Ciao
lettori!
Come
state? Io tutto bene. Cosa mi raccontate di bello?
Ormai l'estate se ne sta andando e da me ha cominciato a fare un certo freddino...sapete cosa mi viene in mente? di fare tante letture che m'ispirino l'autunno. Voi avete dei libri da consigliarmi per il periodo che arriva?
Ma bando alle ciance, diamo un occhiata ai tre libri che vi consiglio oggi.
Trama:
Marek ha nove anni e sa che i grandi gli nascondono molte cose. Ogni tanto afferra brandelli di conversazione che gli consentono di affacciarsi per un istante sull’orrore che tutti li circonda.
A Varsavia ci sono i nazisti, non si va più a scuola, la mamma è ebrea, ma nessuno lo sa. Il padre, medico, diventa anche insegnante per le lezioni clandestine che Marek e altri bambini polacchi continuano a seguire. Quando l’uomo viene arrestato, perfino l’ultima parvenza di normalità crolla. E ben presto pure gli altri componenti della famiglia saranno presi di mira.
Fino al terribile giorno in cui, durante l’ennesima deportazione dal ghetto ai campi di concentramento, la famiglia viene fatta uscire di casa e incolonnata. Chi tenta una protesta, viene freddato sul posto.
Su ordine della mamma, nonostante le sue resistenze, durante il tragitto Marek scappa. Sarà lei, gli dice, a tornare a prenderlo.
Per Marek è l’inizio di nuove peregrinazioni. Nel ghetto, i rimasti organizzano una sorta di disperata resistenza. Tutti, piccoli e grandi, partecipano a quelle che diventeranno le famose ventotto giornate di lotta. Marek avrebbe più volte la possibilità di allontanarsi, ma non vuole neppure sentirne parlare: sua madre non gli ha forse detto di restare lì? Altrimenti come farà a ritrovarlo?
A Varsavia ci sono i nazisti, non si va più a scuola, la mamma è ebrea, ma nessuno lo sa. Il padre, medico, diventa anche insegnante per le lezioni clandestine che Marek e altri bambini polacchi continuano a seguire. Quando l’uomo viene arrestato, perfino l’ultima parvenza di normalità crolla. E ben presto pure gli altri componenti della famiglia saranno presi di mira.
Fino al terribile giorno in cui, durante l’ennesima deportazione dal ghetto ai campi di concentramento, la famiglia viene fatta uscire di casa e incolonnata. Chi tenta una protesta, viene freddato sul posto.
Su ordine della mamma, nonostante le sue resistenze, durante il tragitto Marek scappa. Sarà lei, gli dice, a tornare a prenderlo.
Per Marek è l’inizio di nuove peregrinazioni. Nel ghetto, i rimasti organizzano una sorta di disperata resistenza. Tutti, piccoli e grandi, partecipano a quelle che diventeranno le famose ventotto giornate di lotta. Marek avrebbe più volte la possibilità di allontanarsi, ma non vuole neppure sentirne parlare: sua madre non gli ha forse detto di restare lì? Altrimenti come farà a ritrovarlo?
Un bambino solo nel ghetto di Varsavia. Il gesto coraggioso di una madre. La lotta disperata per la libertà. E una promessa da mantenere a ogni costo.
Una straordinaria storia vera, per non dimenticare.
Una straordinaria storia vera, per non dimenticare.
Perché lo consiglio:
A chi ama le storie emozionanti che ti lasciano un segno indelebile sul cuore non posso non consigliare questo capolavoro che mi ha incollata alle pagine e mi ha fatto vivere mille emozioni. Questo è davvero un libro da leggere almeno una volta nella vita.
Trama:
Aysel ha sedici anni, una passione per la scienza e un sogno che coltiva con quotidiana dedizione: farla finita. Tutto ormai sembra convergere in quel buco nero che è diventata la sua vita: i compagni di classe che le parlano alle spalle, un lavoro deprimente, il delitto commesso da suo padre che ha segnato per sempre il suo destino. Aysel vorrebbe sparire dalla faccia della Terra, ma le manca il coraggio di farlo da sola. Per questo trascorre il tempo libero su "Dipartite serene", un sito di incontri per compagni... di suicidio. Roman, perseguitato da una tragedia familiare e da un segreto che vuole lasciarsi alle spalle, è il prescelto. Eppure, proprio nell'attimo in cui stanno per abbandonarla, la vita potrebbe mostrare il suo lato leggero, dolce e pieno.
Perché lo consiglio:
Perché è un libro che fa riflettere moltissimo, tutti passiamo dei momenti bui e spesso sono così cupi che perdiamo di vista la bellezza della vita e la sua unicità. Lo consiglio proprio perché affronta un tema comune a molti: la depressione. Vorrei che questo libro infondesse forza e speranza a chi è affetto da questo vero e proprio male di vivere che divora tutto quel che c'è di buono e ci rende incapaci di essere felici.
Perché lo consiglio:
Davvero vi devo dire perché lo consiglio? Chi mi segue sa che io amo questo libro con tutta me stessa quindi non dovrei proprio dilungarmi a riguardo.
Nonostante ciò lo consiglio perché può insegnare davvero tantissimo ed è una delle storie più dolci che io abbia mai letto. Leggetelo assieme ai vostri figli o fratellini o leggetelo per voi stessi e, ne sono sicura, imparerete moltissimo, sopratutto a "vedere" ciò che, crescendo, abbiamo perso di vista.
Bene amici lettori, spero di aver accontentato un po' tutti i gusti, se non ne siate rimasti soddisfatti vedrò di fare di meglio il prossimo martedì, promesso. Ora vi lascio augurandovi una buona serata e una dolcissima notte. A domani sempre su Il mondo di Cry.
Ciao Cry! Probabilmente già sai che non sono una fan del Piccolo Principe, ma sono felice che la Warga ti sia piaciuta ♥ Il bambino con la fionda mi ispira!
RispondiElimina:-) Ciao Seli!
EliminaLa Warga mi ha conquistata davvero!
Ti consiglio di leggere Il bambino con la fionda perché è bellissimo. ;-)
Ciao Cry, Il piccolo principe è poesia <3 sono assolutamente d'accordo ^_^
RispondiEliminaCiao Ely!
EliminaIl piccolo principe è davvero una lettura da fare:-)