giovedì 25 giugno 2020

Recensione La lunga marcia.

Buongiorno amici lettori, come state?
Oggi sono felice di portarvi una nuova recensione.
Eccola qui:





Titolo: La lunga marcia
Autore: Stephen King
Genere: Distopico/ Drammatico / Thriller violento
Casa editrice: Pickwick
Pagine: 279
Prezzo: € 9,90
Voto: ❤❤❤❤/5

Trama:

Dai confini con il Canada sino a Boston a piedi, senza soste. Una sfida mortale, con un regolamento implacabile, per cento volontari: un passo falso, una caduta, un malore.., e si viene abbattuti. Ma chi riesce a tagliare il traguardo otterrà il Premio. Tra i partecipanti, fra cui spicca il sedicenne Garraty, si creano rapporti di sfida, di solidarietà e di lucida follia, lungo il terribile percorso scandito dagli incitamenti della folla assiepata ai margini della strada.

Recensione:

Sono molti anni che leggo i libri di Stephen King, quindi dovrei essere ormai abituata al suo genio macabro, eppure La lunga marcia è stata per me una lettura davvero ricca e sorprendente.
La storia è ambientata in un ipotetico futuro, King non fornisce nessun dato a riguardo, in cui l’umanità è diventata sempre più crudele e violenta.
Una delle principali fonti di intrattenimento consiste nella Lunga marcia, una sfida mortale in cui i partecipanti devono camminare a passo sostenuto per giorni e giorni, senza mai fermarsi...pena? La morte!

Ora, già pensare a questa tortura mi fa venire i brividi e King, vi assicuro, sa bene come angosciare il lettore con particolari truculenti, e momenti salienti di suspense pazzesca.
Sin dall’inizio seguiamo quindi la marcia di Garraty, un giovane ragazzo che decide di partecipare alla Lunga marcia un po’ per noia, un po’ per insoddisfazione personale, o almeno questo è quello che si racconta.
In realtà la lunga marcia di Garraty è un crescendo di pensieri e riflessioni, alternati da momenti di dormiveglia, e da momenti di follia.

Nonostante sia una gara e quindi un tutti contro tutti, durante la marcia Garraty entra in contatto con alcuni corridori, e con essi instaura un rapporto cameratesco di alleanza e amicizia vera.
È bello vedere come questa piccola cerchia si sostiene nonostante si lotti per la sopravvivenza.
È stato un ottimo spunto per ricordarsi che l’altruismo e l’affetto esiste ancora, nonostante il mondo si stia incattivendo.
Ed è proprio grazie ad uno di questi rapporti di amicizia profonda che mi sono commossa ma, ovviamente, non vi posso dire di più.

Si può dire che La lunga marcia non sia certo un libro semplice e leggero, no, è invece uno di quelli profondi, che ti scavano dentro arrivando fino all’anima.
È incredibile come King sa parlare alla parte oscura della nostra anima, ed è questo che davvero mi spaventa delle sue storie.
Sono storie che si addentrano negli abissi della mente umana, portando a galla i pensieri più schietti e perversi, quei pensieri che non ammetteremmo mai di aver fatto.
Beh, non dico niente di nuovo, si conosce bene l’abilità e la bravura di King nello scrivere, è il Re assoluto, non c’è storia.

Insomma amici, La lunga marcia è un crescendo di angoscia, paura, disperazione ma anche speranza, eccitazione e follia, non si può non rimanerne coinvolti.
Un ottimo libro che vi consiglio caldamente di leggere, regala un sacco di emozioni.







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