Ciao
a tutti amici lettori, eccovi ad una nuova puntata di Conosciamo i
personaggi.
Per
oggi io e Carmelo abbiamo scelto i personaggi di due fiabe. Per me Il
pifferaio magico mentre per lui Odette di Il lago dei cigni...due
fiabe belle allegre non c'è che dire!
Il
pifferaio magico.
La storia si svolge nel 1284 ad Hameln (Bassa Sassonia). Un uomo con un piffero si presenta in città e propone di disinfestarla dai ratti; il borgomastro acconsente promettendo all'uomo un adeguato pagamento. Non appena il Pifferaio inizia a suonare, i ratti, incantati dalla sua musica, si mettono a seguirlo, lasciandosi condurre fino al fiume Weser, dove annegano.
La
spergiura gente di Hamelin, ormai liberata dai ratti, decide
incautamente di non pagare il Pifferaio. Questi, per vendetta,
riprende a suonare mentre gli adulti sono in chiesa, attirando dietro
di sé tutti i bambini della città. Centotrenta bambini lo seguono
in campagna e vengono rinchiusi dal Pifferaio in una caverna. Nella
maggior parte delle versioni, non sopravvive nessun bambino, oppure
se ne salva uno che, zoppo, non era riuscito a tenere il passo dei
compagni. Varianti più recenti della fiaba introducono un lieto
fine
in
cui un bambino di Hamelin, sfuggito al rapimento da parte del
Pifferaio, riesce a liberare i propri compagni. Una variante dice che
i bambini entrano in questa caverna seguendo il pifferaio magico e
fuoriescono da un'altra caverna, la grotta di Almaș
in
Transilvania. Questa era una delle leggende che spiegava l'arrivo dei
sassoni in Transilvania,
che così sarebbero appunto i bambini portati dal pifferaio magico di
Hamelin.
Il
mio pensiero sul personaggio:
Nonostante
sia una fiaba davvero triste, me ne innamorai non appena l'ascoltai
(ho le audiocassette della Fabbri Editore).
E,
sebbene il Pifferaio sembri davvero cattivo, io non posso fare a meno
di adorarlo.
Questo
personaggio mi ha sempre affascinata, forse per il potere della
melodia del piffero, forse per il velo di mistero che gli aleggia
attorno, non lo so il vero motivo ma è come se per me fosse reale.
Non
prendetemi per pazza ma, da piccola, mi piaceva credere che esistesse
davvero e che potesse “portarsi” via animali e bambini se solo
qualcuno lo avesse chiamato...si, lo so, avevo una fantasia già
strana all'epoca, con gli anni è solo peggiorata ma almeno mi serve
per scrivere le mie storie horror (si, io scrivo anche, piccoli
racconti, quasi sempre horror).
In
particolare mi è piaciuto molto come è stato disegnato per la
Fabbri Editore:
il
suo viso appare molto delicato, femmineo, i fini capelli dorati e gli
occhi azzurro ghiaccio che conferiscono allo sguardo un lampo astuto,
malizioso e allo stesso tempo determinato.
Il
costume da giullare rosso e giallo dona un tocco di allegria, e rende
il personaggio quasi infantile, per non parlare del tocco finale: la
lunghissima piuma bianca che spicca in punta al cappello.
Mi
fa ridere l'idea che possa esistere una piuma così lunga e a quanto
essa possa essere scomoda. Pensateci un attimo, quante volte il
pifferaio, voltando solo la testa, ha sbattuto in faccia la piuma
alla gente?
E
poi, secondo voi, come fa a non romperla quando entra in casa?
Passerà dalla porta senza rimanere appesa nello stipite?
Ok,
sono domande stupide che nessun bambino si farebbe ma a me fa troppo
ridere la cosa.
Il
pifferaio è disegnato esile e leggiadro quasi quanto il suo lungo
piffero, le mani affusolate con dita lunghe ed eleganti, il
portamento aggraziato e la camminata in punta di piedi quasi avesse
paura di far rumore.
Non
so, ma mi affascina troppo.
Non
vi nascondo che mi piacerebbe ascoltarlo mentre suona il piffero,
perdermi nella magia di una sinfonia nuova, certo non mi piacerebbe
cadere in trance e ritrovarmi chissà dove, questo no.
Nella
fiaba il caro pifferaio dà sfoggio della propria abilità vantando
di avere risolto praticamente ogni epidemia del mondo solo con il
potere della sua musica. Per questo accetta l'incarico di levare di
mezzo i topi che infestano Hamelin, è quindi una persona molto
sicura di sé e del suo potenziale.
Ma
quando il borgomastro non lo paga diventa una vera e propria mente
lucida e perfida, e, come ben sapete, rapisce tutti i bambini di
Hamelin per vendicarsi.
Beh,
mi sembra un tantino esagerato e anche crudele tutto ciò ma è pur
sempre una fiaba.
A
parte questa ultima parte in cui diventa super cattivo, in generale
il pifferaio mi piace molto anche se è un po' particolare.
Diciamo
che io mi immagino che i bambini finiscano in una specie di Isola
che non c'è dove potranno divertirsi e mangiare dolci tutto il
giorno, e dove il pifferaio ai loro occhi diventi un po' come Peter
Pan . Se ci pensate si assomigliano molto, suonano entrambi, mi pare
che siano entrambi piuttosto infantili, e sono sempre allegri (tranne
quando si arrabbiano per i torti subiti).
Ditemi,
cari lettori, anche a voi piace questa fiaba o sono io che sono
strana?
Il
mio pensiero sul personaggio scelto da Carmelo:
Il
mio collega ha scelto Odette di Il lago dei cigni, una regina che,
posta sotto un terribile sortilegio, ogni giorno all'alba si
trasforma in cigno.
Non
ho mai visto Il lago dei cigni, lo ammetto, ma so bene di cosa parla
visto che è piuttosto famosa come fiaba.
In
realtà la storia vera parla di più donne trasformate in cigno ma io
mi voglio soffermare su Odette.
La
storia è raccontata bene nel cartone L'incantesimo del lago,
chiaramente tratto dalla fiaba originaria, che io ho amato
moltissimo.
Odette,
è bellissima, la chioma bionda e ondulata, gli occhi azzurri e
dolci, insomma una bellissima fanciulla...peccato sia sotto un
incantesimo crudele.
E
non può mancare il principe che si innamora perdutamente di lei
riuscendo a salvarla e a spezzare il sortilegio.
Il
cartone è a lieto fine ma la fiaba non lo è affatto: entrambi
muoiono sotto il ghiaccio del lago.
Si,
come finale fa piuttosto schifo...anche se è profondo, devo
ammetterlo.
Questa
volta quindi ci troviamo d'accordo, è un bellissimo personaggio
anche se io lo ricordo, appunto, grazie all'Incantesimo del lago.
Devo ancora recuperare il secondo capitolo però, ricordo di aver
visto soltanto il primo e un sacco di anni fa per giunta.
Bene
amici lettori, il post è finito, ma se volete saperne di più andate
a leggere quello del mio collega la libreria incantata
Ci
vediamo martedì prossimo con altri personaggi.
Un
bacione dalla vostra Cry.
Ciao! Non conoscevo tutta la storia del pifferaio magico, grazie per averla raccontata!
RispondiEliminaI film de "L'incantesimo del lago" mi piacevano molto quando ero piccola...certo, rispetto alla fiaba originale hanno un finale molto più positivo!
Infatti io preferisco i film :-)
EliminaIl pifferaio magico ha un posto speciale nel mio cuore e lo adoro
Ciao
RispondiEliminail pifferaio magico è stata una delle prime fiabe che mi hanno raccontato. Del lago dei cigni non ricordo molto.
Sono belle entrambe ma anche molto tristi.
EliminaSono belle entrambe ma anche molto tristi.
Elimina