Titolo:
Un mondo
meraviglioso
Saga:
Ever After High
Autore:
Shannon Hale
Casa
editrice: Nord-Sud
Edizioni
Prezzo:
€ 13,90
Genere:
fantasy
Pagine:
320
Voto:
7
Trama:
Gli
studenti della Ever After High sono chiamati, ogni anno, a firmare il
Libro dei Destini, giurando di seguire la favolosa strada intrapresa
dai loro genitori. Con l'arrivo di Raven Queen, però, la faccenda si
complica magicamente.
Ormai
nessun destino è più al sicuro, nemmeno quello di Apple White, la
più reale fra i reali.
Toccherà
a Lizzie Hearts, Cedar Wood, Pinocchio, e Madeline Hatter salvare i
lori Migliori Amici per Sempre da una maledizione che minaccia di far
fare alla scuola – e alle loro vite- una fine per niente lieta.
Recensione:
Finalmente
sono giunta alla fine di questa bellissima trilogia per ragazzi, non
vedevo l'ora di vedere come sarebbe andata a finire.
Devo
ammettere che quest'ultimo volume mi è piaciuto un po' meno rispetto
agli altri, mi è sembrato un po' sforzato, come se l'autrice avesse
voluto aggiungere per forza un in più alla storia riuscendoci solo a
metà.
Ma
magari sono io che, dopo aver letto due libri della stessa serie mi
sono un po' stancata e volevo proprio cambiare scenario.
Nonostante
questo, resta una trilogia magica e davvero molto carina.
Lo
stile è sempre scorrevole e leggero, i personaggi sono semplici ma
comunque molto differenti tra loro e le situazioni particolari.
Qui
però Raven ed Apple spariscono quasi completamente lasciando campo a
Lizzie, Cedar e Maddie.
Non
che la cosa mi dispiaccia, anzi, però con tutti questi scambi si
rischia di fare un po' di confusione, soprattutto per quanto riguarda
la pazzerella Maddie, che è l'unica che riesce ad interagire con il
Narratore dando il via a buffi battibecchi.
Ho
apprezzato sempre di più Maddie e mi è entrata ancor di più nel
cuore, è davvero un personaggio simpaticissimo nonostante vaneggi
spesso e non riesca a farsi comprendere il più delle volte.
Lei
qui diventa molto più di una spalla, cosa che era nei precedenti
volumi, ed ha quindi una storia ed un ruolo tutto suo per una volta.
Poi
abbiamo Cedar, la burattina figlia di Pinocchio che desidera
ardentemente diventare una ragazza vera...e qui ci riesce finalmente
ma, sinceramente, alla trama non aggiunge nulla di più e mi ha un
po' delusa...speravo in qualcosa di più dalla sua storia personale.
Invece
il personaggio di Lizzie, figlia della Regina di Cuori, ha avuto uno
sviluppo davvero interessante.
Qui
conosciamo la vera Lizzie, una ragazza che per seguire le orme della
madre rinchiude i sentimenti dentro di sé, che sta lontana dagli
altri finendo per isolarsi, che non si fida di nessuno e che sa solo
strillare ordini ed essere sgarbata. Ma in realtà dentro di sé non
è affatto come appare. In Un mondo meraviglioso l'eroina è lei,
combatte coraggiosamente per salvare le sue nuove amiche, finalmente
lascia perdere i consigli stupidi della madre e dimostra una logica e
una lucidità davvero fuori dal comune per una meravigliese (abitante
del Paese delle Meraviglie).
Mi
sono immedesimata in lei per quanto riguarda il rinchiudere i propri
sentimenti e cercare di apparire il più forte possibile, per questo
mi è piaciuta così tanto.
Un
altro personaggio importante è il Narratore stesso che qui entra
davvero in contatto con i personaggi (non con tutti) . Io me lo sono
immaginato come un uomo sulla sessantina d'anni, capelli bianchi,
alto e secco secco, con un naso importante e dal carattere bonario e
saggio.
Voi
come ve lo immaginate?
Trovo
che la Hale sia davvero bravissima ed abbia creato un mondo stupendo
abitato da personaggi assolutamente interessanti e bellissimi
(andatevi a vedere le foto).
Insomma
pollice in su per l'intera trilogia di Ever After High.
Leggetela
e ne rimarrete piacevolmente sorpresi.
Titolo:
Mio fratello
rincorre i dinosauri
Autore:
Giacomo Mazzariol
Casa
editrice: Einaudi
Prezzo:
€16,50
Genere:
Introspettivo/diario
Pagine:
174
Voto:
9
Trama:
Ci
sono voluti 12 anni perché Giacomo imparasse a vedere davvero suo
fratello, a entrare nel suo mondo. E a lasciare che gli cambiasse la
vita.
Hai
5 anni , due sorelle e desidereresti tanto un fratellino per fare con
lui giochi da maschio. Una sera i tuoi genitori ti annunciano che lo
avrai, questo fratello, e sarà speciale. Tu sei felicissimo:
speciale, per te, vuol dire “supereroe”.
Gli
scegli pure il nome: Giovanni. Poi lui nasce, e a poco a poco capisci
che si, è diverso dagli altri, ma i superpoteri non li ha.
Alla
fine scopri la parola Down, e il tuo entusiasmo si trasforma in
rifiuto, addirittura in vergogna. Dovrai attraversare l'adolescenza
per accorgerti che la tua idea iniziale non era così sbagliata.
Lasciarti travolgere dalla vitalità di Giovanni per concludere che
forse, un supereroe, lui lo è davvero.
E
che in ogni caso è il tuo migliore amico.
Con
Mio fratello rincorre i dinosauri Giacomo Mazzariol ha scritto un
romanzo di formazione in cui non ha avuto bisogno di inventare nulla.
Un libro che stupisce, diverte e fa riflettere.
Recensione:
“Ognuno
è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di
arrampicarsi sugli alberi, lui passerà tutta la sua vita a credersi
uno stupido.”
Ero
sicura che questo libro mi avrebbe conquistata, una storia vera,
sentita, vissuta come questa non poteva non piacermi.
Giacomo
ci fa entrare nella storia quando ha 5 anni e i genitori comunicano a
lui e alle sorelle l'arrivo di un fratellino.
Potete
ben immaginare come sia felice, finalmente avrà qualcuno con cui
giocare, con cui fare la lotta, giocare con le macchinine, combinare
marachelle e vivere mille avventure. Finalmente non sarà l'unico
maschio (escluso il papà) della famiglia e assapora la libertà: ora
non sarà più in minoranza, non sarà più costretto a guardare
cartoni animati per femmine, o mangiare quel che scelgono le sorelle.
Qualche
mese dopo i genitori scoprono che il nascituro è affetto dalla
sindrome di Down e ai figli dicono che il loro fratellino sarà
“speciale”.
Ma
si sa che i bambini hanno una fervida fantasia e nella testa di
Giacomo, il fratellino, comincia a prendere le sembianze di un
supereroe, quindi passa giornate intere a cercare di indovinare quali
poteri avrà, se sarà forte come Hercules, se sarà agile e veloce
come un ghepardo, se sarà super intelligente...cose così.
Tutto
procede bene fino a quando Giovanni nasce, da subito agli occhi di
Giacomo qualcosa non torna: il piccolo ha gli occhi dal taglio
orientale o alieno se vogliamo, la nuca piatta e i piedi mostrano le
ultime due dita completamente attaccate l'una all'altra. La
sensazione che qualcosa non vada si impossessa della sua giovane
mente.
“Giovanni
è Giovanni. Non la sua sindrome. Lui è se stesso, ha un carattere,
dei gusti, dei pregi e dei difetti. Come tutti noi.”
Col
passare del tempo le difficoltà di Giovanni vengono a galla, il
piccolo non cammina, non parla, ha grosse difficoltà a digerire il
cibo e l'unico modo che conosce per giocare consiste nel lanciare
tutto ciò che gli capita fra le mani.
Interagire
con lui non è facile e l'idea del fratello supereroe comincia a
vacillare.
Crescendo
Giacomo viene a conoscenza del reale motivo dei comportamenti di
Giovanni, ha la sindrome di Down e ciò vuol dire che non farà mai
le cose che Giacomo pensava.
“Giovanni
era come un pacchetto di caramelle tutte diverse, finché non le hai
finite non sai qual'è la più buona.”
Ed
è proprio questo che, durante l'adolescenza di Giacomo, fra loro si
crea un muro che pare invalicabile.
Devo
ammettere che a questo punto mi sono irritata, non riuscivo a leggere
certe cose, non capivo perché Giacomo si vergognasse di dire agli
amici che aveva un fratello diversamente abile.
Ho
provato un dolore quasi fisico leggendo che non riusciva nemmeno a
difenderlo dai bulletti perché, così facendo, avrebbe potuto essere
scoperto e riconosciuto come il fratello del ragazzino Down.
Credetemi
ho fatto molta fatica a comprendere, nonostante questo ho cercato di
aprire la mente e sono giunta alla conclusione che non tutti reagiamo
allo stesso modo di fronte a ciò che ci spaventa.
In
realtà sono convinta che Giacomo avesse solo paura, paura di lasciar
entrare Giovanni nel suo cuore, paura di perderlo, paura di vedere le
cose sotto un altro aspetto.
“
Succederà che Giovanni
se ne andrà. E quando succederà, io sarò comunque felice. E ogni
lacrima sarà un ricordo. Ogni ricordo un sorriso. Il punto è che
lui non può sparire. Ormai Gio è nell'aria, nell'acqua, nella
terra, nel fuoco. È in mezzo a noi, è dentro di noi. Ogni posto in
cui mette piede cambia irreversibilmente. Quando non ci sarà più
sarò dispiaciuto di una cosa: che non lo hanno conosciuto tutti.
Se
non ci sarà più cercherò per viale dei Castagni la sua ombra, come
faceva lui. Se non ci sarà più abbraccerò ogni persona, chiunque
sia, come faceva lui. Se non ci sarà più ballerò con i suoi
dinosauri. E lì, nel mesozoico, tra un diplodoco e un T-Rex, ci sarà
lui ad aspettarmi, per sempre.
Mio
fratello, che rincorre i dinosauri.”
Lui
scrive di aver provato vergogna e paura di non essere accettato dagli
amici, aveva il terrore di essere preso in giro e ha pensato che
nascondere il fatto di avere un fratello speciale fosse l'unica
soluzione possibile.
Capisco
che i ragazzini a quell'età hanno la presa in giro troppo facile e
non è semplice nella nostra società attuale trovare persone che
abbiano la maturità adatta per capire la diversità.
“Si,
ho avuto un periodo in cui mi tiravano addosso i banchi e le sedie e
i libri. Dicevano mostro, idiota, handicappato, scimmia, mi volevano
male. Se solo avessero saputo...che grazie a loro cominciai a
piacermi. Cominciai a ringraziare Dio per non avermi fatto come
quelli che mi prendevano in giro. A loro è andata peggio: sono nati
senza cuore. Arrivai persino a ringraziarlo per quel cromosoma un
più.”
Per
fortuna il cuore di Giacomo è grande e, ogni volta che fa un torto a
Giovanni, ne porta le conseguenze: un profondo senso di colpa che lo
divora.
Sono
proprio gli amici che riescono ad aprirgli la mente e a fargli capire
che Giovanni non ha nulla che non va, che non si deve vergognare di
lui.
E
finalmente Giacomo si lascia andare, inizia a vedere Giovanni, a
vederlo veramente, nella sua completezza.
Ed
è allora che la storia si fa dolcissima e toccante.
Giovanni
con la sua innocenza, il suo affetto e il suo essere speciale riesce
finalmente a conquistare il cuore del fratello maggiore e non solo.
Il
bambino è come una ventata di aria fresca per chiunque lo incontri,
è bellissimo leggere certi passaggi in cui Giacomo osserva il
fratello e inizia ad apprezzare i suoi comportamenti buffi, la sua
esuberanza e il suo modo di vedere cose che a noi sono spesso
precluse.
Giovanni
sa come vivere, e vive tutto appieno, è capace di vedere le cose
nella loro completezza, il modo che ha di notare i piccoli dettagli è
meraviglioso e denota una certa saggezza secondo me.
Questo
libro fa veramente capire come le persone affette da questa sindrome
siano in realtà molto più saggi di noi alle volte, hanno una
sensibilità che va oltre alla nostra e riescono davvero ad essere
liberi, fanno quello che passa loro per la testa senza trattenersi,
vivono tutto a 360 gradi.
Insomma
lettori, questo libro entra nella mia top dei libri più amati, è
molto simile a Melody, un altro dei miei libri preferiti e mi ha
aiutato a capire meglio queste meravigliose persone.
Inoltre
mi ha fatto venire in mente un ragazzo che ha la stessa sindrome e
che ho conosciuto quando ero bambina, il ricordo che ho di lui è
molto dolce, ricordo la sua affettuosità, la sua allegria, e la sua
voglia di essere indipendente.
Sono
persone straordinarie e noi tutti dovremmo fare in modo che non
vengano mai e poi mai screditati o derisi o penalizzati. Non ci
rendiamo nemmeno conto delle cose che ci possono insegnare.
E
Giacomo, col tempo lo ha capito ed ora vede ciò che realmente è
Giovanni: un supereroe.
“Mamma
lava, stira, pulisce, mette in ordine, cucina; e le poche volte che
rientrando da scuola non troviamo il pranzo pronto in tavola è
comunque pronto nel frigo o nel forno o nella pentola. Mamma è
un'imprenditrice. Investe ogni giorno su di noi. Non investe soldi,
ma tempo, ore, secondi. Vita.”
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