lunedì 22 novembre 2021

Recensione 1984.

 


Buongiorno amici lettori, come state?
Oggi vi porto la recensione di un libro che mai mi sarei aspettata di leggere e apprezzare.
Si tratta di un libro che non rispecchia il mio genere preferito ma che, con la sua trama avvincente mi ha completamente risucchiata in un altro mondo:


Titolo: 1984
Autore: George Orwell
Casa editrice: Mondadori
Genere: Distopico
Prezzo: € 7,90
Pagine: 432
Voto: ❤❤❤❤/5

Trama:

1984. Il mondo è diviso in tre immensi superstati in perenne guerra fra loro: Oceania, Eurasia ed Estasia. In Oceania la società è governata dall'infallibile e onnisciente Grande Fratello, che nessuno ha mai visto di persona. I suoi occhi sono le telecamere che spiano di continuo nelle case, il suo braccio la Psicopolizia che interviene al minimo sospetto. Non c'è legge scritta e niente, apparentemente, è proibito. Tranne divertirsi. Tranne pensare. Tranne amare. Tranne vivere, insomma. Dal loro rifugio, in uno scenario desolante da Medioevo postnucleare, solo Winston Smith e Julia lottano disperatamente per conservare un granello di umanità…

Recensione:


Come dicevo prima, non sono tipo da distopico, questo genere non mi ha mai attratto ne interessato, eppure dopo aver tanto sentito tessere le lodi di questo libro, mi sono decisa a recuperarlo.

A dire il vero, l'ho ascoltato su Audible, ed è stata una vera e propria sorpresa.

Di suo avevo ascoltato anche La fattoria degli animali ma non mi aveva colpito, lo ammetto.

1984 invece è stata una meraviglia ad ogni nuovo capitolo, una completa scoperta.

Si possono usare tanti aggettivi per 1984 ma, quello che mi sembra più adatto è: sconvolgente.

Si, perché io ne sono rimasta del tutto sconvolta.

Orwell ha creato un mondo terrificante dove la libertà individuale non esiste più.

Il Grande fratello comanda su tutto e su tutti, le persone sono costantemente sorvegliate e sottoposte a veri e propri lavaggi del cervello.

Non sono più in grado di compiere un semplice ragionamento di propria iniziativa, non  hanno convinzioni se non quelle che gli vengono inculcate dal Grande fratello.

Arrivano persino a negare l'evidenza solo perché viene detto loro di pensare in un certo modo.

Le persone non sono più capaci di distinguere le menzogne dalla verità, non ricordano il passato ne gli avvenimenti storici.

Non sono nemmeno capaci di amare ne di provare emozioni autentiche.

Vivono nella più grande catatonia, si muovono, lavorano, mangiano, bevono, ma non si godono nessuna di queste cose.

Sono come gusci vuoti il cui scopo non è più quello di vivere, amare, costruire, ma bensì quello di essere fedeli al partito.

Eppure qualcuno, di tanto in tanto, si risveglia pian piano da questo stato di "impotenza", proprio come succede a Winston e Julia.

Due combattenti, due amanti, due ribelli che, giorno dopo giorno lottano per riappropriarsi della loro mente, delle proprie emozioni e della propria libertà.

Non so davvero spiegarvi a parole l'orrore, la disperazione e l'incredulità che questo libro mi ha trasmesso.

Ho provato un'angoscia così forte che, se ci ripenso, ancora sento quella stretta allo stomaco.

Forse è perché mi ha sempre fatto paura la tirannia e la privazione della libertà personale.

Credo che siano le cose peggiori del mondo.

Attraverso Winston ho vissuto sulla mia pelle le pene di un regime così spietato e in cui sembra davvero impossibile vivere se si conserva anche un briciolo di umanità.

In fondo, cosa sono le persone senza sentimenti, senza mente e senza cuore?

Cosa rimane se non un involucro vuoto e inutile?

Ecco, questa è di per sé una cosa davvero spaventosa.

Insomma, posso dirvi che 1984 è stato un pugno nello stomaco, di quelli che ti fanno riflettere per giorni e giorni e di cui, non verrai mai a capo perché vi saranno sempre sfumature che non si possono capire appieno.

Sicuramente è uno di quei libri che, più lo leggi, e più trovi nuove interpretazioni e nuovi punti di vista.

Davvero meraviglioso nella sua crudezza e spietatezza.

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