Titolo: Devon
Autore: Jon Katz
Genere: Storia di animali
Voto: 6
Prezzo: € 17,50
Trama.
L'esistenza di Jon trascorre tranquilla
nel New Jersey con una moglie e due amatissimi labrador, campioni di
mansuetudine e devozione. La condizione perfetta per uno scrittore.
Ma il cambiamento ha sempre inseguito Jon in forme imprevedibili.
Questa volta si presenta in quella di
Devon, un giovane border collie dal passato difficile. Un mix
esplosivo di intelligenza acutissima, paura e una personalità
dirompente.
Sotto gli occhi perplessi dei due cani
di casa, non abituati a quel ciclone, Jon si impegna a conquistare la
fiducia di Devon, che gli lancia ogni genere di sfide, solo per
dimostrargli quello che può fare. Memore del suo DNA da cane
pastore, tratta lo scuolabus come fosse un gregge di pecore, escogita
più metodi di Houdini per evadere dal giardino, apre il frigo ed
estrae il cibo dalle confezioni senza romperle.
La vita con lui è un alternarsi di
stanchezza, divertimento e uno scontro intellettuale che non si placa
mai.
Ma quando Jon inizia a temere di
doverlo restituire, scopre che sotto la veste da ribelle si cela un
cuore tenero, che aspettava solo un cenno d'amore vero per dare il
meglio di sé. Sarà un lungo cammino di avvicinamento quello di Jon
e Devon, costellato di imprevisti e tenerezza, in cerca della
perfetta forma di amicizia, quella in cui non si distingue più chi
dei due ha addomesticato l'altro.
Recensione.
All'inizio questo libro mi
ha un po' annoiata salvo riprendersi appena prima della metà.
Quando finalmente si entra
nel pieno della storia guadagna punti.
Il frenetico Devon ne
combina davvero di tutti i colori al povero Jon portandolo
all'esasperazione più totale.
Nonostante questo riescono
ad allacciare un dolcissimo rapporto basato sulla fiducia e
sull'amore.
Mi piace molto il carattere
deciso e selvaggio di questo cane che insegna come, anche i nostri
amici pelosi, abbiano una propria volontà e non sempre sono disposti
ad obbedire a qualcuno che non rispettano.
Ma ancor più di Devon, ho
amato i due dolcissimi labrador Julius e Stanley che hanno condiviso
una parte della vita dell'autore.
Questi due cagnoloni mi
hanno fatto tornare in mente il mio adorato Bingo, quando, dopo ben
14 anni di vita assieme, è venuto a mancare.
Era entrato a far parte
della mia vita quando avevo 7 anni e lui era un bellissimo batuffolo
di pelo nero che si ranicchiava fra le mie braccia per dormire.
Siamo cresciuti insieme ma
lui, com'è ovvio che sia, è invecchiato molto prima di me e la
barbetta bianca gli ha incorniciato il muso.
Purtroppo anche io, come
Jon, mi sono trovata davanti ad una terribile scelta ovvero farlo
sopprimere a causa di una paralisi completa.
Nonostante siano passati
diversi anni sento ancora la sua mancanza e la sentirò sempre
perché, è vero che sono animali, ma possono davvero dare tanto
amore e io l'ho amato moltissimo a mia volta.
Vorrei tanto vederlo ancora
una volta rincorrere a tutta birra la sua pallina preferita,
nonostante gli anni.
Insomma Devon mi è piaciuto
perché chi ama gli animali, i cani specialmente, può davvero capire
quanto può essere profondo l'affetto che ci lega a loro.
Ve lo consiglio se, come me,
ogni tanto avete necessità di leggere una storia il cui protagonista
sia provvisto di quattro zampe e tanta, tanta simpatia.
Davvero dolcissimo e pieno
di insegnamenti e validi consigli per chi trova difficoltà ad
addestrare un cane difficile.
Le frasi più belle tratte dal libro:
Quando era poco più che un
cucciolo una volta Julius provò l'oceano, pucciando una zampa come
una vecchia signora in visita a Miami Beach. Parve infastidito.
Troppo fredda, troppo agitata.
Questa frase l'ho scelta
perché, immaginando la situazione, mi sono ritrovata a ridere di
cuore.
Sono convinto che le persone
dovrebbero sviluppare e affinare i talenti che hanno, anche se
arrivano tardi nella vita.
Delle volte mi è difficile
fidarmi delle persone, o trovare delle persone di cui posso arrivare
a fidarmi.
Non pensar male, non far del
male, trasmetti amore e felicità.
Tra i suoi molti doni c'era
quello di non essere invadente. Era felice di starsene semplicemente
lì, una presenza confortante e rassicurante.
Talvolta è necessario
scappare per capire cosa significhi casa. Dopo tutta quella strada,
adesso era chiaro a entrambi che non volevamo perderci.
Avevamo stretto un contratto
vincolante: lui aveva deciso di fidarsi di me. E io avevo deciso di
amarlo.
Fece l'iniezione e io misi
la mano sul grande cuore di Stanley. Lo sentii fermarsi.
Ho un grande vuoto nel cuore
e non credo che potrò mai colmarlo.
Mi ritrovavo a singhiozzare
all'improvviso, mentre ero al computer o in auto e alla mattina
presto, quando guardavo le cucce dei cani nell'angolo e Julius non
c'era.
Talvolta guardo fuori dalla
finestra del mio studio e li vedo seduti uno accanto all'altro in
giardino, come vecchi amici per cui pescare è sopratutto un pretesto
per stare seduti assieme in riva al fiume.
Di colpo capii e allargai le
braccia. Devon fece un balzo e mi atterrò in braccio, un missile che
contava, come faceva un tempo la mia bambina, sul fatto che l'avrei
preso al volo.
Penso di avervi elencato le frasi più belle del libro, o almeno quelle che mi hanno intenerita di più.
Buonasera :), carino questo libro da come l'hai descritto Devon mi ricorda un po' il mio cane che avevo quando ero piccolo: un po' pasticcione e molto tenero, mi manca moltissimo.
RispondiEliminaNon vedo l'ora di leggere altri tuoi post, alla prossima ;)
Ciao Ivano!
RispondiEliminaChe piacere vedere un tuo commento :-)
Si, il libro è molto carino.
Come ho scritto, anche io ho perso un cane per cui questa storia mi ha fatto tenerezza, solo chi ha avuto un cane può capire cosa si prova quando ci lasciano...
Pensa che i miei l'avevano ancor prima che nascessi io quindi in un certo senso lo consideravo come se fosse un fratello maggiore
RispondiEliminaTi capisco benissimo.
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