Autore:
Ransom
Riggs
Prezzo:
€
18,00
Genere:
Fantasy/drammatico
Pagine:
378
Voto:
8
Trama:
Quali
mostri popolano gli incubi del nonno di Jacob, unico sopravvissuto
allo sterminio della sua famiglia di ebrei polacchi? Sono la
trasfigurazione della ferocia nazista? Oppure sono qualcosa d'altro,
e di tuttora presente, in grado di colpire ancora? Quando la tragedia
si abbatte sulla sua famiglia, Jacob decide di attraversare l'oceano
per scoprire il segreto racchiuso tra le mura della casa in cui,
decenni prima, avevano trovato rifugio il nonno Abraham e altri
piccoli orfani scampati all'orrore della Seconda guerra mondiale.
Soltanto in quelle stanze abbandonate e in rovina, rovistando nei
bauli pieni di polvere e dei detriti di vite lontane, Jacob potrà
stabilire se i ricordi del nonno, traboccanti di avventure, di magia
e di mistero, erano solo invenzioni buone a turbare i suoi sogni
notturni. O se, invece, contenevano almeno un granello di verità,
come sembra testimoniare la strana collezione di fotografie d'epoca
che Abraham custodiva gelosamente. Possibile che i bambini e i
ragazzi ritratti in quelle fotografie ingiallite, bizzarre e non di
rado inquietanti, fossero davvero, come il nonno sosteneva, speciali,
dotati di poteri straordinari, forse pericolosi? Possibile che quei
bambini siano ancora vivi, e che - protetti, ma ancora per poco,
dalla curiosità del mondo e dallo scorrere del tempo - si preparino
a fronteggiare una minaccia oscura e molto più grande di loro?
Recensione:
Era
da tanto che sentivo parlare di questo libro e, ormai, la curiosità
era arrivata alle stelle, tanto che ho deciso di leggerlo iniziando
così l'ennesima trilogia (come se non ne avessi ancora abbastanza da
terminare!).
Ho
sempre un po' paura quando un libro viene troppo osannato perché le
aspettative si fanno troppo alte, ed io puntualmente rimango
delusa...
sono
quindi contenta di potervi dire che questa è stata un'eccezione!
È
un libro molto particolare, dove passato e presente si confondono
fino a diventare un tutt'uno che, talvolta, può confondere un po' le
idee al lettore, lo ammetto.
A
parte questo mi ha davvero presa un sacco catapultandomi in una
storia originale dove un ragazzo si troverà a conoscere la vita
passata di suo nonno, a conoscere i ragazzi speciali che hanno
popolato la sua infanzia e a vivere le stesse situazioni.
All'inizio
non capivo bene la trama ma più andavo avanti e più i pezzi si
incastravano fra loro dando vita ad una storia intricata e piena di
mistero, di punti bui e di scoperte, insomma non ci si annoia di
certo a leggere Miss Peregrine!
Ho
adorato in particolar modo proprio lei, Miss Peregrine, una donna
severa, guardinga, intelligente e saggia, una donna che sa
esattamente cosa fare quando sorge un qualsiasi problema.
Jacob
mi è piaciuto sebbene a volte l'abbia trovato un po', come dire,
pesantuccio. Il suo rapporto con il nonno mi ha intenerita e ci sono
rimasta male quando è morto perché speravo potesse avere una parte
più significativa nell'intera storia, era sicuramente un personaggio
che poteva dare moltissimo a parere mio.
Emma
invece ahimè mi ha subito ispirato una certa antipatia che non so
nemmeno spiegare...spero si riprenda nei volumi seguenti perché io
proprio non sono riuscita a digerirla.
Millard,
ovvero il ragazzo invisibile, mi ha letteralmente fatto morire dalle
risate, mi affascina l'idea di avere un amico invisibile come lui,
sapete quanti scherzi si potrebbero fare? :-)
Miss
Peregrine e la casa dei ragazzi speciali non tratta solo di mondi un
po' particolari ma parla anche di argomenti difficili come la guerra,
i campi di concentramento, di morti cruente che hanno coinvolto anche
i bambini, chi non è sensibile alla morte degli innocenti?
Ho
trovato bellissima l'idea che ogni bambino abbia il suo potere, la
sua abilità e non vedo davvero l'ora di proseguire con Hollow City e
vedere cosa succede ai nostri eroi.
Le
frasi più belle tratte dal libro:
Quando
qualcuno si rifiuta di farti entrare, a un certo punto smetti di
bussare.
Mi
sentii osservato: avevo l'impressione che i bambini fossero ancora
nella casa, mi spiavano dalle fessure e dai buchi nel legno.
Ci
avviammo verso il colle. Quando fui quasi in cima, nel punto in cui
di solito mi voltavo a guardare la strada percorsa, proseguii, a
volte è meglio non guardarsi indietro.
Sono contenta che ti sia piaciuto, anche io spero di riuscire a leggere presto il secondo volume :D
RispondiEliminaChi sa se lo leggi prima tu o prima io... per ora mi butto sulle letture invernali io :)
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