Titolo:
Harry Potter e la maledizione dell'erede
Autore:
J.K.Rowling
Prezzo: €
19,80
Genere:
Fantasy
Pagine: 342
Voto:
10 perché di più non posso dare!
Trama:
L'ottava
storia. Diciannove anni dopo...
È
sempre stato difficile essere Harry Potter e non è molto più facile
ora, da impiegato al Ministero della Magia, oberato di lavoro, marito
e padre di tre figli in età scolare.
Mentre
Harry fa i conti con un passato che si rifiuta di rimanere tale,
Albus, il suo secondogenito, deve lottare con il peso di un'eredità
famigliare che non ha mai voluto. Quando passato e presente si
fondono in un'oscura minaccia, padre e figlio apprendono una scomoda
verità: il pericolo proviene a volte da luoghi inaspettati.
Recensione:
Lo
ammetto, ero abbastanza titubante su questo libro...ne ho sentito
parlare male, dicevano che non era allo stesso livello degli altri,
che era una delusione, che non era scritto bene...ma dovete sapere
che io sono cocciuta e difficilmente lascio perdere ancora prima di
provare, perciò l'ho acquistato di corsa e, ora, sono più che
felice di aver seguito il mio istinto.
È
una lettura che può essere difficoltosa perché non è in versione
romanzata e questo può creare una sorta di “pesantezza” ma io,
dopo le prime pagine, non ho più avuto nessuna difficoltà a
proseguire nella lettura, più mi addentravo nella storia e meno mi
accorgevo di stare, in realtà, leggendo un copione.
Un'altra
volta la Rowling mi ha saputo portare in quel mondo magico che tanto
amo, con i miei personaggi preferiti.
C'è
da dire che, a differenza dei volumi precedenti, qui facciamo un bel
salto temporale in avanti, ci ritroviamo con un Harry Potter alla
soglia dei 40anni, sposato e con dei figli. In particolare conosciamo
Albus, secondogenito di Harry e Ginny, che non potrebbe essere più
diverso dal quel padre tanto famoso e osannato.
Devo
ammettere che nella prima parte del libro il caro Albus mi è rimasto
un po' sullo stomaco, non reggevo quelle sue sfuriate, l'aggressività
con cui si rivolgeva al padre, le sue continue lamentele, insomma mi
risultava piuttosto pesante come personaggio.
Poi
però, proseguendo, ho cominciato a capire un po' di cose e a vederlo
sotto un altro aspetto.
Ho
iniziato a “capire” il perché di determinati comportamenti e mi
ci sono quasi immedesimata talvolta nonostante le sue sfuriate
fossero decisamente fuori dalle righe.
Non
è facile essere all'altezza dei propri genitori, non sempre ci
sentiamo in grado di seguirne le orme e talvolta non vogliamo nemmeno
seguirle, ma vorremmo trovare la nostra di strada per dimostrare al
mondo chi siamo realmente.
Questo
ho capito di Albus, dietro ai suoi mille problemi in realtà si
nasconde la voglia di essere considerato “speciale” esattamente
per quello che è e non perché è il figlio di Potter, il ragazzo
che salvò il mondo magico.
Verso
la metà del libro quindi Albus mi ha convinta.
Molto
più piacevole ho trovato il personaggio di Scorpius, figlio di Draco
Malfoy.
Dire
che l'ho adorato è poco.
Scorpius
ha un animo gentile, divertente, onesto, sensibile e leale, insomma
tutto l'opposto del padre!
Per
tutte queste ragioni mi ha letteralmente conquistata.
Secondo
me è il personaggio più riuscito di questo libro.
La
Rowling non si è affatto contraddetta e ha dato vita ad un'altra
emozionante, rocambolesca, intricata e magica storia di cui ogni
lettore di Harry Potter si è nuovamente innamorato di questa saga, o
almeno per me è stato così.
Posso
dire che ne voglio ancora???
Lo
so che sarebbe una cosa forzata ma io sarei davvero, davvero, davvero
felice se ne uscisse un 9° e magari anche un 10°...insomma vorrei
che la serie di Harry Potter non avesse mai fine!
Le
frasi più belle tratte dal libro:
“è
dura vivere con le persone che sono rimaste nel passato.”
“La
verità è una cosa meravigliosa e terribile e per questo va trattata
con grande cautela.”
“Mio
padre ha dimostrato che non c'è bisogno di essere adulti per
cambiare il mondo.”
“Non
possiamo proteggere i giovani. Il dolore deve venire e verrà. Gli
devi insegnare come affrontare la vita.”
Forse
l'amicizia è svanita.
I
due ragazzi si guardano, uno oppresso dal senso di colpa, l'altro dal
dolore, tutt'e due dall'infelicità.
Ti
posso perdonare un errore, forse anche due, ma più errori fai più
diventa difficile perdonarti.
“Non
c'è mai una risposta perfetta in questo confuso mondo emotivo. La
perfezione è fuori dalla portata dell'umanità. In ogni luccicante
momento di felicità è nascosta questa goccia di veleno: la
consapevolezza che il dolore tornerà. Sii sincero con le persone che
ami, mostra il tuo dolore. Soffrire è altrettanto umano che
respirare.”
“Quelli
che amiamo non se ne vanno mai del tutto. Ci sono cose che la morte
non può toccare. La memoria e l'amore.
“La
cosa che mi fa più paura di tutte è essere tuo padre.”
Serie:
seguito di La fabbrica di cioccolato
Autore:
Roald Dahl
Prezzo:
€ 6,90
Genere:
Fantasy
Pagine:
185
Voto:
5
Trama:
Il
grande ascensore di cristallo è il seguito della Fabbrica di
cioccolato, ma anche un incredibile romanzo di fantascienza a sé
stante, scatenato e sarcastico: campagne pubblicitarie che sorgono
intorno ai viaggi interplanetari, Presidenti infantili devoti alla
loro Tata e Alberghi Spaziali infestati da malefiche uova, i Cnidi
Vermicolosi. E per ogni circostanza il signor Wonka, proprietario
della fabbrica, ha una trovata, una battuta, una stupefacente
soluzione: un po' prestigiatore, un po' clown, un po' filosofo.
Recensione:
Odio
quando i libri sui quali ho grandi aspettative mi deludono, per cui
comincio questa recensione con un certo accigliamento.
Ho
detto tante volte quanto io adori La fabbrica di cioccolato, vi ho
spiegato quanto questo libro mi ha fatta sognare da piccina
portandomi in un mondo meraviglioso e quanto ho amato il signor
Wonka.
Ecco,
praticamente in Il grande ascensore di cristallo tutto questo viene
spazzato via e sostituito da un mondo alquanto strano e situazioni
del tutto fuori da ogni schema.
Mi
spiego meglio... la fabbrica di cioccolato sicuramente non
rappresenta il mondo reale, ci sono omini piccolissimi, caramelle che
durano in eterno, scoiattoli che scelgono le noci migliori ecc...,ma
il seguito è addirittura troppo fantasioso a parer mio,
all'inverosimile ed esagerato.
Inanzi
tutto a me il tema “spazio” non ha mai entusiasmato, e può
essere che sono partita prevenuta, ma sinceramente non mi ha
catturata per niente, se poi aggiungiamo il fatto che ci si è messo
anche il Presidente con la sua Casa Bianca di mezzo il livello si
abbassa di brutto.
Ho
apprezzato di più la parte dove finalmente si fa ritorno all'amata
fabbrica e ai cari Umpa- Lumpa anche se mi sarei aspettata un po'
di più.
Se
la trama e lo svolgersi delle vicende mi hanno terribilmente delusa,
devo ammettere che, i personaggi, mi hanno piacevolmente colpita.
Divertentissima
la cara nonna Georgina, vecchia brontolona che non risparmia di
insultare, con ogni epiteto possibile, il buon pazzo Wonka, che, dal
canto suo, spicca anche qui per fantasia, eccentricità e acume.
Buffo
anche il Presidente che ben rispecchia la categoria dei “bamboccioni”
e risulta quindi un personaggio del tutto attuale.
Mi
rincresce il fatto che i personaggi principali, quali nonno Joe e
Charlie, siano un po' troppo trascurati.
Nonostante
i personaggi abbiano un po' alzato il voto finale, a malincuore, mi
trovo costretta a bocciare questo libro e a catalogarlo come
deludente.
Purtroppo
lo sconsiglio proprio perché, avendo letto La fabbrica di
cioccolato, ne rimarreste assolutamente delusi.
Le frasi più belle tratte dal libro:
È
una triste verità ma quasi tutti, a questo mondo, si comportano male
quando c'è una grossa posta in palio.
Con questo è tutto amici lettori, ci leggiamo domani con un bel tag.
Buona lettura a tutti!
interessanti questi libri. Prima di leggerli devo leggere gli altri di Harry Potter e rileggere la fabbrica di cioccolato (letto tanto tempo fa).
RispondiEliminaTranquilla, non è mai troppo tardi per leggere un libro nuovo :-)
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