Titolo:
Il
Club dei ricordi perduti
Autore:
Ann Hood
Casa
editrice: tre60
Prezzo:
€9,90
Genere:
Drammatico
Pagine:
345
Voto:
9
Trama:
Senza
nessuno cui dedicarle, le parole sono vuote e inutili. Come vuota e
inutile è ormai la vita di Mary Baxter, una brillante giornalista
che ha visto il filo della sua esistenza spezzarsi un maledetto
giorno di primavera. Tuttavia, con un matrimonio sull’orlo del
fallimento e un lavoro che ha perso ogni significato, Mary sorprende
per prima se stessa quando decide di seguire l’unico consiglio che
le ha dato la madre per superare il dolore: iscriversi a un corso di
lavoro a maglia. Scettica ma allo stesso tempo incuriosita, Mary
inizia quindi a frequentare la merceria di Alice – una premurosa e
saggia vecchietta – dove cinque donne si ritrovano ogni mercoledì
sera per creare sciarpe, maglioni, cappellini e calzini. Così, col
passare delle settimane, si instaura un profondo rapporto di intimità
e amicizia tra Mary e le componenti del «club», che durante le
sedute le raccontano il proprio passato. Come Scarlet, che ha deciso
di aprire una panetteria dopo aver perso l’amore; o Beth, madre di
quattro figli, che si porta dietro un grande rimpianto; e poi Lulu,
Ellen, Harriet, ognuna con la sua storia e i suoi segreti, le gioie e
le delusioni, i successi e i fallimenti… E saranno proprio quelle
donne e la serenità trasmessa dal lavoro a maglia ad aiutare Mary a
capire che è sempre possibile uscire dal guscio in cui ci
rinchiudiamo, per aprirci di nuovo alla vita e all’amore.
Recensione:
Non
ricordo nemmeno da quanti anni questo libro occupi uno spazio nella
mia libreria, non so per quale motivo ho aspettato così tanto a
leggerlo.
Lo
avevo comprato perché la trama mi incuriosiva e la copertina è
davvero carina, specialmente il retro.
È
arrivato l'inverno e mi sono ritrovata a sfogliarlo dicendomi che,
finalmente, era arrivato il suo momento.
Già
dalle prime pagine mi ha completamente travolta facendomi entrare
nella storia di Mary, una donna che ha perso la cosa più cara al
mondo: sua figlia.
Stella
muore a causa di una meningite fulminante e si porta via il cuore di
Dylan e Mary.
Da
quel giorno più niente è come prima.
Dylan
affronta il dolore, si getta sul lavoro e tenta in ogni modo di
recuperare il rapporto con la moglie mentre Mary cade in una profonda
depressione che la porta a distruggere il matrimonio.
Come
avevo immaginato la morte della bambina porta i due ad allontanarsi e
ciò mi ha resa davvero triste, dicono che sia quasi certo che una
coppia non “sopravviva” alla morte di un figlio e ciò non l'ho
mai capito, ho sempre pensato che il dolore se condiviso è più
facile da sopportare ma è anche vero che mi sono mai trovata in una
situazione simile, e spero di non trovarmici mai.
Sono
stata fino alla fine del libro con le dita incrociate affinché i due
tornassero assieme e...beh non vi posso dire nulla, mi spiace,
dovrete leggerlo per saperlo!
Per
affrontare la depressione a Mary viene consigliato di imparare a
lavorare a maglia ed è proprio grazie a questo suggerimento che
conosce Alice e le altre donne del Club della maglia.
Ed
è qui che viene il bello, un capitolo per volta Mary scoprirà i
motivi che hanno portato le altre donne (Scarlet, Lulu, Harriet,
Beth, Alice, Ellen e Roger, l'unico uomo) a imparare a lavorare a
maglia.
Si
dice che per lavorare bene a maglia bisogna concentrarsi e non
permettere ai pensieri dolorosi di intrufolarsi nella mente, per
questo chi sta affrontando un momento terribile può trovare conforto
e sollievo da questa “arte”.
Ed
è proprio svelando le storie drammatiche di queste persone che si
rende conto di non essere l'unica al mondo a soffrire, perché chi
soffre diventa egoista e ha la certezza di essere il solo a provare
dolore, è certo che nessuno lo possa capire e si chiude a riccio
adagiandosi, talvolta, nella sofferenza.
Sono
proprio loro a darle la forza di riprendere in mano la propria vita e
trasformare i ricordi dolorosi in ricordi gioiosi.
Come
avrete capito non mancano certo le emozioni in questo libro e
credetemi, nonostante io non sia il tipo che si commuove facilmente,
in alcuni punti ho provato un angoscia incredibile.
Di
Il Club dei ricordi perduti mi è piaciuto anche il fatto che Mary e
sua madre abbiano un rapporto disastroso, fin da piccola la
protagonista non si è mai sentita amata veramente dalla madre, e
crescendo si è irrimediabilmente allontanata da lei.
Ma,
come ogni libro che si rispetti, l'autrice ha fatto in modo di
spiegare, grazie ad un capitolo dedicato alla madre, il motivo di
questo rapporto freddo tra madre e figlia.
Il
finale secondo me è qualcosa di meraviglioso, tutti i nodi vengono
al pettine e ogni personaggio ha il suo finale, chi bello chi meno,
ma comunque tutti i misteri vengono svelati e risolti.
Come
avrete visto ho dato 9 a questo libro proprio perché è riuscito a
lasciarmi qualcosa ed io non posso non consigliarlo a chi ama le
storie drammatiche che insegnano.
Sicuramente
Il club dei ricordi perduti è un libro che mi ha sorpresa
moltissimo, proprio come 9000 giorni e una sola notte (potete trovare
la recensione sul blog) e non lo scorderò tanto facilmente, di
questo sono certa.
Frasi
tratte dal libro:
Un
cuore spezzato batte ancora.
Qualche
volta, qualcuno che non conosci bene può ascoltarti meglio di
chiunque altro.
Il
dolore e la tristezza, più che la felicità, uniscono due cuori con
legami molto stretti. La sofferenza comune è molto più forte di
qualsiasi gioia condivisa.
La
vita è così. Il tempo continua a passare e ti porta via con lui.
Titolo:
Ho
bisogno di te
Autore:
Daniela
Sacerdoti
Casa
editrice:
New
Compton Editori
Prezzo:
€ 5,90
Genere:
Romantico
Pagine:
313
Voto:
7
Trama:
Eilidh,
trentacinque anni, ha il cuore infranto: ha perso il bambino che
aspettava e che aveva tanto desiderato, e in più ha scoperto che suo
marito ha
una relazione con un'altra donna.
Sconvolta,
decide di lasciare Southport e di trasferirsi per un po’ nella
piccola cittadina scozzese di Glen Avich, nelle Highlands, dove ha
trascorso l’infanzia. Nella gelida e magica Scozia Eilidh si sente
finalmente a casa. Qui ritrova i dolci ricordi del passato e
l’affetto sincero della gente del posto. E qui abita ancora il suo
amico di un tempo, Jamie, che ha alle spalle una storia altrettanto
dolorosa. Eilidh e Jamie provano una forte attrazione reciproca, ma
hanno sofferto troppo per riuscire ad abbandonarsi alle emozioni.
Qualcuno però in segreto veglia sulla loro felicità. E il destino
non tarderà ad aiutarli…
Recensione:
Da
questo libro mi aspettavo una storia romantica e sdolcinata ma sono
rimasta piacevolmente sorpresa perché è si romantica ma non solo.
Già
dalle prime pagine, conoscendo Eilidh, ci si ritrova immersi in una
storia toccante che ha un che di drammatico.
Eilidh
è una donna distrutta che ha un ossessionante bisogno di avere un
figlio, ha un matrimonio in frantumi e l'autostima sotto le suole
delle scarpe.
Il
punto di rottura lo raggiunge quando perde il bambino, arrivato dopo
mille peripezie e sacrifici, e cade in una profonda depressione che
in un certo senso le dona la forza di cambiare vita.
Ed
è così che in un colpo solo lascia il marito e torna a vivere nella
casa d'infanzia a Glen Avich, dove zia Peggy l'aiuta a ricostruirsi
piano piano una serena esistenza.
Ma
si sa che in questi libri l'amore deve svettare sempre su tutto e
non poteva certo mancare un personaggio maschile che si presenta
sotto forma di Jamie, un uomo taciturno, chiuso e semplice.
Jamie
ha ricevuto un brutto colpo quando Janet, sua moglie, lo ha lasciato
da solo a crescere Maisie, la loro bellissima bambina che da quel
giorno diventa l'unica ragione di vita per lui.
È
davvero tenerissimo leggere dell'amore infinito che Jamie prova per
la piccola, rappresenta l'idea del padre perfetto che tutte le figlie
vorrebbero.
“Volevo
innamorarmi e sentire davvero che la persona che amavo era quella
destinata a me. Ho sempre creduto che ci si innamori una volta e
basta che là fuori ci sia solo una persona che possiamo chiamare
“anime gemella”, e che quando la incontriamo, non possiamo più
stare lontano da lei.”
Cosa
succede lo potete tranquillamente immaginare trattandosi di un
romance ma, sebbene sia piuttosto scontato, non è così terribile,
forse per il fatto che tocca un tema a me davvero molto caro: la vita
dopo la morte.
So
che sembra strano ma in questo libro mi ha colpito proprio questo.
Vi
chiederete cosa c'entri la morte con una storia d'amore, ebbene ora
ve lo spiego:
Elizabeth
è la madre di Jamie ed è morta qualche mese prima dell'inizio della
storia ma non è mai “andata” via del tutto.
Il
suo fantasma continua a rimanere accanto al figlio e alla nipotina
proprio perché, prima di lasciarsi andare, ha un compito da portare
a termine.
Chi
crede negli angeli custodi? Io si, ne sono fermamente convinta!
Questo
personaggio mi è entrato nel cuore con la sua veste di angelo un po'
pasticcione ma pur sempre determinato ad aiutare i propri cari.
Quando
finalmente riesce ad abbracciare il figlio mi sono sentita un po'
sciogliere il cuore mentre pensavo alle persone care che ho perso e
vorrei tanto riabbracciare anche solo per un attimo.
Insomma
mi fa sperare che ci sia davvero qualcosa dopo la morte, mi piace
pensare che chi ci ha amato vegli su di noi e ci indichi la via
quando ci “perdiamo”.
“Da
quando sono morta, sono un tutt'uno con la mia casa. Sono il lago e
il pesciolino che ci nuota dentro. Sono il vento e le foglie e le
montagne. Sono i granelli di polvere che volteggiano attorno ai raggi
del sole, sono la luna che si riflette in una pozza di luce argentata
sul pavimento. Sono il vento che accarezza il viso.”
Nonostante
questo ho trovato una pecca che me lo ha fatto apprezzare decisamente
meno: le troppe tragedie.
Mi
spiego, fino agli ultimi capitoli la storia è buona ma in quelli
seguenti succede di tutto, troppo per i miei gusti.
Ovviamente
non posso scendere nei particolari o sarebbe un terribile spoiler (e
io odio gli spoiler) ma qui succede davvero di tutto in sole venti
pagine, l'autrice ha esagerato e non in senso buono.
Per
questo motivo il libro a mio parere si becca un 7, avrebbe meritato
di più ma il finale è davvero esagerato.
“Se
hai qualcosa di fragile e prezioso e lo tieni nascosto come una
piccola pianta per farlo crescere al buio, morirà e il tuo segreto
si trasformerà in rimpianto.
L'amore
ha bisogno della luce del giorno. Un amore segreto si consumerà da
solo e morirà, o consumerà il tuo cuore e ti ucciderà.”