lunedì 31 maggio 2021

Book haul & Wrap up di maggio.

 


Buon pomeriggio amici lettori, come va?
Oggi è l'ultimo giorno di maggio e, quindi, occorre un recap di tutto ciò che ho letto e di tutto ciò che ho acquistato o scambiato.

Cominciamo da cosa ho letto.

Libri:

- Ci vediamo un giorno di questi
- Balthazar
- Mi chiamo Scrivo
- La gemella sbagliata
- Ossessione
- Il nostro momento imperfetto
- Shadowhunters Città degli angeli caduti
- Viola e Il Blu
- Mi dicevano che ero troppo sensibile
- Osso anche i cani sognano

Manga:

- Il padiglione dell'ala Ovest
- Alice in Heartland vol. 4, 5 e 6

Mi è andata piuttosto bene devo dire, sono stati quasi tutte buone letture tutto sommato.

Ed ora passiamo alla parte più corposa ovvero, i libri che ho "adottato".

- Il re dei ladri
- On writing 
- Pollyanna
- La storia di Lisey
- Colorado Kid
- Strega delle tempeste
- Magic
- Dark
- Evil
- Legend
- Per le strade di Tokyo 
- La chimera di Praga
- Il gatto che voleva salvare i libri
- Gridare amore dal centro del mondo
- Le ragazze dell'Olimpo 
- Pumpkins heads 
- L'incanto della strega vol.4 
- Tinder
- Hugo Cabret 

Bene amici, questo è  tutto.
Buona giornata e buone letture ❤



domenica 30 maggio 2021

Parliamo di Vikings.

Buongiorno amici lettori come state?
Spero bene.
Oggi vi voglio parlare di una serie tv di cui mi sono decisamente innamorata.
Siete pronti? Avrò moltissimo da dire e lo farò senza nessuna riserva per cui...



ATTENZIONE SPOILER!!!

Prima di iniziare però vi chiedo di ascoltare questo video, chiudete gli occhi e lasciatevi trasportare dalla musica, dalla lingua dura e secca in cui la canzone viene cantata.
Non esagero se vi dico che ogni volta che la sento mi emoziono.


Vikings è una serie tv storica che narra di razzie, uomini rudi, guerre, tradimenti, intrighi, fede religiosa, mitologia e tanto altro.
Vi sono davvero tanti personaggi nelle 6 stagioni che la compongono ed io non li analizzerò tutti, altrimenti dovrei scrivere un post ancora più lungo di quello che è.
Però ho tutte le intenzioni di analizzare quelli che mi hanno colpita di più.

Ho dovuto attendere qualche giorno prima di decidere di mettermi al pc e scrivere questo post, quando una cosa mi emoziona profondamente ho sempre necessità di raccogliere i pensieri prima di metterli nero su bianco.
Ma ora mi sento pronta a parlare, appunto, di Vikings e di tutto quello che la serie tv mi ha donato guardandola.


Le prime 3 stagioni e mezza sono incentrate su un personaggio in particolare, ovvero Ragnar, un uomo di umili origini contadine che vive in armonia assieme alla moglie Lagertha e ai figli.
Mano a mano che passa il tempo però le ambizioni di Ragnar aumentano e nella sua mente e nel suo cuore si forma un desiderio ben preciso.
Ragnar vuole più terre, più ricchezze e...vuole essere al comando.
Proprio per questo motivo chiede al buon Floki, un uomo considerato un po' "fuori di testa" ma grande costruttore, di costruire una nave per poter salpare e razziare le terre al di là del mare.

Ed è così che la grande avventura inizia.
Da quel giorno Ragnar fa grandi passi avanti, conquistando l'ammirazione del popolo, il potere diventando Conte e un esercito vero e proprio assetato e virile, come solo un esercito norreno può essere.

Non dico che siano bravi cristi, è chiaro che chi conosce la storia sa bene che reputazione abbiano i vichinghi.
Un popolo violento, sanguinario e selvaggio che seminò morte e distruzione in moltissimi luoghi.
Eppure io ne sono rimasta completamente affascinata.
La forza, l'assoluta spietatezza e il potere che traspare da ognuno di loro mi ha dato i brividi e affascinato.
Non so spiegarvelo ma è così.
Episodio dopo episodio ho osservato Ragnar fare razzie, stragi, strategie, eppure qualcosa in lui mi ha convinto che ci fosse anche del buono.

Beh, non posso dire che Ragnar si sia sempre comportato bene, però posso dire che sicuramente ha piantato le radici per una cosa buona.
Ragnar in fondo voleva essere un contadino, solo voleva poterlo fare in una grande terra, in un luogo che potesse chiamare "regno".

Insomma Ragnar, per quanto mi riguarda, è il protagonista indiscusso della serie...nonostante poi in alcune stagioni non sia presente fisicamente.
La cosa bella è che, però, continua ad aleggiare sempre la sua presenza.

Anche sentimentalmente Ragnar non è un santo, bisogna dirlo...però un grande amore l'ha avuto, c'è stata una sola donna che gli è stata accanto anche quando era un umile contadino, una sola donna che fosse forte almeno quanto lui, se non di più.
Questa donna è Lagertha.


Lagertha si presenta come una donna forte, coraggiosa e letale.
La più grande Shieldmaiden di tutti i tempi.
Un'altra cosa che ho amato della serie è che mi ha fatto conoscere più a fondo termini e cose che prima non sapevo, ad esempio il termine Shieldmaiden che vuol dire donna guerriero.

E Lagertha è, appunto, una donna guerriero, la più grande donna guerriero che si sia mai vista.
Al pari di Ragnar anche lei è fiera, ambiziosa e potente ma a tratti anche spietata.
Ho amato moltissimo questo personaggio perché ha in sé tutte le caratteristiche che amo riscontrare.
Lagertha ha la possibilità di essere tutto, moglie, madre, nonna, regina, guerriera, contadina e lo fa con una naturalezza che la rende meravigliosa.


Inutile dire che per me è lei il vero amore di Ragnar, le altre e gli altri che ci sono stati nel corso degli episodi non contano nulla.
Credetemi che la scena finale del suo funerale, quando in fondo al mare si ricongiunge a Ragnar, mi ha commossa da morire.


Due persone con un carisma e una forza così non potevano che dare vita ad un figlio con le stesse caratteristiche...e, infatti, ecco a voi Bjorn detto anche Bjorn La corazza.
Un altro personaggio che ho amato moltissimo e, della cui morte, ho pianto lacrime amare.
Vi dirò, per quanto ami Ragnar e Lagertha la loro morte ha avuto un impatto minore sul mio cuore rispetto a quella di Bjorn.

Un valoroso guerriero che in battaglia tirava fuori tutto il furore e tutto il valore del vero vichingo.
è lui il primogenito di Ragnar ed è lui il più forte e valoroso dei figli per quanto mi riguarda.
Certo, anche lui fa moltissimi errori, specie in amore, però comunque rimane un ottimo personaggio.


Prima ho citato i figli di Ragnar, che sono davvero troppi per nominarli tutti. 
Però fra loro (tolto Bjorn che è il migliore) spiccano certamente Ubbe, Hvitzerk e Ivar.
Tre personaggi molto diversi tra loro, anche per quanto riguarda i desideri.


Hvitzerk è quello che mi è piaciuto meno, un guerriero che non spicca, un'eterna banderuola che fa un sacco di danni...
alcuni decisamente enormi!
Non gli perdonerò mai e poi mai la morte di Lagertha.


Poi abbiamo Ubbe, un guerriero piuttosto valoroso i cui ideali sono più pacifici rispetto a quelli dei fratelli.
Certo, è sempre un vichingo, ma lo è in maniera forse più onesta.
In lui rivedo molto di Ragnar.


E infine arriva il tasto dolente: Ivar.
Ivar nasce come personaggio chiave, uno di quei personaggi che in genere piacciono al pubblico perché ha un handicap che lo rende, purtroppo, un reietto, discriminato e mai preso sul serio.
Uno che, in quel mondo crudo e violento, non sarebbe dovuto sopravvivere alla nascita.
Ivan è nato senza ossa nelle gambe, cosa che gli è valsa il soprannome di Ivar il Senz'ossa.
Un personaggio debole quindi, un buono, indifeso e screditato?
Oh no ragazzi, vi sbagliate di grosso.
Ivar finisce per trasformare in rabbia e odio tutta la sofferenza accumulata negli anni, arrivando a diventare un tiranno spietato ed esaltato.
Così esaltato da sentirsi perfino un Dio.
L'ho odiato credetemi.
Però gli si deve riconoscere la tenacia e la grande astuzia.
Le gambe non gli funzionavano ma vi assicuro che la mente compensava ottimamente.


Ci sono poi personaggi minori, come ad esempio Floki che, come ho detto prima è un po' pazzo ma comunque sempre al  fianco di Ragnar e i suoi figli.
Posso tranquillamente dire che è l'amico più caro e fedele di Ragnar.
Mi è piaciuto moltissimo.
Inoltre, il suo amore con Helga è uno di quelli che ho amato di più dopo quello tra Ragnar e Lagertha.
Anche Helga mi è davvero piaciuta tantissimo, il suo amore infinito per Floki e la sua delicatezza me l'ha resa uno dei personaggi preferiti.



Abbiamo poi Harald, personaggio molto sfaccettato che ho sia apprezzato che detestato nel corso della serie tv.
Devo dire però che, assieme al fratello, mi ha fatto emozionare molto.
Si, perché il rapporto simbiotico e profondo fra Harald e il fratello è stata una delle tematiche più belle ed emozionanti dell'intera serie.


Tutto l'opposto è invece il rapporto che lega Ragnar e Rollo, anch'essi fratelli.
Peccato che Rollo sai una grandissimo guerriero ma anche un terribile s....o!
Rollo è geloso di Ragnar e tenta di ferirlo in tutti i modi, cerca di portargli via la moglie, lo tradisce in battaglia e lo vuole morto.
Tutto questo solo perché Ragnar è nettamente migliore di lui, sotto tutti i punti di vista.
Personaggio odiatissimo questo Rollo.


E poi abbiamo Torvi, un'altra shield maiden che  combatte fianco a fianco con Lagertha e ne diventa una delle più fedeli alleate.


Insomma amici, Vikings è una serie tv splendida, ben fatta, emozionante e avvincente che mi ha tenuta incollata allo schermo dall'inizio alla fine.
Certo, ci sono rimasta male quando Ragnar muore alla metà della 4° stagione, ma comunque la serie ha saputo andare avanti senza perdere troppo.
La continua lotta tra i figli ha fatto si che la trama rimanesse interessante pur mancando il protagonista tanto amato.

Insomma, me ne sono innamorata totalmente e la metto accanto a Spartacus, un'altra serie tv che ha il primo posto nel mio cuore.
E, perché no, anche a Xena principessa guerriera.
Ho sempre detto che gli storici (parlando di libri) mi annoiano ma, con le serie tv, mi sono ricreduta, ora sono il mio genere preferito, non ne potrei più fare a meno.

Beh ragazzi, guardate Vikings e lasciatevi travolgere dalla sua bellezza e dai suoi personaggi.
Non ve ne pentirete.










venerdì 28 maggio 2021

Recensione Nevernight I grandi giochi e Nevernight Alba oscura.


Buongiorno amici lettori, come state?
Dopo tanto tempo, finalmente riesco a parlarvi di:


Titolo: I grandi giochi
Serie: Nevernight #2
Autore: Jay Kristoff
Genere: Fantasy 
Casa editrice: Mondadori
Pagine: 467
Prezzo: € 20,00
Voto: ❤❤❤❤/5

Trama:

Mia Corvere, distruttrice di imperi, ha trovato il suo posto tra le Lame di Nostra Signora del benedetto omicidio, ma sono in tanti all'interno della Chiesa Rossa a pensare che non se lo meriti. La sua posizione è fragile, e non si sta affatto avvicinando alla vendetta cui agogna. Ma dopo uno scontro letale con un vecchio nemico, Mia inizia a sospettare quali siano i veri moventi della Chiesa Rossa. Al termine dei grandi giochi di Godsgrave, Mia tradisce la Chiesa e si vende come schiava per avere la possibilità di mantenere la promessa che ha fatto il giorno in cui ha perso tutto. Sulle sabbie dell'arena, Mia trova nuovi alleati, feroci rivali e domande ancora più incalzanti sulla sua affinità con le ombre.

Recensione:

Ok, adesso lo posso dire: sono innamorata di questa serie.
Ha tutto quello che una serie dovrebbe avere:

-personaggi tosti e letali
-intrighi e inganni a non finire
-una grande vendetta da effettuare
-diverse morti toccanti
-una buona dose di volgarità 
-sangue e morte ovunque
-combattimenti all'ultimo sangue
-una minima dose di affetto tra i personaggi

I grandi giochi è un libro incredibilmente appassionante e pieno di azione dove, ad ogni nuovo capitolo, c'è una svolta inaspettata.
Kristoff sa di sicuro come mantenere alta l'attenzione del lettore, bisogna dirlo.

Se in Mai dimenticare Mia Corvere mi era piaciuta moltissimo, in I grandi giochi è stata una cocente delusione...
Non posso dirvi, ovviamente, il motivo ma vi posso accennare che, la cara Mia a sto giro prende un sacco di decisione decisamente discutibili, almeno per quanto mi riguarda.
Purtroppo queste decisioni hanno fatto si che io mi allontanassi un po' da lei e che perdessi un po' il gusto della storia.
Non sono per nulla d'accordo e mi dispiace un sacco aver perso l'affetto che avevo per Mia, che reputavo un personaggio meraviglioso e, praticamente perfetto.

Nonostante questo apprezzo ancora il fatto che Mia sia letale, scaltra e tosta, solo che a disturbarmi è stata la sua parte ingannevole e disonesta.
Diciamola così.

I grandi giochi porta Mia in un nuovo contesto dove, sempre per portare a termine la propria vendetta, si ritrova a combattere in arena al fianco di altri coraggiosi e pericolosi combattenti.
Certamente Mia non è tipo da creare legami e preferisce "muoversi" da sola, ma qui, pian piano, inizia a sentirsi quasi parte di un gruppo.
Combattere fianco a fianco con altri guerrieri è per lei fonte di grandi sconvolgimenti interni.

Primo fra tutti, mi ha colpita il personaggio di Furian, un veterano potente e denominato l'Imbattuto.
Ok, non è propriamente simpatico, ma mi è davvero piaciuto molto.
Solo mi sarebbe piaciuto che avesse un ruolo più rilevante nella storia.

Ho apprezzato moltissimo quindi come Mia evolve...almeno fino quasi alla fine del libro...poi è semplicemente un macello.

Sembra strano ma, in questa storia c'è anche spazio per l'affetto e i sentimenti.
Almeno quando si parla del rapporto che Mia ha con il suo maestro, mi riempie sempre di commozione e mi fa anche ripensare a personaggi come Nihal (Il Mondo emerso) o Dubhe che hanno legami molto forti con i loro "maestri".

I grandi giochi è un libro di grande svolta, dove molti nodi vengono al pettine ma, moltissimi altri, si formano dando il via ad un continuo enigma senza soluzioni.
Il finale?
Come al solito ci lascia a bocca aperta, spalancata direi, così spalancata che mi fanno ancora male le mandibole.

Molto interessante anche la nota amorosa che Kristoff ha pensato di inserire a questo giro...ma non vi dirò nulla a riguardo, lo dovrete scoprire da soli leggendo a trilogia.

Insomma, che altro dire?
I grandi giochi è scritto dannatamente bene ma, talvolta, l'autore esagera con le volgarità e gli enigmi.
Nonostante questo è stata una splendida e appassionante lettura. Non vedo l'ora di proseguire.



Titolo: Alba oscura
Serie: Nevernight #3
Autore: Jay Kristoff
Casa editrice: Mondadori Oscar Vault
Genere: Horror/fantasy
Pagine: 524
Prezzo: € 20,00
Voto: ❤❤❤/5

Trama:

Mia Corvere, gladiatii, schiava fuggiasca e infame assassina, sta scappando. Dopo i grandi giochi di Godsgrave, finiti con il più audace omicidio nella storia della Repubblica itreyana, Mia si ritrova braccata. Potrebbe non uscire viva dalla Città di Ponti e Ossa. Il suo mentore Mercurio è ora nelle mani dei suoi nemici. La sua stessa famiglia la vuole morta. Ma sotto la città, un oscuro segreto è in attesa. La notte sta per scendere sulla Repubblica, forse per l'ultima volta.

Recensione:

Avevo molte aspettative su questo ultimo libro di chiusura, dopo aver apprezzato sia Mai dimenticare, sia I grandi giochi, quindi mi sono buttata a capofitto su Alba oscura ma...
purtroppo qualcosa non mi ha convinto del tutto.
O meglio; il libro era interessante e coinvolgente come i primi, almeno fino ad un certo punto.
L'ho apprezzato quasi tutto ma, arrivati all'ultimo atto, qualcosa è irrimediabilmente cambiato.

Secondo me Kristoff sul finale ha un po' esagerato, ad un certo punto non sono pienamente riuscita a capire la dinamica del finale, sono sincera.
Mi sono persa nell'assurdo.
Non ho apprezzato tutto quel misticismo di cui Mia è vittima, in un certo senso.
Ho amato moltissimo Mia in quanto a guerriera e assassina a sangue freddo ma, molte sue decisioni mi hanno fatto male al cuore sebbene, in seguito ne abbia capito il motivo.
Però sul finale Mia subisce una metamorfosi decisamente esagerata, almeno per quanto mi riguarda.
Il mio è un parere personale in base ai miei gusti.

Nonostante questo ho apprezzato il resto del libro, specialmente la lotta di Mia nel riconquistare l'affetto di suo fratello.
Ho trovato molto interessante vedere come i due pian piano imparino nuovamente a volersi bene e a lottare l'uno per l'altro.

Come sempre seguire Mia nelle sue avventure è affascinante e anche impressionante.
Mi piace come Kristoff racconta questa storia rivolgendosi direttamente al lettore stesso, proprio come se stesse facendo una chiacchierata.
E mi piace che questo libro trasudi sangue, battaglie, intrighi, oscurità e sensualità.
Ho amato davvero tanto la storia di Mia e la sua battaglia per coronare la sua vendetta.

Peccato quindi per il finale che, per me, è troppo caotico ed esagerato.
Insomma, un po' di dramma ci sta ma, così, è troppo.

Nonostante questo sono felicissima di aver letto questa magnetica trilogia.

Kristoff è assolutamente promosso, ha saputo creare una storia impressionante, dove l'oscurità la fa da padrone e dove il mondo non è certo un luogo accogliente e pacifico.
Ma dove i personaggi possono cambiare il corso degli eventi, certo, lo cambiano a caro prezzo, ma comunque tirano fuori forza e tenacia scalando le vette dell'impossibile e dell'inimmaginabile.
Davvero un genio.










 

mercoledì 26 maggio 2021

WWW Wednesday.


Cosa ho letto:



Ho letto molto questa settimana perché erano tutti libri piuttosto brevi.
Sono felicissima delle letture che ho fatto, mi sono innamorata soprattutto di uno di questi tre ma...ve lo dirò a breve.

Cosa sto leggendo:


Non ho resistito oltre, appena è arrivato mi ci sono subito buttata perché sono davvero troppo curiosa.
Ho sentito pareri contrastanti...speriamo bene!

Cosa leggerò:


Vorrei andare avanti con questo libro e questo manga.
Vediamo un po' cosa riesco a fare.

Cosa ho guardato:


Ho finito tutte le stagioni di Vikings e...mamma mia...ve ne parlerò molto presto perché non sto più nella pelle!

Cosa guarderò:



Mi guarderò questa serie tv, che mi ispira un sacco.
E poi vorrei vedere Wonder Woman per la prima volta in vita mia, sono in vena di eroine cazzute.

Bene amici lettori, per oggi è tutto.
Vi mando un bacione 💖









 

lunedì 24 maggio 2021

Sengalazioni.

Buongiorno amici lettori ecco a voi un paio di segnalazioni 


Titolo: Miracoli metropolitani

Autore: Elisa Cugliandro

Pagine: 75

Prezzo: € 8,99

Casa editrice: Rossini editore

Trama:

Una galleria di bizzarri personaggi, ora travestiti da supereroi (o da antieroi), ora calati in contesti di apparente degrado, sfidano l'ordine delle cose affinché si raggiunga un cambiamento che, ancor prima, è interiore. Non è facile, urge un miracolo... Che siano gli eventi inspiegabili i veri miracoli? Sullo sfondo di ogni racconto, si erge una Torino a tratti misteriosa, a volte cupa e straordinaria, dichiarata ma anche taciuta.



Titolo: Il vortice dei dannati

Autore: Franco Giacoia

Editore: NPS edizioni

Genere: urban fantasy / folclore italiano

Formato: cartaceo e digitale

Pagine: 140

Prezzo: 14 euro (cartaceo), 2,99 euro (digitale)

ISBN: 978-88-31910-385 (cartaceo) - 978-88-31910-37-8 (digitale)

Copertina di Marco Pennacchietti.

Uscita: 8 giugno 2021.

Link acquisto:

Cartaceo – Prevendita su: https://www.npsedizioni.it/p/il-vortice-dei-dannati-franco-giacoia/

Ebook – Amazon Kindle: https://www.amazon.it/vortice-dei-dannati-Franco-Giacoia-ebook/dp/B095227Y6R/

Quarta di copertina:

Pietro Bracaletti è un marinaio esperto, baciato dalle ninfe del mare. Non c’è peschereccio su cui si imbarchi che non rientri in porto carico di pescato.

Una simile fama genera invidia e attira l’attenzione dell’ombra.

Costretto all’esilio dalla sua amata San Benedetto del Tronto, Pietro vaga per tutta l’Italia, deciso a lasciarsi alle spalle i fantasmi del suo oscuro passato. Ma le anime erranti in cerca di vendetta non gli danno tregua: soltanto un Tagliatore, in fondo, può aver ragione della potenza dello Scijò.

Estratto:

«Un’adunanza di anime vestite di bianco si raccoglie da ogni anfratto del mondo ultraterreno, dal demonio compattate così strette l’una all’altra da comporre un’unica colonna che dal mare sale in cielo. Essa non è una comune tromba marina, bensì imponente tribunale di giustizia costituito dai morti a cui i marinai fecero torto in vita. Il suo nome è Scijò!»a



domenica 23 maggio 2021

Recensione Fruscio di streghe.



Buongiorno amici lettori, come state?
Io piuttosto bene nonostante tutto, sto facendo un sacco di letture super interessanti e non vedo l'ora di parlarvi di tutte!
Ma bando alle ciance e andiamo a parlare del libro scelto per oggi:


Titolo: Fruscio di streghe
Autore: Anna Dale
Genere: Fantasy per ragazzi
Casa editrice: Mondadori
Pagine: 261
Prezzo: € 15,00
Voto: ❤❤❤❤/5

Trama:

Joseph Binks avrebbe preferito passare il Natale con il papà, ma si trova su un treno che lo porterà a trascorrere le vacanze natalizie con la nuova famiglia della madre. Già nello scompartimento, popolato da personaggi strani, cominciano a intrecciarsi i fili dell'intrigo in cui rimarrà impigliato. Trascinato da un triciclo magico in un improbabile covo di streghe, Joe farà amicizia con la lentigginosa apprendista Twiggy e scoprirà di essere stato coinvolto in un complotto che ruota attorno alla pagina mancante di un antico libro... 

Recensione:

Era da tempo che cercavo disperatamente questo libro e, un giorno per caso, mi sono imbattuta nell'annuncio di una ragazza che lo vendeva.
E quindi, finalmente, sono riuscita a leggerlo anche io.
Fruscio di streghe è un libro magico e avventuroso in cui si scoprono un sacco di cose sulle streghe.
Come il titolo suggerisce, si parla di streghe, in particolar modo, di una piccola e disperata congrega denominata Congrega dell' Ortica bianca.
Ed è proprio questa la congrega in cui si imbatte Joe, un ragazzino un po' impacciato e distratto.

Joe non ha mai pensato che le streghe esistessero davvero, e nemmeno gli spiritelli ne, tantomeno, la magia.
Eppure in un momento tutto cambia e a Joe si spalancano le porte di un mondo dove tutto è magia.
Ma si sa, la magia può anche essere pericolosa e...oscura.

Ed è quindi così che, assieme a una giovane streghetta soprannominata Fuscello, Joe dovrà affrontare un'avventura dopo l'altra per aiutare la congrega e portare alla luce un oscuro e malvagio piano orchestrato da una perfida e potente strega.

Insomma, questo libro si legge in un soffio ed è carinissimo.
Gli avvenimenti su succedono uno dietro l'altro, tanto che non si può staccarsi dalla lettura fino a che non si è arrivati alla fine.
Inoltre c'è un grande segreto di fondo che viene svelato piano piano e che rende la trama ancora più intrigante e appassionante.

Lo stile dell'autrice è leggero e semplice con un pizzico di...magia che rende scorrevole la lettura.
I personaggi sono coraggiosi e intraprendenti, proprio come ci si aspetta da un fantasy per ragazzi, ma anche un po' pasticcioni, come nel caso di Fuscello.

Un libro che parla di magia ma anche di amicizia, di fiducia e di condivisione.
L'ho davvero adorato.

Inoltre ho adorato l'ambientazione e anche il fatto che si svolga in inverno, poco prima di Natale, mi ha piacevolmente colpita.
Già mi manca il Natale.






venerdì 21 maggio 2021

Recensione The sun dog.




 Buongiorno amici lettori, come state?

Oggi voglio recensirvi un libro di King che, come d'abitudine, sul mio blog non manca mai.

Parliamo di The sun dog.


Titolo: The sun dog
Raccolta: Quattro dopo mezzanotte
Autore: Stephen King
Casa editrice: Pickwick Sperling & kupfer
Genere: horror
Pagine: 212
Prezzo: € 10,00
Voto: ❤❤❤❤/5

Trama:

Per il giorno del suo quindicesimo compleanno, Kevin Delevan riceve in regalo la tanto desiderata macchina fotografica e subito decide di inaugurarla con un ritratto di famiglia attorno alla torta. Ma quando la foto spunta fuori dalla Polaroid, i Delevan si ritrovano a fissare un cane nero davanti a un vecchio steccato bianco. Uno strano fenomeno che si ripete a ogni nuovo scatto. Uno scherzo? Un difetto? Kevin scopre che, foto dopo foto, il cane si muove e comincia a mostrare i denti. E il suo ringhio spettrale si fa a ogni scatto più minaccioso…

Recensione:

Questo libro è davvero inquietante, come potete leggere dalla trama e, vi assicuro, che farete fatica a scattare una foto dopo averlo letto.
King, come sempre, ha una capacità strepitosa di raccontare storie impossibili e convincere il lettore che possono diventare realtà.
Proprio per questo ho letto le 212 pagine con il fiato corto e il cuore in gola.
La sola idea che un soggetto fotografato possa uscire dalla foto stessa e, in questo caso, aggredirci con fauci acuminate e mascelle potenti dà i brividi, davvero.
Ancora una volta King riesce a creare una storia partendo da un semplice oggetto e lo fa diventare un vero capolavoro.
Il fatto che il protagonista sia un bambino mi ha piacevolmente colpita perché sono riuscita a entrare in contatto con lui immedesimandomi perfettamente.
Mi sono ricordata di com'ero io all'età del protagonista ed ho pensato a quanto sarebbe stato facile convincermi che questa storia potesse capitare davvero.
Sono da sempre molto sensibile al paranormale e, non nego, che mi piace credere che ci siano cose che non si possono spiegare ma che, eppure, esistono, succedono.

Ho apprezzato molto anche le parti più truculente in cui King descrive per filo e per segno la morte di un determinato personaggio.
Lo fa così bene che mi sono potuta immaginare, vividamente, tutta la scena.
Ecco cosa fa di lui il Re del brivido.

Pur essendo un racconto piuttosto breve, me lo sono gustato appieno.
Ogni capitolo era ricco di sorprese, ansia e, talvolta, terrore puro.
Amo fare letture forti e The sun dog è una di quelle.