Autore:
Rachael Lippincott, Mikki
Daughtry e Tobias Iaconis
Casa
editrice: Mondadori
Genere:
Drammatico/Romantico
Prezzo:
€ 17,00
Pagine:
232
Voto:
9/10
Trama:
A
Stella piace avere il controllo su tutto, il che è piuttosto
ironico, visto che da quando è bambina è costretta a entrare e
uscire dall'ospedale per colpa dei suoi polmoni totalmente fuori
controllo. Lei però è determinata a tenere testa alla sua malattia,
il che significa stare rigorosamente alla larga da chiunque o
qualunque cosa possa passarle un'infezione e vanificare così la
possibilità di un trapianto di polmoni. Una sola regola tra lei e il
mondo: mantenere la "distanza di sicurezza". Nessuna
eccezione. L'unica cosa che Will vorrebbe poter controllare è la
possibilità di uscire una volta per tutte dalla gabbia in cui è
costretto praticamente da sempre. Non potrebbe essere meno
interessato a curarsi o a provare la più recente e innovativa
terapia sperimentale. L'importante, per lui, è che presto compirà
diciotto anni e a quel punto nessuno potrà più impedirgli di
voltare le spalle a quella vita vuota e non vissuta, un viaggio
estenuante da una città all'altra, da un ospedale all'altro, e di
andare finalmente a conoscerlo, il mondo. Will è esattamente tutto
ciò da cui Stella dovrebbe stare alla larga. Se solo lui le si
avvicinasse troppo, infatti, lei potrebbe veder sfumare la
possibilità di ricevere dei polmoni nuovi. Anzi, potrebbero
rischiare la vita entrambi. L'unica soluzione per non correre rischi
sarebbe rispettare a regola e stare lontani, troppo lontani, uno
dall'altra. Però, più imparano a conoscersi, più quella "distanza
di sicurezza" inizia ad assomigliare a "una punizione",
che nessuno dei due si è meritato. Dopo tutto, che cosa mai potrebbe
accadere se, per una volta, fossero loro a rubare qualcosa alla
malattia, anche solo un po' dello spazio che questa ha sottratto alle
loro vite? Sarebbe davvero così pericoloso fare un passo l'uno verso
l'altra se questo significasse impedire ai loro cuori di spezzarsi?
Recensione:
Forse
non sapete ancora che tra le mie più grandi passioni ci sono i libri
di questo genere; libri che parlano di dolore, sofferenza ma che
comunque regalano una piccola speranza dove sembra non esserci più
niente da fare.
A
un metro da te narra la storia d’amore tra Will e Stella, due
malati di fibrosi cistica, una malattia che colpisce gli organi,
specialmente i polmoni in modo irreversibile portando ad una morte
certa.
Devo
ammettere che non conoscevo questa malattia ma, dopo la lettura, mi
sono informata e sensibilizzata alla causa.
In
effetti questo libro vuole essere un intento per sensibilizzare le
persone su questo tema delicato e doloroso, una causa molto nobile e
che appoggio totalmente.
Ovviamente
un libro che tocchi un tema simile non poteva certo essere tutto rose
e fiori ma, per assurdo che sia, è proprio dalle storie drammatiche
e tristi che sono attratta.
Sotto
molti aspetti A un metro da te mi ha ricordato Colpa delle stelle
(uno dei miei libri preferiti) e forse è anche per questo che l’ho
tanto amato.
Il
tutto si svolge principalmente tra le mura di un ospedale, dove le
strade di Will e Stella si incontrano, sebbene abbiano in comune la
malattia che li affligge hanno modi completamente opposti di viverla.
Stella
è una combattente nata, una ragazza solare e sorridente, coraggiosa
e metodica fino all’ossessione, nonostante il carattere aperto e
allegro nasconde numerosi dolori nel suo cuore.
Will
invece è un ragazzo chiuso e dall’ironia pungente, un creativo,
ribelle che vuole essere libero di poter scegliere di arrendersi
dinanzi alla malattia che lo affligge.
Ho
apprezzato molto entrambi ma, sinceramente, Will mi è entrato nel
cuore da subito, nonostante il carattere arrendevole e pessimista in
lui ho trovato una profondità e una sensibilità fuori dal comune,
lui vuole soltanto vivere quel poco che gli resta da uomo libero,
girando il mondo e cercando se stesso.
Sicuramente
tra i due il personaggio più profondo è lui, senza dubbio.
Non
posso certo raccontarvi tutto ma tra i due nasce un legame forte,
così forte da sconvolgere la vita di entrambi totalmente.
Grazie
a Stella, Will inizia ad accettare le cure e a trovare una ragione
per vivere, grazie a Will, Stella impara a uscire dagli schemi, a
vivere a 360 gradi senza pensare sempre e solo alla malattia.
A
un metro da te è un libro doloroso ed emozionante che mi ha lasciato
un segno sul cuore e fatto versare qualche lacrima (cosa molto strana
per me).
La
storia che racconta è intrisa di amore e sofferenza, di paura ma
anche di speranza, quella speranza che non deve mai e poi mai morire.
A
un metro da te è pieno d’amore in tutte le sue forme, amore
materno, fraterno, amore romantico, amore di chi esercita una
professione non solo per soldi ma per passione.
Ma
ora vi chiederete il perché io abbia dato un 9 ad un libro che ho
amato così profondamente, ebbene non ho dato 10 perché il finale è
aperto e quindi si può solo immaginare cosa succederà dopo. Mi
piace sempre sapere con precisione come la storia va a finire e la
cosa quindi mi ha un pochino indispettita.
Nonostante
questo a un metro da te è un libro stupendo che mi ha travolta
emotivamente e che sicuramente rileggerò nel corso della mia vita.
Lo
inserisco nella mia lista di libri preferiti e mi sentirete
certamente ancora parlare di esso.
Leggetelo
se amate questo tipo di storie, non ve ne pentirete!
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