Hannah Lynn è stata l'autrice che mi ha fatta innamorare di questo genere di libri.
Il segreto di Medusa ha dato il via a quella che è diventata una vera e propria passione per la mitologia e per le donne dall'animo tormentato.
Quindi, dopo aver conosciuto e amato Medusa, me la sono vista con Clitennestra che, però, non mi ha entusiasmata lo devo ammettere.
Arrivata al 3° volume non sapevo proprio cosa aspettarmi.
Avevo terribilmente paura che la saga stesse andando, piano piano verso il declino e invece...si è rivelato un ennesimo successo.
Sebbene, all'inizio, ho fatto un po' fatica ad ingranare, subito dopo mi sono lasciata affascinare dal mondo delle Amazzoni.
Devo ammettere che queste figure mi hanno sempre intimorita un po' per la loro fama di incredibili, ma soprattutto, spietate guerriere.
Ed è così che mi sono immersa totalmente nella storia di Ippolita, regina delle Amazzoni e grande donna.
Lei rappresenta la donna guerriera, quella imbattibile, scaltra e piena di saggezza. Insomma, colei che tutti seguono con rispetto e devozione.
Eppure, proprio lei, ad un certo punto della storia perde quella forza che la contraddistingue e la rende invincibile.
Si innamora e, anche se con l'inganno inizialmente, viene portata via dal suo popolo.
Inutile dire che, in questo caso, Ippolita rappresenta bene la situazione di una donna innamorata.
L'amore la porta a cambiare radicalmente il proprio stile di vita, le proprie convinzioni e, persino, la propria personalità.
Si può ben vedere quindi come la protagonista rappresenti un po' tutte le donne che, per amore, spesso arrivano a stravolgere se stesse.
Ma è proprio in quel momento lì che Ippolita scopre emozioni mai nemmeno immaginate, e lo fa grazie alla nascita del figlio Ippolito.
Da quel giorno la sua vita ha un unico scopo: amare e proteggere Ippolito.
Purtroppo il destino della donna fa si che venga, prima illusa e poi cacciata da quello che pensava fosse il suo vero amore.
Teseo, suo compagno, diventa invece il nemico da combattere e annientare per riprendersi il figlio.
Ma, in tutto questo, spicca un'altra donna di egual importanza: Pentesilea, sorella di Ippolita e nuova regina delle Amazzoni.
Sarà lei ad affiancare la sorella, assieme alle guerriere Amazzoni, nella lotta sanguinosa e terribile contro Teseo.
Non posso dirvi di più se nonché, ho amato moltissimo entrambe ma, soprattutto, Pentesilea che si dimostra una guerriera forte, determinata, letale, ma che sa anche ascoltare il cuore talvolta.
Mi sono appassionata a questo personaggio e alla svolta che il suo cammino prende, spesso mi sono anche ritrovata in alcuni suoi atteggiamenti.
Per me le Amazzoni rappresentano un popolo meravigliosamente barbaro e incredibilmente forte, in cui le donne sono una comunità a se stante e, completamente, indipendente.
Le figure di Ippolita e Pentesilea sono quanto di più innovativo e femminista si possa pensare.
Certo, Ippolita ad un certo punto viene colpita dalla debolezza dell'amore ma, comunque, il suo cuore e il suo spirito rimangono forti e saldi.
Insomma, tante parole per dirvi, in sostanza che questo libro mi è davvero piaciuto moltissimo e che ho provato per Pentesilea lo stesso amore che ho provato per Medusa.
Due personaggi forti, tormentati e, piuttosto solitari che hanno vissuto fino all'ultimo respiro con la consapevolezza di essere destinate a qualcosa di grande.
Il finale mi ha fatto piangere, e anche per questo ho apprezzato il libro.
Non mi resta che consigliarvene la lettura.
Volumi precedenti:
Vi mando un abbraccio enorme e vi auguro una valanga di strepitose letture.
💖
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