Ciao
amici lettori, come state?
Oggi
è il giorno dedicato alle Letture delle fate del Bosco Atro, rubrica
in collaborazione con la mitica Diletta di La cantastorie dei boschi
Nel
corso di luglio abbiamo letto Il cannocchiale d'ambra, nonché terzo
e penultimo volume della saga Queste oscure materie di Pulman.
Vi
anticipo che la lettura di agosto sarà Veleno d'inchiostro di
Cornelia Funke.
Ma
ora andiamo a parlare de Il cannocchiale d'ambra nel dettaglio.
Trama:
Dopo
la "Bussola d'oro" e "La lama sottile" Philip
Pullman conclude la trilogia con un nuovo libro, arricchendo il suo
universo di nuovi personaggi i gallivespiani, orgogliosi guerrieri a
cavallo di libellule dai colori sgargianti; i mulefa, strani animali
che viaggiano su ruote, dotati di un linguaggio e della capacità di
vedere la Polvere - e apre nuovi mondi, arrivando perfino nella terra
della morte. Nel "Cannocchiale d'ambra" la storia diventa
epica, sfrontata e dissacrante, esplora i recessi più profondi,
supera i confini tra cielo e terra, in un'entusiasmante e insieme
poetica unione di avventura, mito e religione.
Il
personaggio preferito:
Direi
che mi sono affezionata tantissimo a Will, che in questo libro
subisce una profonda maturazione arrivando ad essere più adulto e
anche ad innamorarsi...
Il
suo carattere coraggioso e riflessivo mi hanno fatta entrare in
sintonia con lui.
Ovviamente
cito anche Iorek e Pantalaimon che sono parte importante della storia
e non vanno assolutamente dimenticati per strada.
Il
personaggio meno amato:
Sebbene
in questo libro si sia riscattata molto, nomino ancora la Signora
Coulter.
Si
aggiunge Padre Gomez che è davvero un pessimo elemento.
Il
mio pensiero:
Questo
libro mi è piaciuto moltissimo rispetto ai precedenti, forse perché
è più avventuroso, forse perché i nodi vengono finalmente al
pettine.
Qui
si narra della battaglia finale (ma vi ricordo che esiste un 4°
volume uscito di recente Il libro della polvere) e i protagonisti
sono ancora una volta Lyra e Will che si troveranno a dover salvare
il loro mondo e le varie dimensioni parallele.
Ovviamente
il punto chiave è Will e la sua capacità di aprire finestre tra un
mondo e l'altro, abilità che gli serve anche per salvare Lyra dalle
perfide grinfie della terribile signora Coulter.
Ma
in questo viaggio i due ragazzini non saranno soli, accanto a loro
avranno angeli, una scienziata di nome Mary Malone che assieme al
popolo dei mulefa aiuteranno i due, gli spiriti di Lee e del padre di
Will, Roger, l'amico d'infanzia di Lyra, Serafina Pekkala, I
vespasiani, Iorek il re orso e tanti altri.
Sono
stata contenta del ritorno, sebbene momentaneo di personaggi come Lee
e Roger ai quali mi sono affezionata precedentemente.
Purtroppo
vi sono molte dipartite a sto giro ma me lo aspettavo in fondo. Di
alcune sono contenta mentre di altre sono profondamente dispiaciuta,
lo ammetto.
Pulman
non si è certo risparmiato e ha dato ad ognuno di loro una morte
eroica e melodrammatica senza comunque cadere nell'esagerazione e
rendendo la cosa perfino poetica in qualche caso.
Unica
pecca? Ho odiato il finale.
Attenzione
perché vi spoilero parte del finale ma è necessario!
Quando
finalmente Lyra e Will si innamorano perdutamente ecco che si devono
separare per sempre.
Dunque
gente, io mi sono letta un mattonazzo di 1069 pagine (ho presto il
libro con tre volumi in uno) per poi vedere i due protagonisti
separarsi per sempre dopo aver affrontato mille ostacoli, essere
scesi persino nel mondo degli inferi ed essere sopravvissuti?
No,
io non ci sto.
Ho
ancora una vaghissima speranza che ne Il libro della polvere la
situazione possa cambiare altrimenti l'intera saga subirà un calo
spaventoso nelle mie personali votazioni.
Comunque
rimane una saga fantasy ben scritta, avventurosa, ricca di colpi di
scena e mondi fantastici con protagonisti interessanti e relazioni
complicate e intriganti.
Sono
felice di averle dato una possibilità e non vedo l'ora di proseguire
con il 4° volume.
Mi
raccomando, andate a leggere anche il parere di Diletta.
Un
bacione lettori!
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