Serie:
Petrademone #2
Autore:
Manlio Castagna
Casa
editrice: Mondadori
Prezzo:
€
17,00
Genere:
Fantasy/gotico/horror
Pagine:
521
Voto:
9/10
Trama:
Lasciato
ormai il nostro mondo, Frida, Miriam e i gemelli Ober-dan si
inoltrano nei regni di Amalantrah per salvare i cani spariti,
ritrovare i propri cari e soprattutto Iaso, il guaritore, l'unico in
grado di curare Gerico dal veleno degli uomini vuoti. Nel viaggio
dentro le perenni nebbie di Nevelhem, le strade dei ragazzi si
dividono e le missioni si fanno sempre più difficili. Dovranno
affrontare nuove e inquietanti creature (animali vampiro, aquiloni
ingannatori, ipnoratti e spettri affamati di paura; viaggiare su
vascelli fantasma in fiumi di tenebra e scoprire città sbalorditive.
Ad aiutarli gli intrepidi border collie di Petrademone, che staranno
al loro fianco nei momenti decisivi. Numerosi saranno gli enigmi a
cui dovranno dare una risposta: chi domina gli adoratori di Shulu?
Perché Miriam non ha voce, ma sa far comparire parole profetiche sul
Libro delle Porte? Perché il Signore degli Incubi imprigiona le
anime dei bambini dietro gli specchi? I ragazzi dovranno puntare al
cuore stesso del Male e disinnescarlo. Sapranno farlo senza perdersi?
Recensione:
Nonostante
io sia piena di serie in corso non manco mai di iniziarne di nuove,
per cui un mese fa ho deciso di iniziare quella di Petrademone e sono
rimasta così piacevolmente colpita, che ho deciso di non lasciar
passare troppo tempo e mi sono gettata a capofitto nel secondo
volume.
Se
Il libro delle porte è stata una piccola introduzione, La terra del
non ritorno mi ha trascinata con un ritmo incalzante e mai noioso, in
un’avventura da mozzare il fiato.
Ammetto
che mi è piaciuto molto di più del precedente, forse perché i
nostri eroi si muovono in un mondo parallelo, un mondo decisamente
inquietante popolato da nemici tra i più disparati e mostruosi che
si possa immaginare.
Ma
per fortuna i nostri amici incontrano personaggi che sono
assolutamente pronti ad aiutarli, certo, alcuni di loro sono un po’
strambi ma servono a rendere la storia un po’ più allegra.
Petrademone
mi piace così tanto perché è una storia dall’atmosfera
leggermente horror, inquietante, che ha all’interno mondi paralleli
popolati da spiriti e mostri. Insomma, proprio il tipo di storie che
amo leggere.
I
personaggi sono molto carismatici ed è piuttosto facile affezionarsi
a loro.
Come
sempre finisco per amare quelli più forti e dal carattere spigoloso,
proprio come Frida, la protagonista che, capitolo dopo capitolo,
diventa sempre più decisa e indipendente. Però voi sapete bene che
ho un debole anche per i personaggi buffi e pasticcioni, quindi mi
sono lasciata affascinare dal carattere allegro e ironico di Gerico,
il gemello atletico di Tommy (il secchione). Trovo questo duo davvero
eccezionale, mi ricordano un po’ i Weasley di Harry Potter in un
certo senso.
Quella
che ancora mi lascia un po’ indifferente è Miriam, la ragazzina
muta che non sono ancora riuscita ad inquadrare per bene.
Ancora
marginali i ruoli di Drogo, Vanni e Barnaba. Sono un po’ delusa
dagli antagonisti, specialmente da Astrid che compare pochissimo e
non fa nulla di concreto se non sul finale del libro.
Ma
detto questo non posso non amare questo libro che racchiude in se una
trama adrenalinica, oscura dove regnano le ombre e le sfide tra bene
e male.
Il
tutto ambientato in scenari particolari e suggestivi.
Ancora
molto sentito, grazie a Frida, la tematica tragica della perdita dei
genitori, un dolore così grande che annienta ma che allo stesso
tempo sprona il personaggio a cercare risposte scavando nel passato
di essi.
Insomma
amici, ora non vedo l’ora che esca il 3° volume per vedere che
succede, anche perché i nodi da sciogliere sono ancora moltissimi ed
io sono ormai curiosa da morire!
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