Ciao a tutti amici lettori, come state?
Oggi sono molto felice perché vi posso parlare di una delle mie eroine preferite di sempre, una donna forte e battagliera che sa il fatto suo e non si risparmia mai:
Lady
Oscar- La rosa di Versailles
La storia:
La serie è ambientata in Francia, negli ultimi anni dell'Ancien Régime, scendendo nel dettaglio della vita nella corte di Versailles e della Rivoluzione del 1789.
La
giovane Maria
Antonietta d'Austria,
figlia dell'imperatrice Maria
Teresa,
promessa in sposa al delfino di Francia Luigi
Augusto,
nipote di Luigi
XV,
giunge a corte. Le fa da scorta in ogni sua uscita Oscar François de
Jarjayes, nobile sua coetanea, comandante della Guardia
Reale,
educata sin da bambina come un uomo. Tra le due giovani nasce subito
una forte amicizia.
Oscar
assiste, a un ballo in maschera a Parigi,
all'incontro tra Maria Antonietta e il conte svedese Hans
Axel von Fersen,
del quale entrambe le donne finiscono per innamorarsi.
Madame
Du Barry,
favorita di Luigi XV, in diverse occasioni si trova a scontrarsi con
Maria Antonietta: la delfina rifiuta di rivolgerle la parola per i
suoi bassi natali e per la sua condizione di favorita, che considera
immorale. Alla morte di Luigi XV, Luigi XVI e Maria Antonietta
diventano sovrani di Francia e la contessa Du Barry è allontanata
dalla corte. Nel frattempo i sentimenti che Maria Antonietta e Fersen
nutrono l'un l'altra diventano palesi: quando iniziano a diffondersi
maldicenze sulla loro relazione, il conte abbandona il paese. Maria
Antonietta, sempre più infelice e sola, cade sotto l'influenza di
una nobildonna, la contessa
di Polignac,
che diventa la sua favorita e spinge la regina a scialacquare denaro
in occupazioni frivole, come la moda e il gioco d'azzardo.Parallelamente si assiste alle traversie di due ragazze dei bassifondi di Parigi, Jeanne e Rosalie, che arrivano a corte per vie diverse. Figlie di un defunto nobile decaduto della dinastia dei Valois e di una donna povera, dimostrano caratteri e desideri diversi: Jeanne, scaltra e ambiziosa, abbandona la famiglia e riesce a farsi adottare da una nobildonna, che poi uccide dopo aver preparato un falso testamento a proprio favore; Rosalie, invece, candida ed estremamente affezionata alla madre, si dedica ad assisterla. Nel disperato tentativo di guadagnare quanto serve a comprare le medicine per la madre, Rosalie conosce Oscar: una sera ferma la sua carrozza e, credendola un uomo, le si offre. Oscar ride per l'equivoco, ma poi, commossa, le dona una moneta d'oro.
Qualche tempo dopo, la madre di Rosalie finisce sotto le ruote della carrozza della contessa di Polignac. In punto di morte, la donna rivela a Rosalie di non essere la sua vera madre e che quest'ultima è una nobildonna. Da quel momento Rosalie cerca di avvicinarsi a Versailles per trovare l'assassina della madre adottiva e vendicarsi di lei: finisce per diventare ospite di Oscar, che le fa impartire un'adeguata educazione e la introduce a corte. Per ironia della sorte Rosalie scopre che la sua vera madre è proprio la contessa di Polignac.
Dopo alcuni anni il conte di Fersen torna in Francia e inevitabilmente si riavvicina a Maria Antonietta che, non riuscendo a controllare i suoi sentimenti, rischia di far scoppiare uno scandalo. Anche su consiglio di Oscar, il conte decide di lasciare nuovamente il paese e si imbarca per andare a combattere oltreoceano con i rivoluzionari americani. La partenza del conte spinge Maria Antonietta a cambiar vita: dopo l'agognata nascita degli eredi, si allontana dalla vita di corte e si ritira con i suoi bambini nel Petit Trianon, una residenza privata, suscitando l'astio dell'alta nobiltà.
Jeanne Valois de la Motte organizza una truffa ai danni della corona: riesce a far acquistare, a nome di Maria Antonietta, una costosissima collana. È il celebre Affare della collana, che getta le prime ombre sulla reputazione pubblica della regina. Scoperta e arrestata, dopo un clamoroso processo in cui accusa Maria Antonietta, Jeanne viene condannata a essere marchiata a fuoco come ladra. Evasa di prigione e rifugiatasi in una piccola chiesetta di campagna, si suicida assieme al marito Nicola dopo essere stata scovata dai soldati di Oscar. Fersen torna dall'America: a un ballo a corte, Oscar si presenta in incognito vestita per la prima ed unica volta da donna, ma, danzando con Fersen, capisce che non potrà mai sostituire la regina nel cuore dello svedese. Si trova poi coinvolta nel caso del Cavaliere Nero, un ladro che compie numerosi furti ai danni dei nobili per dare ai poveri: nel tentativo di catturarlo, il suo fido scudiero André è ferito a un occhio e perderà la vista. Si scoprirà poi che sotto la maschera del Cavaliere Nero si cela Bernard Chatelet, un giornalista parigino filo-rivoluzionario, amico di Maximilien de Robespierre. André rivela a Oscar di amarla da sempre, ma lei lo respinge.
Oscar decide di allontanarsi da corte: rinuncia al comando della Guardia Reale e ottiene dalla regina l'incarico di comandante del reggimento delle Guardie Francesi di Parigi. Anche André vi si arruola, per starle vicino. Intanto, il padre di Oscar, il generale Jarjayes, si pente di aver destinato la figlia alla carriera militare e ne auspica le nozze. Si propone Girodel, secondo di Oscar nella Guardia Reale, ma Oscar non accetta di sposarlo. Al comando della Guardia di Parigi, Oscar dovrà combattere per farsi accettare dai suoi nuovi indisciplinati soldati, riuscendo infine a ottenere la loro fiducia: in particolare quella di Alain de Soisson, amico di André e guida morale dei suoi compagni commilitoni.
Si
consuma la tragedia di Maria Antonietta: subito dopo la morte del suo
primogenito, inizia il turbine degli eventi che porteranno alla
Rivoluzione francese. Oscar, scoprendosi anch'essa innamorata di
André, si schiera dalla parte del popolo, a cui appartiene il suo
amato, e dice addio alla regina. Di lì a poco i due innamorati
muoiono: André è colpito da una pallottola vagante il 13
luglio 1789,
mentre Oscar, già debilitata dai primi sintomi della tisi,
cade durante i tumulti dell'assalto alla Bastiglia.
Gli anni della rivoluzione travolgono Maria Antonietta, fino alla sua
esecuzione sulla ghigliottina il
16 ottobre 1793.
Nel
1794, cinque anni dopo la presa della Bastiglia, Rosalie e Bernard si
sono sposati mentre Alain ha abbandonato l'uniforme e ha deciso di
vivere da contadino in un piccola casetta in riva al mare. Oscar e
Andrè sono stati sepolti l'una accanto all'altro sulle colline
di Arras,
il piccolo villaggio francese dove avevano trascorso le estati della
loro infanzia e dove avevano intenzione di sposarsi.Infine in Svezia nel 1810, Fersen, accusato di aver avvelenato il principe reale Cristiano Augusto, viene massacrato dalla folla durante il funerale di quest'ultimo.
Il mio pensiero sul personaggio:
Si può dire che sono cresciuta a pane e Lady Oscar, è il primo cartone animato a cui mi sono veramente appassionata e credo che già lì si poteva capire che genere di persona sarei diventata da grande.
Ammiravo Lady Oscar, la sua forza, la determinazione e l'audacia che questa donna mostrava nel cartone animato. È una vera battagliera, la prima donna guerriera in assoluto a cui mi sono ispirata.
Dovete sapere che io non amavo molto la storia a scuola ma, con Lady Oscar qualcosina sulla Francia l'ho imparato...quindi grazie a chi l'ha inventato!
Ovviamente da bambina non potevo capire proprio tutto tutto ma ne sapevo abbastanza per dire che era sicuramente un personaggio fuori dal comune, diverso da Candy Candy, da Georgie e compagnia bella, mi trovavo dinanzi ad un tipo di donna completamente diversa.
Innanzitutto Oscar è una donna matura e non una ragazzina, l'unica cosa che ha in comune con le altre sono i lunghi capelli biondi e gli occhi azzurri, che in lei però acquistano un bagliore intelligente, una sorta di scaltrezza e durezza del tutto mancante in ogni altra protagonista femminile dei cartoon.
Se poi ci aggiungiamo che ha un portamento maschile e sa usare la spada meglio di un uomo, nonché è praticamente l'unica donna a capo delle guardie (tutti uomini) o se vogliamo l'unica donna che faccia questo mestiere ne esce fuori che qualcosa in più questa Lady Oscar dovrà pur avere.
Vedete, il fatto che, considerando il periodo in cui è ambientata la storia e sapendo bene quanto le donne fossero sottovalutate e discreditate, lei sia riuscita a farsi rispettare da tutti, sia diventata praticamente la migliore tanto da essere messa a capo, me l'ha fatta apparire come un amazzone indomita, la donna che tutte noi dovremmo aspirare ad essere.
Lo so, Oscar non è di certo una ragazza delicata che si preoccupa di questioni puramente femminili, ma sicuramente mi ha insegnato a combattere le mie battaglie personali, a credere in me stessa e nella giustizia.
Credo che la donna ideale sia una via di mezzo tra lei e Candy Candy...ma io non faccio testo visto che Oscar mi va benissimo così, senza aggiunte mielose.
Ma voi mi conoscete e scommetto che sapevate già che ho un debole per questo personaggio.
Nonostante il suo temperamento maschile spesso le immagini riescono a cogliere la bellezza un po' rude di questa ragazza, e, diciamocelo, se non fosse stata bella e impossibile, non avrebbe ottenuto il cuore del dolce Andrè...ah quanto ci ho sognato io su questa coppia che ancora oggi ricordo con malinconia!
In realtà nel cartone hanno censurato moltissime cose, e voi capite cosa intendo.
Diciamo che questo era davvero uno dei cartoni più cazzuti dell'epoca: si parla di rivoluzione quindi battaglie e sangue a non finire, violenza e morte, una donna che tanto donna non sembra (e non dite che non avete pensato che Lady Oscar non fosse bisessuale, perché io lo pensavo nonostante la mia giovanissima età), intrecci di corte in cui tutti tradiscono tutti e via dicendo.
Mi chiedo come abbia fatto a passare il confine e approdare sino a noi...ma io sono felicissima che non sia stata censurata l'intera serie.
Quando vi dico che è una storia rivoluzionaria è anche perché non finisce affatto bene e questo mi ferisce ancora oggi.
Prima André e poi anche Oscar...entrambi muoiono alla fine sacrificandosi per giusta causa, due eroi insomma.
Beh a me non frega una ceppa della gloria, io volevo che finisse come le fiabe con Lady Oscar e Andrè che vivevano felici e contenti in un bel palazzo francese con giardini tempestati di rose! Uffa!!!
Non avete nemmeno idea di quante lacrime ho versato mentre vedevo la mia beniamina riversa a terra in un lago di sangue, credo di aver pianto lì tutte le mie lacrime esaurendo per sempre la scorta.
Per farla breve amici Lady Oscar è stata la mia prima guerriera preferita e avrà sempre un posto speciale nel mio cuore, sono certa che se sono combattiva e determinata è anche grazie a lei che da bambina mi ha mostrato un modo diverso di essere donna.
È ora di smetterla mie care donnine di fare le dolci e di sognare i principi azzurri, noi siamo toste e dobbiamo imparare a combattere per ottenere ciò che vogliamo, quando saremo capaci di salvarci da sole, allora saremo davvero felici e contente accanto ai nostri uomini.
O almeno questo è il mio pensiero ;)
Ovviamente vi invito ad andare a leggere anche il pensiero del mio collega Carmelo La libreria incantata
Ci vediamo con un nuovo personaggio martedì prossimo, non mancate :)
Nessun commento:
Posta un commento