lunedì 19 settembre 2022

Recensione Il guardiano degli innocenti e La spada del destino.


Buongiorno amici lettori, come state?
Oggi vi parlo di ben due libri, invece che uno.
Si tratta dei due libri che raccolgono alcuni racconti che introducono alla saga di The Witcher.


Titolo: Il guardiano degli innocenti #1
 La spada del destino #2

Autore: Andrzej Sapkiwski

Casa editrice: Nord

Genere: Fantasy

Prezzo: € 16,00

Pagine: 372 / 444

Voto: ❤❤❤❤/5

Trama:

Geralt è uno 'strigo', un individuo più forte e resistente di qualsiasi essere umano, che si guadagna da vivere uccidendo quelle creature che sgomentano anche i più audaci: demoni, orchi, elfi malvagi... Strappato alla sua famiglia quand'era soltanto un bambino, Geralt è stato sottoposto a un durissimo addestramento, durante il quale gli sono state somministrate erbe e pozioni che lo hanno mutato profondamente. Non esiste guerriero capace di batterlo e le stesse persone che lo assoldano hanno paura di lui. Lo considerano un male necessario, un mercenario da pagare per i suoi servigi e di cui sbarazzarsi il più in fretta possibile. Anche Geralt, però, ha imparato a non fidarsi degli uomini: molti di loro nascondono decisioni spietate sotto la menzogna del bene comune o diffondono ignobili superstizioni per giustificare i loro misfatti. Spesso si rivelano peggiori dei mostri ai quali lui dà la caccia. Proprio come i cavalieri che adesso sono sulle sue tracce: hanno scoperto che Geralt è gravemente ferito e non vogliono perdere l'occasione di eliminarlo una volta per tutte. Per questo lui ha chiesto asilo a Nenneke, sacerdotessa del tempio della dea Melitele e guaritrice eccezionale, nonché l'unica persona che può aiutarlo a ritrovare Yennefer, la bellissima e misteriosa maga che gli ha rubato il cuore...


Geralt di Rivia è uno strigo, un assassino di mostri. Ed è il migliore: solo lui può sopraffare un basilisco, sopravvivere a un incontro con una sirena, sgominare un'orda di goblin o portare un messaggio alla regina delle driadi, fiere guerriere dei boschi che uccidono chiunque si avventuri nel loro territorio... Geralt però non è un mercenario senza scrupoli, disposto a compiere qualsiasi atrocità dietro adeguato compenso: al pari dei cavalieri, ha un codice da rispettare. Ecco perché re Niedamir è sorpreso di vederlo tra i cacciatori da lui radunati per eliminare un drago grigio, un essere intoccabile per gli strighi. E, in effetti, Geralt è lì per un motivo ben diverso: ha infatti scoperto che il re ha convocato pure la maga Yennefer, l'unica donna che lui abbia mai amato. Lo strigo sarà dunque obbligato a fare una dolorosa scelta: difendere il drago e perdere Yennefer per sempre, o infrangere il codice degli strighi pur di riconquistare il suo cuore...
Recensione:

Era da tantissimo tempo che volevo iniziare la saga di The Witcher, anche prima che uscisse la serie tv, che peraltro ho visto (si, questa volta prima di aver letto i libri).

Quindi, leggendo anche i libri, ho scoperto che le prime due stagioni di The Witcher non sono altro che i racconti riportati in queste due raccolte.

Un po' ripetitivo quindi? Beh si, giusto un pochino, lo ammetto.
Nonostante questo mi sono divertita un sacco e mi sono appassionata ancor di più a questo mondo e ai suoi personaggi.

Ho seguito con molto interesse le varie missioni di Geralt  e sono rimasta affascinata dal suo carattere ironico e spigoloso e dalla sua anima tormentata e malinconica.
Inutile dire che mi sono innamorata di questo personaggio che rispecchia tutto ciò che amo in un protagonista maschile.
Non vedo l'ora di saperne di più sulle origini dello strigo e di conoscere il suo passato per intero attraverso l'intera saga libresca.

Anche Ranuncolo mi piace un sacco, si può dire che con lui arriva la parte più divertente e scanzonata dei libri.
Insomma, è uno di quelle spalle buffe, irritanti (per il protagonista) e pasticcione...oltre che donnaiolo!
Mi fa davvero morire dal ridere!

Unica pecca?
Yennefer!
So di dire una cosa molto impopolare ma non riesco ad apprezzare per nulla questo personaggio.
La trovo irritante, superba e piena di sé...non ce la posso proprio fare a reggerla.

Entrambi i libri sono interessanti e alternano momenti di grande serietà a momenti più leggeri e divertenti, dando vita ad una trama interessante e scorrevole.

Si leggono entrambi in un soffio, anche grazie allo stile semplice e diretto dell'autore.
Mi piace molto come scrive.

Tirando le somme, direi che Il guardiano degli innocenti mi è piaciuto un pelino di più rispetto a La spada del destino, il quale mi è risultato un po' sotto tono.
Il secondo volume, infatti, si basa un po' di più sui sentimenti dei vari personaggi e meno sulle avventure che vivono.
Nonostante questo sono due ottimi libri e non vedo l'ora di iniziare con la storia vera e propria.

Bene amici, per oggi è tutto.
La vostra Cry vi saluta e vi manda un bacione 💖


 

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