Questo è un romanzo di poesie al limite del reale, al limite dell'immaginario e al limite del tempo, nato per capriccio, forse addirittura per errore, ma ha finito per appassionare un narratore. È la storia di nove destini che sempre s'intrecciano e mai s'incontrano:
è la storia di uno scienziato sarcastico che entra in un manicomio senza saperne il motivo, che rischia sempre di farsi uccidere per il suo sarcasmo e che si diverte a salvarsi grazie al suo intelletto;
è la storia di un prestidigitatore che stupisce gli altri con la sua magia e si tradisce con il suo pessimo senso d'ironia;
è la storia di un bambino talmente appassionato di giochi che predilige quelli con regole intricate e, nel contempo, talmente competitivo che finisce sempre per infrangerle pur di vincere;
è la storia di una donna sadica e narcisista con un'irrefrenabile passione per le cinture, che si ritrova ad odiare
una donna masochista e un po' perversa con un debole per lei e un irritante profumo alla vaniglia;
è la storia di una donna empatica che scrive poesie e che, a forza di mettersi all'ultimo posto, si ritrova al primo;
è la storia di un uomo che si sollazza a tentare gli altri e a convincerli a firmare patti demoniaci;
è la storia di un uomo che odia l'umanità a tal punto da aver deciso di comportarsi come un animale;
è la storia di uno sconosciuto, o forse sconosciuta, che un narratore enigmatico preferirebbe non svelare.
Nove protagonisti che si ritrovano immersi in cinque strani mondi senza sapere come uscirne, con Dieci Dottori che cercano disperatamente di tenerli a bada. Molti altri personaggi si alternano nel romanzo, ma un narratore saggio non commetterebbe mai l'errore di citarli tutti ora, perché un lettore altrettanto saggio si limiterebbe a concludere la sua lettura in questo istante.
Un narratore sintetico sosterrebbe che una vita felice si può riassumere con nove parole: intelletto, magia, vittoria, potere, sesso, poesia, istinto, tentazione e curiosità; ma un narratore paradossale aggiungerebbe che le stesse parole potrebbero descrivere anche una vita infelice e che, a volte, conta più il desiderio di felicità di quello che la vita ci dona.
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