sabato 31 marzo 2018

Recensione Il risveglio di Sunshine e La casa senza specchi.


0Titolo: Il risveglio di Sunshine
Saga: Una presenza in quella casa
Autore: Paige McKenzie
Casa editrice: Giunti
Prezzo: € 13,60
Genere: Sovrannaturale
Pagine: 293
Voto: 8/10
Trama:

Non è stato facile per Sunshine accettare la verità sulla propria natura: erede dell'antica stirpe dei Luiseach, che da secoli vivono tra gli umani e hanno la capacità di percepire gli spiriti e aiutarli nel momento di passaggio dal nostro mondo all'aldilà, Sunshine è sopraffatta dall'intensità con cui sente le loro voci, le loro emozioni. Ignorarli è impossibile: l'unica strada è seguire il suo mentore sovrannaturale, quel padre che tanti anni prima l'ha incomprensibilmente lasciata sola tra gli umani, piegarsi ai suoi insegnamenti nella speranza di imparare a controllare i propri poteri e di trovare risposta alle infinite domande che la assillano. Il percorso è durissimo e terrificante e quando Sunshine incontra sul proprio cammino un giovane Luiseach è costretta a rimettere in discussione i propri sentimenti per Nolan. Ma questa volta la posta in gioco è ancora più alta: non solo la propria famiglia, i propri affetti, ma l'esistenza dei Luiseach e della intera razza umana.

Recensione:

Una presenza in quella casa, ovvero il 1° volume di questa trilogia, mi aveva letteralmente conquistata, da buona amante del genere horror mi sono entusiasmata dinanzi ad una lettura piena zeppa di fantasmi.
Avevo però paura, come sempre quando si tratta dei 2° volumi, che Il risveglio di Sunshine sarebbe stato una delusione, sono felicissima di potervi dire il contrario: è stata una lettura davvero entusiasmante, mozzafiato e avventurosa.
La storia di Sunshine procede, la giovane Luiseach si trova ad affrontare mille sfide, ora che è a conoscenza di ciò che è realmente è pronta a mettersi in gioco e a svolgere il proprio ruolo con determinazione e impegno. In questo viaggio la accompagna Lucio, un Luiseach all'incirca della sua età che metterà a dura prova il legame tra la protagonista e Nolan, il protettore e amico che abbiamo conosciuto in Una presenza in quella casa.
Non vi posso certo dire tutto, altrimenti vi rovinerei il gusto di leggere questo libro, accontentatevi delle poche informazioni che vi posso dare.
Ruolo importante è ricoperto da Aidan ed Helena, rispettivamente padre e madre naturali della ragazza.
Devo ammettere che Aidan è un personaggio che mi ha incuriosita moltissimo e, tifavo assolutamente affinché i due riuscissero a instaurare un legame oltre a quello di mentore e apprendista.
Sempre molto gradita la presenza, sebbene brevissima, della madre adottiva Kat, che mi ha intenerita per il suo legame stretto, viscerale con Sunshine.
Ma l'evoluzione più significativa la fa Sunshine.
Nel corso della storia viene fuori la sua emotività e sensibilità che, da subito le fanno da ostacolo durante l'apprendistato da Luiseach, ma che poi si rivela assolutamente essenziale ed il suo più grande punto di forza.
Essendo però il volume intermedio, ovviamente, lascia il lettore in un punto assai saliente della storia...odio quando ti lasciano sul più bello!
Purtroppo non ci sono ancora notizie sulla data di uscita del terzo (e pare ultimo) volume in Italia per cui sono piuttosto disperata e divorata dalla curiosità.
Devo ammettere che la Mckenzie ha dato vita ad una trilogia davvero interessante e affascinante, per chi come me ama il mistero, il sovrannaturale e tutto ciò che fa accapponare la pelle...si, lo so, sono masochista ma amo i fantasmi,i viaggi nell'oltretomba, i demoni e tutte le figure possibili e immaginabili che hanno a che fare con loro.
Se dovessi paragonare Una presenza in quella casa ad una serie tv, non avrei dubbi: Ghost Whisperer con la bellissima Melinda sarebbe perfetta da guardare.
Inoltre trovo Sunshine e Melinda simili sotto molti punti di vista, lo ammetto.
Il risveglio di Sunshine è quindi un ottima lettura per gli amanti del brivido e lo straconsiglio lettori miei.


Titolo: La casa senza specchi
Autore: Marten Sandèn
Prezzo: 16,00
Genere: introspettivo / romanzo per ragazzi
Pagine: 205
Voto: 8


Trama:

Thomasine vive da mesi nella grande casa di Henrietta, dove ci sono tante camere e lunghi corridoi, ma nemmeno uno specchio. Suo padre passa le giornate al capezzale dell'anziana prozia malata, mentre lei gira per la casa con i cugini: la piccola Signe, l'odioso Erland, e Wilma, più grande, che fa la prima superiore e ha due anni più di Thomasine. Un giorno Signe scopre che gli specchi di casa sono tutti ammucchiati nell'armadio di una stanza ottagonale. Thomasine e Signe ci entrano insieme, chiudono l'anta alle loro spalle e... quando ne escono, si ritrovano in una casa che è uguale e diversa al tempo stesso. Di cosa si tratta? E chi è quella ragazzina, Hetty, vestita alla marinara? Ciò che i cugini scoprono non è affatto un altro mondo. Può far paura, a tratti, ma li aiuterà in un modo che non avrebbero mai creduto possibile. 
Recensione:

La vita è sempre presente intorno a noi. Le vite umane sono così tante da non poterle mai contare tutte, eppure si riesce sempre a percepire lo spazio inafferrabile che racchiudono.”

Non sapevo bene cosa aspettarmi da questo libro, mi aspettavo una storia inquietante ma, da questo lato, sono rimasta delusa, mi aspettavo qualcosa di terrificante e invece è solo un libro strano.
Come premessa sembra negativa, ma credetemi La casa senza specchi non mi è dispiaciuto affatto, soprattutto verso la fine.
Sebbene sia una piccolissima lettura (fattibile in un paio d'ore) ha in sé un grande significato.
Questo libro parla di vita, di morte, di dolore, di rimorso e del trascorrere del tempo e delle vite degli esseri umani.
Argomenti importanti per una lettura adatta, apparentemente, ai giovani lettori. Con la mente mi ha fatta tornare vagamente a 7 minuti dopo la mezzanotte proprio per il dramma esistenziale proposto nella storia.
Thomasine mi ha fatto pensare al dolore che i bambini possono rinchiudere dentro se stessi a causa di problemi, rotture famigliari, e quant'altro. Spesso dimentichiamo che i bambini sono come spugne e imprigionano dentro se stessi tutto ciò che li circonda, le emozioni che provano sono così forti e potenti che possono seriamente provocare problemi grossi in loro.
Mi ha fatto davvero tenerezza Thomasine e avrei voluto abbracciarla stretta stretta nelle lunghe notti in cui piangeva, conosco bene quel vuoto che lei sente nel suo cuore, a suo tempo l'ho provato anche io e sono certa che tutti noi abbiamo passato momenti simili da bambini.
Per cui questa storia mi ha fatto pensare moltissimo alla mia stessa infanzia e proprio per questo mi ha toccata nel profondo.
Non è semplice capirlo appieno per cui consiglio di leggerlo si anche da giovani ma riprenderlo in mano anche una volta diventati adulti per apprendere a fondo tutti i significati più profondi.
In questo lo paragono al Piccolo principe, un libro che amo moltissimo e che ho compreso appieno soltanto rileggendolo qualche anno fa.

Tutti nostri volti futuri sono celati sotto quello che vediamo nello specchio al mattino. Già la sera stessa è avvenuto un cambiamento, così piccolo che non riusciamo a vederlo.”

Ho apprezzato molto il fatto che, all'interno dello specchio (letteralmente) tutti i personaggi trovino la soluzione ai propri problemi.
Mi piace anche il fatto che l'autore abbia citato, fra i tanti argomenti importanti, quello della difficoltà di parlare a cuore aperto con i propri familiari, spesso non riusciamo a parlare ed esporre i nostri sentimenti proprio con le persone che più ci sono vicine. Spesso si creano tensioni perché non si è capaci di dimostrare quanto teniamo agli altri, quanto sono importanti per noi e quanto bene vogliamo loro. Sono molto sensibile a questo argomento proprio perché trovo difficile mostrare agli altri il mio lato sentimentale.

Non si ottiene mai ciò che si desidera!”
Ma si può desiderare lo stesso. Forse non fa neanche differenza se si ottiene qualcosa oppure no. Forse la cosa importante è proprio desiderare.”

Una frase però mi ha fatto rattristare ed è questa:

Aveva vissuto a lungo e adesso non c'era più. La Terra continuava a girare con un posto vuoto nel mondo. Cosa si può dire di più di una vita umana?”

Non mi piace questo concetto, sono convinta che, nonostante il mondo continui a girare e le persone a vivere la propria vita, la morte di una persona non lascia certo indifferenti. È vero che con il tempo il dolore diminuisce ma mai si può dire che possiamo dimenticare una persona che ci ha lasciato e odio l'idea stessa che la nostra vita, il nostro percorso, le cose che abbiamo fatto e le persone che abbiamo amato vengano un giorno ritenute poco importanti o addirittura inutili. Mi rifiuto di pensare questo nella maniera più assoluta.
Sono sicura che quello che un individuo fa nel corso della vita rimarrà per sempre vivo nei ricordi di chi l'ha amato o anche solo incontrato nel corso della vita.
Perdonate questo mio sfogo ma queste affermazioni mi terrorizzano e mi indispongono. La vita è una cosa meravigliosa e ogni cosa che facciamo, anche la più piccola, è un regalo che lasciamo al mondo, anche se magari nessuno lo saprà mai.
Quindi infine vi comunico che, nonostante l'ultima frase, ho amato molto questo libro che mi ha regalato emozioni e momenti di riflessione sulla mia stessa vita. Mi rimarrà nel cuore.

2 commenti:

  1. Ciao, qua un premio per te. http://haylin-robbyroby.blogspot.it/2018/03/friendship-blogger-award.html
    Buona Pasqua

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