martedì 27 giugno 2017

Recensione Il passo in più di Francesco Pierucci.


Titolo: Il passo in più
Autore: Francesco Pierucci
Genere: romanzo di (de)formazione on the road
Pagine: 219
Casa editrice: Nulla Die
Voto: 7
Scopri l’autore:
Nato a Napoli nel 1989, Francesco Pierucci vive a Milano dove lavora come copywriter freelance. Grande appassionato di cinema, ha rappresentato l’Italia nella giuria internazionale del Festival di Venezia. Dopo aver collaborato a diverse antologie, ha pubblicato Dieci piccoli passi (La Gru 2011). Il passo in più è il suo primo romanzo.
Trama:

Dopo il successo del suo primo romanzo Il passo in più, uno scrittore non riesce più a ritrovare l’ispirazione. Decide così di partire per un disperato viaggio on the road con la sua fidata Underwood Standard in cerca della creatività perduta.
Durante il percorso a bordo della sua auto sgangherata incontrerà suo malgrado una serie di personaggi decisamente grotteschi tra cui uno sceneggiatore obeso, un falacrofobico con manie di grandezza e una pescivendola napoletana senza scrupoli.
Tra fughe, risate, arresti e incidenti di ogni tipo, il protagonista vivrà un’avventura surreale dalle forti tinte cinematografiche che sarà difficile dimenticare.

Recensione:


Mi fa sempre molto piacere scoprire nuovi scrittori, per giunta italiani, quindi quando mi è arrivata la proposta di leggere e recensire questo libro ne ero contentissima.
Devo dire che mi sono subito immedesimata nel protagonista, anche io come lui adoro scrivere (ma non sono mai stata un autrice di best seller!!!) e anche io sono spesso vittima di blocchi dello scrittore assurdi e duraturi.
È bello come l'autore riesca a descrivere alla perfezione questa particolare sindrome di cui gli scrittori soffrono spesso, è bruttissimo quando hai mille idee in testa che ti sembrano pure buone, ma non riesci a metterle nero su bianco, ancora peggio quando di idee non ne hai proprio e ti spremi le meningi e non pensi ad altro che a inseguire qualsiasi cosa sia capace di ispirarti!
Inoltre chi riesce a sfondare davvero nella hole of fame della letteratura è perseguitato a vita si può dire.
Difficilmente si riesce a superare i libri migliori e, se sei proprio tu lo scrittore dell'ultimo libro più venduto di sempre, allora sono guai perché scenderai in battaglia con te stesso, chiederai tanto e sarai disposto a sputare sangue per scrivere qualcosa di anche solo paragonabile al precedente...senza successo però.
Pensate a J.K.Rowling, la mamma di Harry Potter, quando mai le riuscirà di scrivere un'altra saga che abbia un tale successo? Mai più nella vita.
Stessa cosa succede al nostro protagonista, uno scrittore portato al successo dall'unico libro scritto, che si rivela un successo senza pari, paragonato a grandissimi scrittori, intervistato in tv, chiamato in quasi tutte le trasmissioni di spicco, oggetto di dure battaglie fra editori, insomma dall'oggi al domani il suo nome viene pubblicato su tutti i giornali.
L'interesse della gente sale alle stelle e con la fama anche le aspettative.
Ed è qui che succede il patatrac.
Il nostro protagonista è messo sotto torchio, il suo editore lo assilla speranzoso di tirare su palate di soldi con la pubblicazione del suo nuovo libro, i lettori non aspettano altro che di avere tra le mani la prossima opera ma...lui perde ogni ispirazione.
Eh si, va ne pallone completo, diventa incapace di mettere anche solo una singola frase di senso compiuto su un foglio.
Depresso e avvilito decide di piantare baracca e burattini e di partire per un viaggio alla ricerca, non di se stesso, ma dell'ispirazione.
Ed è qui che inizia lo spettacolo.
Mi sono divertita da morire a leggere dei personaggi strambi che incontra e delle situazioni inverosimili in cui incappa il nostro uomo.
Primo fra tutti un simpatico, quanto rozzo, omaccione assieme al quale si mette in guai davvero seri.

È molto divertente l'amore e odio che si crea tra i due, spesso mi ritrovavo a ridacchiare fra una marachella e l'altra.
Sicuramente è il personaggio che fa più sudare il nostro scrittore in blocco ma, paradossalmente, è anche quello che lo aiuta maggiormente a ritrovare la voglia di scrivere e la fiducia in se stesso e nelle proprie capacità.
Da lì è un via vai di personaggi strani come il signore cieco e saggio, la Ragazza con la Gonna rossa che pare un sogno o forse un incubo, la congrega di fobici in cui inciampa tra una scorribanda e l'altra, e così via.
Mi ha fatto davvero divertire molto leggere Il passo in più.
Ma l'autore ha saputo dosare bene comicità e profondità, tant'è che il finale è una vera e propria redenzione, un nuovo inizio, che ispira il lettore a non arrendersi mai, nemmeno quando tutto sembra perduto.
È questo che ho imparato leggendo Il passo in più a cui ho dato un meritatissimo 7, lo stile è scorrevole, la storia leggera e divertente ma non demenziale, i personaggi buffissimi ma utili allo scopo, ed il protagonista sufficientemente tormentato, così simile a tutti noi che non possiamo fare a meno di immedesimarci in esso, perché tutti noi ci sentiamo un po' sfigati alle volte.
Credo sia fondamentalmente questa la chiave del successo di questo libro.
Vi consiglio di leggerlo, non ve ne pentirete.





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