lunedì 12 aprile 2021

Recensione L'orso e l'usignolo.



Buongiorno amici lettori, come state?
Ormai è primavera ed io sono felicissima, amo questa stagione dove non fa troppo caldo ma nemmeno troppo freddo, dove la natura si risveglia e il buon umore mi riempie le giornate...o almeno ogni risveglio.
Ma non sono qui per cincischiare del tempo ma bensì per lasciarvi una recensione.
Si tratta di un libro invernale che cozza un po' con il periodo in cui siamo ma...abbiate pazienza, sono rimasta indietro con le recensioni 😁


Titolo: L'orso e l'usignolo
Autore: Katherine Arden
Casa editrice: Fanucci editore
Genere: Fantasy 
Prezzo: € 18,00
Pagine: 294
Voto: ❤❤❤❤/5

Trama:

In uno sperduto villaggio ai confini della tundra russa, l'inverno dura la maggior parte dell'anno e i cumuli di neve crescono più alti delle case. Ma a Vasilisa e ai suoi fratelli Kolja e Alëša non importa, perché adorano stare riuniti accanto al fuoco, ascoltando le fiabe della balia Dunja. Vasja ama soprattutto la storia del re dell'inverno, il demone dagli occhi blu che tutti temono ma non lei. Vasilisa, infatti, non è una bambina come le altre, lei può “vedere” e comunicare con gli spiriti della casa e della natura. Il suo, però, è un dono pericoloso che si guarda bene dal rivelare, finché la sua matrigna e un prete da poco giunto nel villaggio, proibendo i culti tradizionali, compromettono gli equilibri dell'intera comunità: le colture non danno più frutti, il freddo si fa insopportabile, le persone vengono attaccate da strane creature e la vita di tutti è in pericolo. Vasilisa è l'unica che può salvare il villaggio dal Male, ma per farlo deve entrare nel mondo degli antichi racconti, inoltrarsi nel bosco e affrontare la più grande minaccia di sempre: l'Orso, lo spaventoso dio che si nutre della paura degli uomini. Nell'incantevole scenario della tundra russa, il primo capitolo di una nuova trilogia fantasy. Una storia dal sapore antico sull'eterna lotta tra il Bene e il Male.

Recensione:

Io amo le fiabe, e amo la Russia, amo gli spiriti e amo le storie antiche.
Potevo quindi non amare L'orso e l'usignolo?
Infatti l'ho amato tantissimo e, ascoltarlo su Audible, è stata una grande idea, mi è sembrato di tornare bambina quando ascoltavo le fiabe e sognavo ad occhi aperti.

Mi sono quindi addentrata in una terra fredda assieme ad una numerosa famiglia e, sedendomi con loro accanto al fuoco, ne ho seguito le vicende.
Parlo così perché mi è davvero sembrato di entrare realmente nella storia, di vedere tutti i fatti di persona, proprio come se fossi lì.
Ed è una cosa che non succede con tutti i libri ma è, bensì, assai rara.

Questa è una storia d'altri tempi, dal sapore antico, un po' alla Fairy Oak che mi ha donato quel calore che, da tempo, mi mancava.

Lo stile dell'autrice è meraviglioso, coinvolgente, scorrevole e...incantevole!
Oserei dire che è anche delicato.
In un attimo ero arrivata alla fine del libro e sentivo già in me la voglia di ricominciare da capo e assaporarlo una seconda volta.

Mi è davvero piaciuto tutto, i luoghi soprattutto, mi hanno incantata e non lasciano davvero nulla all'immaginazione.
Li ho "visti" nella mente così bene che, se fossi in grado di dipingere, ne verrebbero fuori dei quadri stupendi.
E adesso vorrei tanto poter avere il modo di aprire una porticina segreta e trovarmi in quei luoghi pieni di magia ed emozione.

Mi sono piaciuti anche i personaggi, specialmente Morozko, uno spirito misterioso e che, secondo me, ha ancora tanto da dire nei prossimi volumi della trilogia.
Uno di quei personaggi magnetici e carismatici di cui non si può non innamorarsi.
A questo giro, devo dire, mi è piaciuta anche Vasja, sebbene sia descritta dall'autrice in maniera non molto positiva.
Però è subito entrata nelle mie simpatie, poteva non piacermi una ragazzina ribelle, impertinente e dispettosa come uno spiritello?
Mi è davvero piaciuta molto e ne sono felice vista la mia antipatia usuale per quasi tutte le protagoniste femminili, purtroppo.

Insomma, questo libro è davvero un mix di fiabe stupende che, insieme, hanno dato origine ad una storia davvero emozionante, unica e magica.

Il finale poi mi fa venire ancora più voglia di buttarmi subito nel secondo volume, per vedere dove il destino di Vasja si compirà.
Spero vivamente che La ragazza nella torre non sia uno di quei soliti libri che servono solo ad allungare il brodo, uno di quegli scialbi libri di mezzo che rovinano la bellezza della storia.
Incrocio le dita!









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