AUTORE:
Simone Censi
GENERE:
Narrativa/psicologico/drammatico
PREZZO:
€12,00
CASA
EDITRICE: Edizioni Montag
PAGINE:
92
VOTO:
7/10
TRAMA:
Provenienti
da storie familiari simili, due ragazzi si conoscono e stringono una
solida amicizia all'interno di un istituto industriale irlandese,
struttura d'ispirazione cattolica con lo scopo di accogliere ragazzi
abbandonati o provenienti da famiglie disagiate. Amici, con caratteri
diversi ma uniti dalle difficoltà, vivranno fra malnutrizione e
soprusi, vittime delle particolari attenzioni di chi dovrebbe
garantire la loro salute e formazione. Gli eventi scardineranno la
loro amicizia fino a farli allontanare e perdere di vista. Si
ritroveranno più avanti, in qualità di insegnanti, ognuno su
barricate differenti, ma qualcosa di profondo e terribile li avrà
cambiati per sempre.
RECENSIONE:
Questo
libro affronta tematiche molto delicate e quindi ci tengo a
complimentarmi con Censi per la delicatezza e al tempo stesso per la
forza
con
cui ha raccontato questa storia difficile.
Troppo
spesso sentiamo casi di cronaca di questo tipo ma tanti sono i casi
che invece non vengono minimamente citati, forse perché si ha paura
di parlare, forse perché le persone coinvolte sono protetti da gente
potente, forse perché si pensa erroneamente che certe cose
semplicemente non possano succedere davvero, e non in luoghi dove si
coltiva la fede e si divulga la parola del Signore.
Ma,
proprio come Censi denuncia, queste cose orribili succedono ed è
nostro dovere denunciare, aiutare chi viene vessato e abusato da
queste figure e in questi luoghi.
Proprio
per questi motivi la lettura di questo libro mi ha scossa e colpita
nel profondo.
Ho
amato tantissimo il protagonista che è un uomo retto e con dei
valori, un uomo che si batte per cambiare le cose, che lotta senza
paura alcuna contro chi abusa della propria posizione.
Pur
avendo sofferto tanto e pur avendo subito violenze inaudite è
riuscito a trasformare se stesso in un eroe e non in un mostro, come
spesso succede a chi subisce dei grossi traumi.
Ed
è proprio quello che è successo al suo migliore amico: Johnny.
Un
bel giorno questo ragazzo si è trasformato da vittima a carnefice,
forse nemmeno per colpa sua, forse solo a causa della sua debolezza e
del suo dolore, ma tant'è che diventa un vero e proprio mostro.
Ho
visto in Johnny quasi una richiesta di aiuto verso la fine, forse
sperava che qualcuno trovasse un modo per fermarlo, per far smettere
tutta quella follia e quel dolore.
Insomma,
questo libro è davvero bellissimo quanto è sconvolgente, fa quasi
male leggerlo perché arriva a scavare a fondo nell'anima del
lettore.
Penso
sinceramente che dovremmo leggere più libri di questo genere, anche
se fa male, anche se forse ci vorremmo solo chiudere alle spalle,
almeno per un momento, le brutture del mondo.
MINICRYDICE: “Un libro che scuote le coscienze e spalanca gli occhi sulla realtà, una realtà dolorosa e terrificante.”
Storia intensa, un bel libro!
RispondiEliminaDavvero ottima lettura ;)
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