venerdì 10 maggio 2019

Recensione The body.

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Titolo: The body
Autore: Stephen King
Casa editrice: Pickwick
Genere: Drammatico/ Thriller/
Pagine: 214
Prezzo: 10,00
Voto: 10/10

Trama:

Alla fine dell'estate, Gordie e i suoi tre migliori amici, spinti dalla voglia di avventura, vanno alla ricerca del cadavere di un loro coetaneo scomparso. Motivati dal desiderio - ognuno per una ragione diversa - di riscattarsi e diventare degli eroi, si mettono in cammino lungo i binari della ferrovia. Dovranno superare momenti di fatica, paura e mille ostacoli, fra cui anche quello di doversi scontrare con i bulli, e scopriranno che i mostri non si nascondono dentro gli armadi, ma nel cuore delle persone.

Recensione:

Mamma mia ragazzi, non avete idea delle emozioni che questo libro mi ha donato.
È davvero molto difficile scriverne una recensione, è strano come le cose che ci colpiscono nel profondo siano tanto difficili da comprendere e spiegare, non trovate anche voi?
Ed è un po' anche il messaggio che King vuole infondere nel lettore con questa storia straordinaria ed emozionante.
Si parla di amicizia fra adolescenti, di legami profondi eppure effimeri allo stesso tempo.
È la storia di un gruppo di amici dodicenni che si ritrovano per caso ad intraprendere un'avventura che li segnerà profondamente e li porterà a sfidare se stessi come non hanno mai fatto prima.
Ma, ovviamente, essendo una storia di King non poteva non esserci un pizzico di horror, morte e superstizione.
Ed è proprio ciò che ha reso il racconto ancor più appassionante e sinistro, ammetto che mi sono venuti i brividi in più di un passaggio.
Non posso certo raccontarvi tutta la storia ma vi assicuro che colpisce dritto al cuore attraverso i quattro personaggi: Teddy, Chris, Vern e Gordie.
Sebbene siano molto diversi tra loro, l'amicizia che li lega è unica e allo stesso tempo effimera, come quasi tutte le amicizie che nascono in tenera età e che poi si perdono con la crescita e gli avvenimenti della vita.
Adoro le storie che parlano di amicizia e King ha reso questa particolarmente malinconica ma anche profonda e dolce in un certo senso.
Attraverso Gordie ho vissuto un'avventura che mi ha aperto il cuore e dato molto da pensare sul mio passato stesso e sulle mie stesse amicizie dell'infanzia.
È vero che alcune cose le puoi fare solo a dodici anni o giù di lì, poi purtroppo o per fortuna la vita ci porta a cambiare e ad allontanarci lentamente ma in maniera costante da ciò che eravamo fino a quel momento.
Crescendo cambiamo prospettiva, desideri e ambizioni ed è giusto che sia così.
Eppure il 90% delle persone ricordano quegli anni come i più belli della loro vita, sarà perché a quell'età viviamo le cose in modo differente da come le viviamo quando siamo adulti, è un passaggio magico che purtroppo non possiamo più rivivere.
È questo che mi ha lasciato un senso di malinconia per tutta la lettura del libro.
Risiede proprio in questo la bravura di King, nel saper prendere il cuore del lettore e devastarlo, tormentarlo e infine segnarlo, irrimediabilmente e per sempre.
Sapete, di solito odio quando il finale non è come lo vorrei io ma qui, proprio come era già successo con Il miglio verde, mi sono trovata d'accordo sul fatto che non poteva essere diverso, se fosse stato come lo avrei voluto non avrebbe ottenuto lo stesso effetto.
Starei ore e ore a parlarvi delle emozioni che questo libro mi ha suscitato con le sue tematiche forti ma non riuscirei comunque a trasmettervi al 100% la bellezza e l'impatto che ha Il corpo sul lettore, semplicemente penso che alcune cose non si possono spiegare, vanno vissute per capirle appieno.
Ve ne posso soltanto consigliare la lettura e, una volta letto, guardate anche il meraviglioso film che ne è stato tratto: Stand by me.

MiniCry dice:

Un libro meraviglioso che mi è entrato nel cuore. Il libro più bello di King.”

2 commenti: