lunedì 18 giugno 2018

Recensione Sempre d'amore si tratta.

Titolo: Sempre d'amore si tratta
Autore: Susanna Casciani
Prezzo: € 16,00
Casa editrice: Mondadori
Genere: narrativa
Voto: 7/10
Trama:

Bisogna prendersi cura dei doni come se fossero piccoli fiori selvatici: sbocciano senza il nostro aiuto, ma dobbiamo fare attenzione a non calpestarli, a non maltrattarli. E la piccola Livia di doni ne ha eccome. Come si fa a non accorgersene? Lei è una che quando si muove assomiglia a una nuvola trascinata dal vento, capace di rendere più colorato tutto quello che tocca. È timidissima, parla poco, però sorride a tutti. E poi ama scrivere, perché farlo la fa sentire diversa, nel senso di speciale, come se nelle sue vene al posto del sangue scorressero le parole. È un cuore puro il suo, e fragile, e per questo avrebbe bisogno di essere accudito e protetto. Però si sa, le stelle, le stesse alle quali Livia bambina si rivolge sommessamente tutte le sere, seduta sul terrazzo di casa, molto spesso si fanno gli affari loro e non sempre hanno voglia di guardare giù, di ascoltarci. Infatti, a un certo punto, nella vita di Livia accade qualcosa che le inceppa il cuore. Coll'aggravarsi della depressione della madre, tutto per lei diventa faticoso, difficile. Ragazzina sognatrice e poi giovane donna, Livia cerca comunque di spiccare il volo ma, quasi fosse una farfalla con un'ala di seta e una di piombo, non fa che sbattere da tutte le parti rovinando puntualmente al suolo. Così, caduta dopo caduta, sfinita da un amore - quello per la mamma malata - che si ciba della parte migliore di lei, inizia a non fare più caso alle piccole magie che accadono ogni giorno e finisce per rassegnarsi a lasciare andare tutti i suoi sogni. Quel che non sa è che l'amore è più potente di qualsiasi delusione.





Recensione:

La felicità può essere una scelta e io qui, adesso, scelgo di essere felice.”

Certe tristezze assomigliano a quegli amori che, pur non essendo mai iniziati, non riescono a finire e il loro ricordo viene a trovarti quando meno te lo aspetti, nei momenti più impensabili, proprio quando eri sicuro di esserne uscito, proprio quando ti eri convinto di stare di nuovo bene.
Reduce della distruzione del mio cuore dopo la lettura del precedente libro della Casciani (Meglio soffrire che mettere in un ripostiglio il cuore), mi sono gettata nuovamente fra le pagine dell'ultimo libro uscito: Sempre d'amore si tratta.
Non mi aspettavo però che fosse un libro così intenso e drammatico, denso di dolore.”

Forse non ero del tutto pronta per affrontare questa lettura che mi ha portato un forte senso di ansia e anche un velo di paura per il futuro.
Non sono una persona fragile ne tanto meno debole ma la storia della Casciani fa capire quanto sia facile farsi prendere dallo sconforto e quanto sia potente il mostro della depressione che arriva a togliere ogni sentimento bello dal cuore delle persone lasciando solo il vuoto.
È stato difficile leggere la storia di Caterina, la madre della protagonista, una donna bellissima, piena di vita e con un sorriso capace di illuminare il mondo ma che, col tempo, si spegne a causa di una forte depressione.
Spietate le parole dure usate dall'autrice che dà a Caterina un'incapacità di dire e pensare cose belle, di amare o anche solo di provare un briciolo di affetto per la figlia e il marito.
Straziante l'immedesimarsi in questa donna, immaginare il vuoto del cuore, la tristezza e la voglia di porre fine alla propria esistenza.
Nonostante le dure parole, l'egoismo e il terribile gesto finale oltre che l'incapacità di dare affetto, non sono riuscita ad odiare questo personaggio, non me la sento proprio.
Ho preso però in antipatia Livia, la protagonista, che si è sempre ritenuta responsabile per lo stato in cui riversava la madre, ho letto della sua completa dedizione a lei, dei suoi sogni infranti, della sua vita interrotta ma non sono riuscita ad amarla, neanche un po'.
È un personaggio complicato, segnato dagli eventi certo, ma pur sempre in grado di scegliere fra vivere e sopravvivere e non riesce mai a prendere una giusta strada.
Invece di essere migliore, di trasformare il dolore in qualcosa di positivo si lascia andare, mette su una corazza di freddezza ed egoismo che non posso proprio mandare giù e che continua a far subire anche alla figlia Camilla.
Livia voleva solo essere libera, lo posso capire, ma usare le persone, non rispettarle e gettarle via non appena si avvicinano troppo non ha senso secondo me.
Molto meglio con il personaggio di Camilla, la dolcissima figlia di Livia e unica persona in grado di dare uno scossone all'apatia di questa donna fredda e dura.
Graditi anche il personaggio di Lorenzo, eterno innamorato di Livia, Bianca, migliore amica di Livia, Rosa, la nonna di Livia e Paolo, un carissimo amico di Livia.
Meno amato Edoardo, il padre di Livia e marito di Caterina che invece di stare accanto alla moglie è riuscito solo a tradirla e a lasciarla sola proprio nel momento in cui aveva più bisogno di sentirsi amata e non ha saputo nemmeno aiutare la figlia, lasciando sulle sue giovani spalle il peso della malattia e della morte della madre.
Insomma una storia che prende a pugni lo stomaco e che mi ha fatto provare molto dolore e rabbia in alcuni punti.
È vero che io non ero pronta ma il libro è profondo e la storia molto forte, e voi sapete che premio sempre i libri che mi provocano emozioni.


Ti lascio la mia copia delle chiavi, la mia felpa a righe e la mia versione di questi anni che abbiamo passato insieme e che quasi sicuramente non avrà niente a che fare con la tua. Ti lascio il mio stereo rosso, la mia parte del letto, qualche imprecazione, il biglietto per quel concerto che avremmo dovuto vedere insieme. Ti lascio la parte migliore di me, quella che non è bastata a sistemare le cose. Non sai quanto coraggio mi ci vuole a lasciarti andare proprio ora che vorrei soltanto tenerti per mano.”

2 commenti:

  1. Ciao!
    Volevo dirti che finalmente sono riuscita a rispondere alle tue domande per il My world award 2018.
    Grazie ancora per avermi nominato, ti lascio qui il link: https://unabuonalettura.blogspot.com/2018/06/my-world-award-2018_17.html

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    1. Grazie di aver risposto questa sera vado a vedere e commentare. Bacioni

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