Autore:
Francesco Pierucci
Genere:
romanzo di (de)formazione on the road
Pagine:
219
Casa
editrice: Nulla Die
Voto:
7
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l’autore:
Nato
a Napoli nel 1989, Francesco Pierucci vive a Milano dove lavora come
copywriter freelance. Grande appassionato di cinema, ha rappresentato
l’Italia nella giuria internazionale del Festival di Venezia. Dopo
aver collaborato a diverse antologie, ha pubblicato Dieci piccoli
passi (La Gru 2011). Il passo in più è il suo primo romanzo.
Trama:
Dopo
il successo del suo primo romanzo Il passo in più, uno scrittore non
riesce più a ritrovare l’ispirazione. Decide così di partire per
un disperato viaggio on the road con la sua fidata Underwood Standard
in cerca della creatività perduta.
Durante
il percorso a bordo della sua auto sgangherata incontrerà suo
malgrado una serie di personaggi decisamente grotteschi tra cui uno
sceneggiatore obeso, un falacrofobico con manie di grandezza e una
pescivendola napoletana senza scrupoli.
Tra
fughe, risate, arresti e incidenti di ogni tipo, il protagonista
vivrà un’avventura surreale dalle forti tinte cinematografiche che
sarà difficile dimenticare.
Recensione:
Mi
fa sempre molto piacere scoprire nuovi scrittori, per giunta
italiani, quindi quando mi è arrivata la proposta di leggere e
recensire questo libro ne ero contentissima.
Devo
dire che mi sono subito immedesimata nel protagonista, anche io come
lui adoro scrivere (ma non sono mai stata un autrice di best
seller!!!) e anche io sono spesso vittima di blocchi dello scrittore
assurdi e duraturi.
È
bello come l'autore riesca a descrivere alla perfezione questa
particolare sindrome di cui gli scrittori soffrono spesso, è
bruttissimo quando hai mille idee in testa che ti sembrano pure
buone, ma non riesci a metterle nero su bianco, ancora peggio quando
di idee non ne hai proprio e ti spremi le meningi e non pensi ad
altro che a inseguire qualsiasi cosa sia capace di ispirarti!
Inoltre
chi riesce a sfondare davvero nella hole of fame della letteratura è
perseguitato a vita si può dire.
Difficilmente
si riesce a superare i libri migliori e, se sei proprio tu lo
scrittore dell'ultimo libro più venduto di sempre, allora sono guai
perché scenderai in battaglia con te stesso, chiederai tanto e sarai
disposto a sputare sangue per scrivere qualcosa di anche solo
paragonabile al precedente...senza successo però.
Pensate
a J.K.Rowling, la mamma di Harry Potter, quando mai le riuscirà di
scrivere un'altra saga che abbia un tale successo? Mai più nella
vita.
Stessa
cosa succede al nostro protagonista, uno scrittore portato al
successo dall'unico libro scritto, che si rivela un successo senza
pari, paragonato a grandissimi scrittori, intervistato in tv,
chiamato in quasi tutte le trasmissioni di spicco, oggetto di dure
battaglie fra editori, insomma dall'oggi al domani il suo nome viene
pubblicato su tutti i giornali.
L'interesse
della gente sale alle stelle e con la fama anche le aspettative.
Ed
è qui che succede il patatrac.
Il
nostro protagonista è messo sotto torchio, il suo editore lo assilla
speranzoso di tirare su palate di soldi con la pubblicazione del suo
nuovo libro, i lettori non aspettano altro che di avere tra le mani
la prossima opera ma...lui perde ogni ispirazione.
Eh
si, va ne pallone completo, diventa incapace di mettere anche solo
una singola frase di senso compiuto su un foglio.
Depresso
e avvilito decide di piantare baracca e burattini e di partire per un
viaggio alla ricerca, non di se stesso, ma dell'ispirazione.
Ed
è qui che inizia lo spettacolo.
Mi
sono divertita da morire a leggere dei personaggi strambi che
incontra e delle situazioni inverosimili in cui incappa il nostro
uomo.
Primo
fra tutti un simpatico, quanto rozzo, omaccione assieme al quale si
mette in guai davvero seri.
È
molto divertente l'amore e odio che si crea tra i due, spesso mi
ritrovavo a ridacchiare fra una marachella e l'altra.
Sicuramente
è il personaggio che fa più sudare il nostro scrittore in blocco
ma, paradossalmente, è anche quello che lo aiuta maggiormente a
ritrovare la voglia di scrivere e la fiducia in se stesso e nelle
proprie capacità.
Da
lì è un via vai di personaggi strani come il signore cieco e
saggio, la Ragazza con la Gonna rossa che pare un sogno o forse un
incubo, la congrega di fobici in cui inciampa tra una scorribanda e
l'altra, e così via.
Mi
ha fatto davvero divertire molto leggere Il passo in più.
Ma
l'autore ha saputo dosare bene comicità e profondità, tant'è che
il finale è una vera e propria redenzione, un nuovo inizio, che
ispira il lettore a non arrendersi mai, nemmeno quando tutto sembra
perduto.
È
questo che ho imparato leggendo Il passo in più a cui ho dato un
meritatissimo 7, lo stile è scorrevole, la storia leggera e
divertente ma non demenziale, i personaggi buffissimi ma utili allo
scopo, ed il protagonista sufficientemente tormentato, così simile a
tutti noi che non possiamo fare a meno di immedesimarci in esso,
perché tutti noi ci sentiamo un po' sfigati alle volte.
Credo
sia fondamentalmente questa la chiave del successo di questo libro.
Vi
consiglio di leggerlo, non ve ne pentirete.
Bellissima recensione Cry! <3
RispondiEliminaGrazie carissima :-*
Elimina*-* *-* *-*
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