Autore:
Lewis Carrol
Prezzo:
€ 6,90
Casa
editrice: Gribaudo
Genere:
Classico
Pagine:
143
Voto:
8
Trama:
Una
delle curiosità su questo libro per bambini è che sia stato pensato
dall’autore durante una gita in barca sul Tamigi. Raccontò infatti
a tre bambine, una di queste si chiamava Alice,
una storia che in seguito mise su testo. La prima
edizione fu
chiamata Le
avventure di Alice nel Sotto Suolo e
da allora il testo è stato più volte rivisitato dallo stesso
autore, fino a diventare oggi uno dei capolavori della letteratura
per ragazzi tradotto in quasi 100 lingue in tutto il mondo.
Recensione:
“E
alla fine, cercò di immaginarsi come quella sua sorellina, a tempo
debito, si sarebbe fatta donna anche lei; e se avrebbe mantenuto, nel
corso dei suoi anni più maturi, il semplice e amabile cuore della
sua infanzia; e come attorno a lei si sarebbero raccolti i suoi
bambini, ai quali avrebbe riempito gli occhi di luce e di curiosità
con tante strane storie, forse anche con il sogno di un Paese delle
Meraviglie di tanto tempo prima: e come avrebbe fatto con i loro
infantili dispiaceri, e trovar di che gioire delle loro infantili
allegrie, ricordando la sua stessa vita di bambina, e quei giorni
felici d'estate.”
Avevo
già letto questo libro moltissimi anni fa ma l'ho voluto
riprendere in mano, ora che sono più matura, per vedere se l'amore
per questa storia poteva rimanere immutato oppure cambiare.
Come
potete vedere dalla votazione che ho dato, mi sono nuovamente
innamorata di questo splendido e meraviglioso libro.
Sebbene
Alice, talvolta, risulti antipatica, smorfiosa e viziata, gli altri
personaggi risultano così particolari nella loro stramberia da
piacermi moltissimo.
Il
cappellaio matto ha da sempre un posticino speciale nel mio cuore,
forse perché mi ricorda il buffo Willy Wonka, protagonista di La
fabbrica di cioccolato.
Non
trovate che siano simili sia nel modo di vestire, sia nel modo di
ragionare e comportarsi? A me sembrano quasi fratelli... anche
l'aspetto è simile se lo confrontiamo con il Cappellaio matto
interpretato da Johnny Depp.
Lo
stregatto poi lo adoro nonostante sia sempre più sibillino e
maliziosamente cattivello.
Il
bianconiglio poi con il suo orologio è sempre di fretta...mi
dispiace che non vi siano Pinco panco e Panco pinco nella storia
originale, mi facevano molta simpatia anche se, a lungo andare,
potevano essere pesanti!
Il
brucaliffo invece è sempre il solito antipatico ma saggio già
conosciuto nel cartone Disney.
Insomma,
la storia originale non è proprio identica al cartone e, se dovessi
scegliere tra i due, probabilmente mi atterrei alla versione di
Carrol.
È
uno di quei libri che ti fa proprio chiedere “Perché non esiste un
mondo fantastico oltre al nostro???” sarebbe bellissimo!
Io
non so voi, ma mi immagino girovagare per un mondo dove l'impossibile
diventa d'un tratto possibile, dove per crescere o rimpicciolirsi
basta mangiare un pezzetto di fungo, dove gli animali parlano, i
fiori cantano e i gatti compaiono e scompaiono a loro
piacimento...però non vorrei trovarmi dinanzi alla perfida, quanto
stramba e irascibile Regina di cuori, il suo “tagliatele la
testaaaaa!” mi ha tormentata per anni!
Ancora
oggi, quando vedo qualsiasi cosa riguardante il Paese delle
Meraviglie, mi risuona in testa la sua voce e il suo acuto grido di
battaglia.
Non
posso non ripeterlo all'infinito: io amo Alice nel Paese delle
Meraviglie e sarà sempre uno dei miei libri preferiti assieme a Il
piccolo principe e La fabbrica di cioccolato. Questo è il mio tris
perfetto di letture per giovani lettori che, secondo me, tutti
dovrebbero fare almeno una volta nella propria vita di lettori.
Ho
perso il conto di tutte le volte che ho riletto questo tris e so che
li leggerò almeno altre 100 volte prima di morire!
Inoltre
proprio il mondo inventato da Carrol è stato spesso spunto per mie
personali scritture in cui mi sono divertita a creare mondi
alternativi o semplicemente magnifici sogni proprio come quello della
piccola e curiosa Alice.
Tanto
ma tanto amore per quest'opera e tantissima ammirazione per questo
magnifico scrittore con una fantasia che va oltre i limiti del
possibile.
Vogliamo
poi dire quante rivisitazioni sono state fatte di questa storia?
Quanti personaggi sono stati presi e messi in altri contesti?
Quante
volte Alice nel Paese delle meraviglie si è tinto di sfumature
horror grazie ad altri scrittori?
Insomma
amici lettori, questo libro non passerà mai di moda e sarà sempre
uno dei classici più amati sia dai bambini che dagli adulti.
Autore:
Lewis Carrol
Casa
editrice: Giunti
Prezzo:
€
9,90
Genere:
Fantasy
Pagine:
267
Voto:
9
Trama:
Alice
ha trascorso gli ultimi anni navigando in mare aperto. Quando,
attraverso uno specchio magico, fa ritorno nel mondo incantato di
Sottomondo, scopre che le cose sono molto cambiate.
Il
Cappellaio Matto ha perso la sua vivacità ed è diventato
spaventosamente normale, mentre la Regina Rossa sta mettendo a punto
un piano malvagio per riconquistare il suo trono.
Alice
si rende conto che l'unico modo per salvare il suo amico e il
Sottomondo è fare un salto nel passato. Ma il Tempo non può essere
dalla sua parte, potrebbe anzi cercare di fermarla...
Recensione:
“L'unica
via per ottenere l'impossibile è convincersi che sia possibile.”
Lo
sapete bene tutti che Alice attraverso lo specchio non è altro che
il seguito di Alice nel Paese delle Meraviglie quindi non ve lo sto
nemmeno a specificare più di tanto ne a raccontarvi la prima storia
che conoscete già benissimo tutti.
Qui
ci troviamo diversi anni dopo la primissima avventura della giovane
Alice, ormai è diventata una donna e ha un po' smesso di stare con
la testa fra le nuvole.
Non
è più la bambina che sognava mondi fantastici ma bensì una donna
determinata, che sa bene quali sono i suoi obbiettivi, un ottimo
capitano per la sua Wonder (la nave di suo padre) e una persona
libera che viva la sua vita andando di avventura in avventura.
Purtroppo
per lei il tema principale della storia è appunto il tempo, che
corre e regna in tutti i mondi.
A
bordo della Wonder per più di un anno Alice fa ritorno a casa
scoprendo, ahi lei, che la madre è piena di debiti e se la cava
piuttosto male.
Lord
Ascot, il suo “protettore” è deceduto lasciando l'attività in
mano al figlio Hamish, un uomo viscido e meschino che vuole solo
vendicarsi per essere stato respinto dalla ragazza tempo addietro, e
come vendicarsi se non obbligando Alice a vendere la nave a cui è
tanto legata, a rinunciare alla sua vita da capitano, per diventare
una semplice impiegata in una delle innumerevoli aziende?
Insomma
Alice è in guai seri ma qualcuno ha deciso di tornare a farle
visita, qualcuno che ha conosciuto una vita fa, quando ancora non si
immaginava il futuro.
Ed
ecco che il Brucaliffo, diventato ormai una splendida e colorata
farfalla, entra in scena e giuda Alice verso uno specchio magico, uno
specchio che, una volta attraversato, porta la nostra eroina
nuovamente nel Sottomondo.
La
ragazza è stata chiamata dai suoi amici di un tempo per risolvere un
grosso problema di cui solo lei sembra avere la soluzione: il
Cappellaio matto è fortemente depresso e rischia di dimenticare
persino chi è.
Ma
perché il Cappellaio è diventato così normale perdendo tutta la
sua allegria?
Perché
la sua famiglia, che credeva morta in un grave incendio scoppiato
durante il giorno Orristraziante, in realtà potrebbe essere invece
ancora viva chissà dove.
Ed
è proprio qui che Alice arriva e parte per una nuovissima avventura
in cui la sua missione sarà viaggiare nel tempo tornando a quel
fatidico giorno e trovare così la famiglia Altocilindro.
“Non
si può cambiare il passato. Anzi, è proprio dal passato che si può
imparare qualcosa.”
Non
ve la sto a raccontare tutta, altrimenti vi rovinerei la lettura ma
vi assicuro che è una storia decisamente più matura, proprio come
la protagonista che ha tirato fuori una grinta e una determinazione
impensabile se la mettiamo a confronto con la sua infanzia.
Mi
piace questo nuovo carattere tosto di Alice e la sua intelligenza
nell'affrontare le sfide una dopo l'altra.
Sempre
più dolce il Cappellaio che io ho veramente amato alla follia in
questa nuova storia, ma anche la Regina Rossa qui trova una sua
svolta.
Riuscite
a credere se vi dico che l'ho adorata? Qui capirete davvero tutto di
lei, conoscerete la sua vera storia e i motivi che l'hanno portata a
diventare così cattiva e malvagia.
Insomma
mi ha fatto capire che anche la persona più cattiva può migliorare
e che a volte è solo necessario ascoltare e comprendere prima di
giudicare.
Nessuno
è totalmente buono o totalmente cattivo.
“Tempo,
sono sempre stata convinta che foste un ladro e che vi divertiste a
portarmi via coloro che amavo. Ma voi date, prima di togliere. E ogni
giorno, ogni ora, ogni minuto, ogni secondo in più, è un regalo.”
Tempo
poi è uno spasso come personaggio, non mi ero davvero mai immaginata
che potesse essere rappresentato come una persona e la cosa mi ha
fatto sorridere e divertire.
Rispetto
ad Alice nel Paese delle Meraviglie, questo libro è tutta un'altra
cosa.
È
avventuroso, adrenalinico, spassoso, e vi lascia con il fiato sospeso
un capitolo dopo l'altro.
Altra
cosa che ho amato sono le magnifiche illustrazioni riportate tra un
capitolo e l'altro, curate e bellissime davvero.
Insomma,
per farla breve, pollice in su per Alice attraverso lo specchio,
davvero un libro che consiglio a tutti.
“Ogni
secondo è importante, non dimenticartelo mai.”
Ciao! Come te anch'io ho letto questi due libri parecchi anni fa (da bambina) e davvero ne ho un ricordo molto molto sbiadito.
RispondiEliminaAllora mi era piaciuto più il secondo, ma è da tanto che medito di ricomprarli entrambi per leggerli con una maggiore maturità.
Sono nella mia wishlist e spero proprio di farcela quest'anno ^^
Sto cercando di sfoltire un pò di arretrati, anche se studiando il tempo è zero davvero.
Dato che ti piace Alice, mi permetto di linkarti un mio vecchio Post dedicato agli artisti che hanno tratto ispirazione dal Paese delle Meraviglie.
Spero che ti piaccia :)
Link:http://liberatrailibri.blogspot.it/2016/05/blog-tour-nel-mondo-di-alice-quarta.html
Un salutone
Leryn
Ciao!
EliminaGrazie mille per l'indirizzo, vado subito a leggerlo.
Anche io ho preferito il secondo libro proprio perché è più avventuroso.