Nell’attesa di capire cos’è davvero Maria, chi è, il Concilio dei Dodici li invia a Londra, dove una brillante scienziata effettua esperimenti su di lei. Una cavia, così si sente la ragazza, un ibrido incapace di comprendere il proprio ruolo nel mondo, incapace di prendere posizione nella guerra tra demoni e protettori dell’umanità.
Basterà l’amore di Josè a salvarla? O il fascino di Galen la porterà verso un destino diverso?
La guerra per l’evoluzione giunge a un punto di svolta.

Da quando era stata contagiata, il suo mondo era stato rivoluzionato. Aveva scoperto l’esistenza di demoni che di notte si aggirano per le strade, aggredendo esseri umani per ridurli a marionette nelle loro mani, e di coraggiosi Soldati che li combattono per difendere gli uomini.
Poi c’era lei. Non del tutto umana, perché infettata dagli Erjes, ma non ancora assuefatta al virus.
Quanto avrebbe resistito? Quanto sarebbe riuscita a trattenere la bestia?

Biografia autrice:


Elena Covani è nata e cresciuta in Versilia. Appassionata di storia e cultura spagnola, ha trascorso un anno universitario a Valencia, le cui atmosfere le hanno ispirato il suo romanzo fantastico. Trascorre le giornate tra lavoro, famiglia, scrittura e la ginnastica ritmica, sua grande passione.
Dal 2015 conduce la rassegna “Un libro al tramonto” a Viareggio, insieme a Alessio Del Debbio, per promuovere gli scrittori locali.
Ha pubblicato il romanzo urban fantasy “I fuochi di Valencia” (NPS Edizioni, 2018) e vari racconti in antologie per “Nati per scrivere”.
La sua pagina Facebook: Elena Covani autrice.

Contatti:
“NPS Edizioni” è il marchio editoriale dell’associazione “Nati per scrivere”, nata da un gruppo di appassionati lettori per promuovere la cultura del libro. L’associazione cura laboratori di scrittura creativa, workshop su scrittura e editoria, letture animate, incontri con autori e rassegne letterarie.
Facebook: NPS Edizioni




Safe Haven 2a di copertina

Tutti vorrebbero approdare in un porto sicuro.
Specie durante l’apocalisse.
Per quanti possono pagare, nessun problema.
Gli altri s’arrangino.
Come sempre: fin da quando, alla nascita delle merci di scambio, la selezione tra forti e deboli s’è elevata a chi ha e chi no.
E lì s’è fermata.
Nell’era postatomica, col pretesto di ‘Basta conflitti planetari, il prossimo sarebbe irrimediabile’.
Pace, dunque.
Una lotta commerciale all’ultimo sangue, sacrificando illimitate vite umane ed ecosistema sull’altare del potere d’acquisto: in bui agguati, colpendo alle spalle, nella mossa ‘stringere la mano e accoltellare coll’altra’, da ninja nell’usare i soldi per comprare amici dei nemici, killer, burocrati, qualsiasi utilità.
Più una pacifica guerriglia di posizione, i merkati.
‘È cosa nostra, la pace!’
Combattuta non solo dagl’imperialisti ma coll’immancabile compartecipazione attiva dei borghesi, e di qualche miserabile: sennò i primi non avrebbero sempre prevalso su poveri e dintorni: dei quali troppi sono impegnati a tradirsi volendo servire il padrone o divenire come e peggio di lui, piuttosto che opporgli fronte comune.
Al netto se possibile di caso e caos, ove mai l’umanità si salvasse il merito andrebbe alle persone di buona volontà.
Una sotto-razza costantemente a rischio d’estinzione, da non confondere con buoni o buonisti.
Magari brutti, sporchi e cattivi, molti leali: chi non si fa passare la mosca sotto il naso, in lotta per sé e comunque per gli altri.
Un cancro da rimuovere quando dà troppo fastidio, queste controcorrenti (idealisti, ambientalisti) d’ostacolo a forme d’evoluzione che nell’avvitarsi non ammettono repliche; fini a sé stesse da non badarci: stanno bruciando anch’esse insieme alla casa, in un processo meno veloce però non dissimile dalla gloriosa, esplosiva epoca nucleare.
Che di là da chiacchiere e perditempo, com’era bella, bruciante... splendidi ricordi, purtroppo: con la bomba-H si distruggevano sùbito gli atomi dei vicendevoli pacifisti – insieme a quelli dei soliti pesci pilota che, fino all’istante precedente, ‘Smidollati, paura di...? ’
Bum!

4a di copertina

Affaristi e lacchè non hanno più badato a sbriciolare avanzi per tener vivi consumatori.
Né regimi che fingessero d’ascoltar istanze su... egualitarismo?
Loro il copyright dell’apocalisse.
Mia ruba per finanziare la rivoluzione e il quartiere, regolato come due terzi planetari dalla mietitrice miseria.
Offertasi all’oligarca re per rapinarlo, nel misfatto post-coitale è stata beccata e condannata a un ergastolo breve.
Vi trova Molly, sbirra cozzata nello stesso muro.
È amore.
Giunge un terzo galeotto, il misterioso Ion.
Quando Molly lo salva, svela chi è.
E altro.
Incluso l’essersi pur egli inimicato lo zar d’un mondo morente.
Manco gli molla la stretta al collo, quest’untore d’un morbo mentale scatenante fame in gente desueta a patire stenti bensì disturbi alimentari.
Zombi.
Nuovi ricchi disarcionati cavalcando l’edonismo.
Colleghi non ex per l’intellettualizzazione di divenirlo.
Silente ma radicata, esplode negli ereditieri improduttivi.
Vivi morenti voraci d’ogni merda, specie gli umani facoltosi.
Immuni, i leali.
E i formati in povertà.
Offre Vatuttammé.
Non il solo nesso fra i tre, una revenge impossibile: come scampare all’isola Mèntoh, prim’ancora che lasciarla?
Un segreto di Ion: il Safe Haven.



5 euro per ognuno dei 3 formati di ebook pubblicati da Elison Publishing, il cartaceo di AbelPaper costa 15 euro e conta 140 pagine

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Safe Haven è un romanzo storico ricostruito a posteriori da vicende reali del pianeta Ton-Do: non può pertanto ricondursi a fatti o persone del pianeta Terra, né d’altri mondi. Ogni riferimento è puramente casuale.
Frank T Alien

Sull’autore:


S’ignora se Frank T Alien sia ancora in vita. La stessa intervista incentrata su Safe Haven (presente nelle pagine Facebookhttps://www.facebook.com/Frank-T-Alien-Autore-108609237484050/?modal=admin_todo_tour e Instagram https://www.instagram.com/frankt.alien/?hl=it) potrebbe risalire a chissà quando: era forse un suo realistico ologramma dotato di risposte multiple, nel caso realizzata di recente da Maya Caso? Pure lei sfuggente: pare abbia tagliato la domanda «Sulla Terra ne sono sicuri, mr Alien: il romanzo è morto», e la replica «Non l’ho ucciso io: manco c’ero». Per completezza d’informazione, aspettiamo che esca la rivista Link Holt. Le perplessità crescono a fronte di come Safe Haven è stato proposto all’editoria terrestre: tramite passaggi di mano. In questa catena, un anello debole ha spifferato che la trilogia accennata da Alien nell’intervista sarebbe stata scritta intorno al nostro Pleistocene! Quindi... Medesima rana dalla bocca larga delatrice sull’ente presso il quale vincolato al riserbo Frank T, che in tale saga racconterebbe quell’ente erogante viaggi capaci di aggirare gli anni-luce e senza stacco temporale al ritorno: anni-luce in cui composta la trilogia, riportante inoltre geografie cosmiche più ampie di quanto noto sulla Terra; parallele, perfino! Dunque... Altresì, i suddetti tre romanzi narrerebbero le genesi di vari infiniti; e conterrebbero anche estratti dai diari di Dio, nonché interlocuzioni coll’autore da parte di ulteriori divinità! Ebbene... Qua, lo spione stava per spiattellare pure altro; anticipato dallo scapaccione alla nuca affibbiatogli dall’anello della catena vicino. «È solo un pazzo...», ha minimizzato il quaquaraquà nel tentativo di metterci una pezza; il secondo scappellotto stavolta è giunto puntuale. Sulle veridicità riguardanti questo e quello di Alien, non resta che attendere; e lì, indagare. Ma anche no: con tutti i venditori di fumo già sparsi nel mondo; anzi, lungo l’universo...

Egli dichiara (o, se è tutto un ex post, avrebbe sostenuto) ‘Vivo e lavoro across the universe. Dal mondo esterno, prendo solo ciò che mi viene offerto. In quello interiore, do la caccia a tutto quanto è possibile. Che spesso si traduce nell’impossibile: dove, come dentro le realtà, sogno, son desto e follia non hanno veri confini; ma questa è un’altra storia, e altre storie...’
Poiché ‘Non è facile essere me’
Tuttavia, ‘La speranza è la penultima a morire: l'ultima è l'ironia’ .


Bene amici, il post termina qui.
Un bacione dalla vostra Cry 💖💖💖

2 commenti:

  1. gentile, appassionata, competente e generosa Cristina Alessandri, a nome di Frank T Alien (all'occorrenza fra i miei migliori amici o peggior nemici) grazie della sua preziosa segnalazione. Franco Rossi

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