Autore: Stephen King
Genere: Horror
Casa Editrice: Sperling
Paperback
Pagine: 417
Voto: 10/10
Trama:
Il
dottor Louis Creed ha appena accettato l'incarico di direttore
sanitario dell'Università del Maine, e con un certo entusiasmo:
posizione di prestigio, magnifica villa di campagna dove Eileen e
Gage, i suoi bambini, possono crescere tranquilli, vicini gentili e
generosi in una cittadina idilliaca lontana dal caos metropolitano.
Persino Winston Churchill, detto Church, il loro pigro e inseparabile
gattone, sembra subito godere dei vantaggi della nuova situazione.
Ben presto, però, la serena esistenza dei Creed viene sconvolta da
una serie di episodi inquietanti: piccoli incidenti inspiegabili che
coinvolgono i bambini, pericolosi e giganteschi camion che sfrecciano
sulla superstrada proprio sotto casa Creed, incontri diabolicamente
sorprendenti e, soprattutto, sogni. Sogni oscuri e terribilmente
realistici che perseguitano Louis da quando ha visitato il Pet
Sematary, il cimitero dove i ragazzi di Ludlow seppelliscono da
sempre i loro animali domestici. Ufficialmente. Perché oltre quella
radura, nascosto tra gli alberi, c'è un altro terreno di sepoltura,
ben più terrificante. Un luogo carico di presagi e di richiami,
spaventosi quanto irresistibili, provenienti da un altro mondo. Un
luogo dove al dottor Creed toccherà una scoperta raggelante: a volte
è meglio essere morti...
Recensione:
Fin dall’adolescenza sono
una grandissima fan di Stephen King ma non avevo mai letto Pet
Sematary, e la cosa è abbastanza grave visto che è un libro
piuttosto vecchiotto e famoso.
Ma sono contenta di essermelo
lasciata in serbo per questo periodo, perché è stata una lettura
spaventosa e stupenda.
La storia di Louis Creed e
della sua famiglia fa letteralmente accapponare la pelle, anche ai
più coraggiosi (parola mia).
Morte, risurrezione, fantasmi
e cimiteri, incubi che tornano dal passato, in questo libro non manca
davvero nulla.
La storia è intrigante e
oscura a tal punto che, una volta iniziata la lettura non si riesce
più a chiudere il libro, non senza sapere come finirà.
Pet Sematary però non scava
solo nelle radici dell’orrore e del mistero ma anche nella psiche
umana, come solo King sa fare. Mi piace un sacco come caratterizza i
suoi personaggi entrando nella loro mente ed elaborando pensieri che
molti avrebbero persino paura a descrivere.
Credo sia proprio questo a
renderlo uno scrittore amato e ammirato.
Questo libro non è bello solo
perché fa una paura boia, ma anche perché fa male, si strazia il
cuore e lo fa parlando di morte, affrontando la perdita di una
persona cara e scavando a fondo nel cuore della disperazione di chi
rimane.
Non vi so spiegare a parole
quanto questo libro mi abbia segnata profondamente, quanto mi abbia
fatto riflettere e commuovere in alcune circostanze.
Forse le storie di King sono
troppo crude ma sono assolutamente “vere”, forti e di grande
impatto, proprio perché riesce ad essere così schietto nel
descrivere le emozioni umane.
È incredibile come io mi sia
calata nei panni di Louis e di come ho provato le stesse identiche
emozioni che ha provato lui nel corso della storia, mi sono sentita
smarrita, impaurita, disperata, arrabbiata e sensibile. Sono questi i
libri che mi porto nel cuore, quelli che mi regalano emozioni e mi
sconvolgono la mente e sono quindi felice di poter dire che Pet
Sematary è stato uno di quelli.
Una lettura scorrevole e
traumatizzante, non adatta a tutti lo ammetto, ma che affascinerà e
tratterrà il lettore tra le sue spire avventurose.
Uno dei libri più belli che
King abbia mai scritto.
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