Genere:
Storico/drammatico
Voto:
9/10
Trama:
Che
si tratti del libro o del film, la trama di Storia di una ladra di
libri è chiara quanto affascinante. A cominciare dal suo narratore –
una narratrice speciale: la Morte. Quest'ultima narra la storia di
una ragazzina di 12 anni, Liesel
Meminger, che vive in piena Germania nazista insieme
alla sua famiglia adottiva – i coniugi Hans e Rosa Hubermann.
Liesel
non sa né leggere né scrivere, ma grazie alla gentilezza di Hans
scoprirà il suo più grande amore: i libri. Ma come gli amori più
tormentati, anche quello di Liesel è destinato a enormi sofferenze.
Nel momento in cui scopre una
delle più grandi meraviglie della civiltà,
la ragazzina assiste anche ad uno dei peggior orrori. Per celebrare
il Führer e i suoi ideali, nelle piazza della città vengono
organizzati falò di libri – l'eliminazione di tutte quelle opere
che sono considerate perverse e "sbagliate" dai principi
nazisti.
Quando
Liesel raccoglie e nasconde l'unico libro salvatosi dal falò, il suo
compito appare chiaro nella sua mente innocente. Rubare
i libri per salvarli dall'uomo.
Il potere delle parole diventa ancora più importante per la piccola protagonista quando i suoi genitori adottivi nascondono in casa un giovane ricercato dai Nazisti, Max. Con il ragazzo Liesel condivide l'amore per la scrittura che la spronerà, alla fine, a non arrendersi con la sua missione – fino a salvarle la vita.
Il potere delle parole diventa ancora più importante per la piccola protagonista quando i suoi genitori adottivi nascondono in casa un giovane ricercato dai Nazisti, Max. Con il ragazzo Liesel condivide l'amore per la scrittura che la spronerà, alla fine, a non arrendersi con la sua missione – fino a salvarle la vita.
Il
mio pensiero:
Come
posso esprimere tutto quello che ho provato guardando questo film?
Mi
sono presa qualche giorno per rifletterci su e cercare di spiegarvi
in breve una storia che mi ha toccato il cuore e, si lo ammetto,
fatto versare qualche lacrima.
Storia
di una ladra di libri è un film toccante e che fa riflettere
tantissimo, specie se si pensa che è tratto da fatti realmente
accaduti.
È
vero che io sono sempre stata particolarmente sensibile
all'antisemitismo e quindi al periodo storico che ha contrassegnato
la dittatura di Hitler, e quindi leggo libri e guardo film a tema, ma
questo è uno dei più belli e malinconici che abbia mai visto.
Mi
sono immedesimata nella giovane Liesel e con lei ho sofferto, gioito
e amato, mi sono disperata ed ho cercato un senso a questa nostra
vita.
Questo
film vuole essere un urlo nel silenzio e nell'indifferenza, è una
storia fatta per scuotere i cuori e scandagliare le coscienze di chi
ancora ha una mente chiusa.
-
l'analfabetismo
che
ancora è presente in alcune parti del mondo e che provoca disagio ed
emarginazione per chi ne è “affetto”
-
l'importanza dell'istruzione e della lettura
che
ampliano le nostre vedute e forgiano il nostro modo di pensare e di
crescere
-
la libertà
che
è parte fondamentale dell'individuo, tutti hanno il diritto di
pensare e di essere ciò che vogliono, di assecondare le proprie
inclinazioni naturali. Ma libertà intesa anche come libertà e
diritto di esistere e di poter vivere la propria vita senza essere
perseguitati solo perché si segue un'altra religione o perché si ha
un'altra cultura
-
La vita e la morte
ed
è proprio lei, la morte stessa, a raccontare questa storia,
facendoci riflettere e aprendoci gli occhi sulla nostra di vita e su
quanto sia importante ogni singolo istante.
Hans,
il padre adottivo di Liesel, un uomo dal cuore generoso che ha deciso
di non appoggiare il regime nazista ma, bensì, di aggrapparsi ancor
più forte alla sua umanità.
È
lui, assieme alla moglie Rosa, a dare ospitalità e rifugio a Max, un
giovane ebreo in fuga, mettendo a rischio se stesso e i suoi cari, è
lui a mantenere la parola data tempo addietro ad un amico
sacrificatosi al suo posto.
Oltre
ad avermi suscitato tanta ammirazione e affetto, Hans è risultato
anche simpatico e dalla spiccata personalità giocosa e infantile,
talvolta.
Uffi,
come posso dirvi tutto in poche parole???
Proprio
non si può, credetemi!
Posso
dirvi soltanto che questo film mi ha lasciato un segno nel cuore,
difficile da cancellare, mi ha fatta riflettere, mi ha commossa e mi
ha fatto battere il cuore.
È
proprio questo che io cerco in un film o in un libro: qualcosa che mi
scateni emozioni e che mi lasci un segno e un buon ricordo.
È
vero che è intessuto di dramma e tristezza ma, alla fine, vi
sentirete anche forti e speranzosi e guarderete al futuro con
entusiasmo e positività.
Adoro questo film, mi è piaciuto tantissimo. Ciao
RispondiEliminaAnche a me. Bacioni
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