Saga:
Shadowhunters The infernal
devices
Autore:
Cassandra Clare
Casa
editrice:
Mondadori
Prezzo:
€ 13,00
Genere:
Sovrannaturale/ urban
fantasy
Pagine:
554
Voto:
10/10
Trama:
Una
rete d'ombra si stringe sempre di più intorno agli Shadowhunters
dell'Istituto di Londra. Mortmain progetta di usare un esercito di
automi spietati per distruggere una volta per tutte i Cacciatori. Gli
manca un solo elemento per completare l'opera: Tessa Gray. Intanto,
Charlotte Branwell, capo dell'Istituto, cerca disperatamente di
trovarlo per impedirgli di scatenare l'attacco. E quando Mortmain
rapisce Tessa, Will e Jem, i ragazzi che ambiscono alla conquista del
suo cuore, fanno di tutto per salvarla.
Recensione:
“Ti
ho sempre amato, Will, qualunque cosa facessi. E adesso ho bisogno
che tu faccia per me quello che non posso fare da solo. Che tu sia i
miei occhi quando io non li avrò. Che tu sia le mie mani quando non
potrò usare le mie. Che tu sia il mio cuore quando il mio avrà
cessato di battere.” Jem Carstairs
Non
avete idea di quanta fatica sto facendo a scrivere questa recensione,
appartengo a quella schiera di persone che fanno fatica a parlare di
ciò che è in grado di toccare il cuore.
Beh,
La principessa è uno dei pochi libri che è stato in grado di
disintegrarmi il cuore.
È
difficile parlarvene come vorrei senza fare spoiler per cui non so
davvero come fare...ma rimango fedele al mio intento di non rivelare
mai dettagli che potrebbero rovinare la sorpresa e il gusto della
lettura e della scoperta che deve avvenire leggendo pagina per
pagina.
Magari
un giorno ve ne parlerò a cuore aperto e integralmente in un video
per chi vuole davvero sapere tutto senza censure.
La
principessa è il volume finale delle Origini di Shadowhunters per
cui potete ben immaginare che succeda di tutto nel corso della
storia.
Sebbene
abbia apprezzato i volumi precedenti, L'angelo e Il principe, La
principessa è stato il libro che più ho amato, che mi ha fatto
immedesimare nei personaggi e che mi ha regalato emozioni così forti
e profonde da non essermi ancora completamente ripresa.
Sapete,
se avete letto i volumi precedenti, che Jem, il mio personaggio
preferito, è ad un passo dalla morte e ciò mi indisponeva
terribilmente a iniziare questo terzo volume, lo ammetto.
Per
fortuna comunque ho deciso di leggerlo, è stata la decisione giusta
perché è stata una delle letture più belle che io abbia mai fatto.
Il
triangolo Will, Tessa, Jem è così altalenante e profondo, viscerale
che è difficile odiarne anche uno solo, sebbene la protagonista
femminile non sia proprio nei miei gusti.
A
dire il vero Tessa è il personaggio che più mi ha fatta arrabbiare,
poi pentire, dubitare e ritrattare del tutto il pensiero iniziale.
Ora,
vi confesso, non amo particolarmente i triangoli e non capisco i
personaggi che si trastullano tra due cuori innamorati, trovo molto
irritante tutto ciò, sebbene la storia risulti più intrigante e
succosa. Però nel caso di Will e Jem ho finito per amare entrambi,
nonostante tifassi dall'inizio per Jem (non è un mistero) sono
riuscita ad apprezzare moltissimo anche l'amore ostinato e doloroso
di Will, perfino a capirlo.
Ma
Tessa a me proprio non andava giù, almeno fino all'epilogo, parte
del libro in cui ho rivalutato del tutto la ragazza e riuscendo a
“perdonandola” in un certo senso.
“Te
l'avevo detto che non mi avresti lasciato, Jem. E sei ancora con me.
Quando respirerò, penserò a te, perché senza di te sarei morto da
anni. Quando mi sveglierò e quando dormirò, quando alzerò le mani
per difendermi o quando mi stenderò per morire, tu sarai con me. Tu
dici che rinasciamo all'infinito. Io dico che c'è un fiume che
divide i morti dai vivi. Quello che so è che, se nasceremo di nuovo,
ti incontrerò in un'altra vita, e se c'è un fiume, aspetterai sulle
rive che io ti raggiunga, in modo che possiamo attraversarlo insieme.
“ Will Herondale
La
cosa che più ho amato però, più della storia d'amore, è
senz'altro la profonda amicizia che lega Will e Jem.
Sono
particolarmente sensibile ai legami d'amicizia sia nella realtà che
nella fantasia, sono fermamente convinta che sia un legame tanto
profondo, quanto l'amore, talvolta persino più forte.
Leggere
quindi dell'amore profondo che l'uno nutre nei confronti dell'altro,
mi ha commossa, emozionata e riempito il cuore di tenerezza e gioia.
È
anche per questo che ho citato diversi pezzi della storia riguardante
proprio questo legame.
Il
mio finale ideale, ve lo dico chiaramente, sarebbe stato vedere Will
e Jem insieme per sempre, solo loro due, a combattere in eterno
schiena contro schiena, a completarsi, a comprendersi e ad amarsi
fraternamente.
Non
è stato importante l'amore che entrambi provano per Tessa, ma
proprio il rapporto solido che lega questi due personaggi.
Almeno
per me.
Mi
sono commossa a leggere quanto l'uno amasse l'altro più di se
stesso, che considerassero l'altro come parte della propria anima.
Forse
sono troppo sdolcinata in questo senso ma penso non ci sia modo
migliore di descrivere l'amicizia, ma non l'amicizia qualunque. Parlo
di quel legame speciale che ci lega alla persona che più ci conosce
e che più sentiamo simile a noi nel profondo, quella persona a cui
non potremmo mai rinunciare, quella che resterà con noi per tutta la
vita.
In
fondo, gli amori vanno e vengono, ma l'amicizia, quella vera, rimane
per sempre.
“Non
mi allontanerò mai completamente da te. Quando combatterai, sarò
ancora con te. Quando te ne andrai per il mondo, sarò la luce al tuo
fianco, il terreno solido sotto ai tuoi piedi, la forza che guiderà
la spada nella tua mano. Siamo legati, al di là del giuramento.”
Jem Carstairs
Ovviamente
ho finito per parlarvi più che altro di Jem e Will, ma qui i
personaggi sono molti e tutti hanno il loro finale personale (che non
vi dirò).
I
fratelli Lightwood, Gideon e Gabriel, finalmente si fanno conoscere
meglio, sotto aspetti che non mi sarei mai e poi mai immaginata.
Ho
apprezzato molto Gabriel e la sua trasformazione da cattivo a buono
della situazione, conquistandosi la mia difficile simpatia.
Sophie,
la governante, subisce una crescita così grande da renderla
meritevole di ammirazione. Una ragazza coraggiosa, determinata e
passionale che mi ha piacevolmente sorpresa.
Henry
e Charlotte sono gli unici che non subiscono particolari sviluppi,
purtroppo.
Magnus
Bane, lo stregone, si sbilancia nella grande battaglia finale,
mostrando un lato decisamente più morbido del suo essere. Inutile
dire che ho voglia di leggere Le cronache di Magnus Bane per
conoscere meglio questo misterioso e intrigante personaggio.
“Non
si rividero mai più, ma non dimenticarono.” Jem Carstairs
“La
vita è un libro, e ci sono migliaia di pagine che non ho ancora
letto.” Will Herondale
“Le
aveva lasciato le sue orme sul cuore.” Tessa Gray
Insomma,
nell'insieme, The infernal devices è una trilogia emozionante,
avventurosa, drammatica e viscerale, mi ha sconvolta e conquistata
totalmente, anima e cuore, portandosi ai vertici della mia personale
classifica di letture.
Ora
però, ho paura che la serie The mortal instruments, mi deluda del
tutto, che non possa reggere il confronto con The infernal devices...
ma
ovviamente affronterò ugualmente questa sfida incrociando le dita e
cercando di partire senza pregiudizi.
Vi
saprò dire presto, comunque.
Tranquilla, TMI regge alla grande il confronto.
RispondiEliminaO meglio, secondo me Jace è il personaggio maschile meglio riuscito della Clare... ma probabilmente per te sarà diverso, visto che sei partita dalle Origini. Comunque ti auguro buona lettura :D
Sono curiosissima, dopo aver smaltito le letture che devo fare inizierò con TMI :)
Eliminati saprò dire quale sarà il mio prossimo personaggio preferito...anche se Jem mi ha fatta impazzire troppo ed ho paura che nessuno reggerà il confronto...vediamo ;)