Serie:
L'ultimo elfo
Autore:
Silvana De Mari
Casa
Editrice: Salani
Genere:
Fantasy
Pagine:317
Prezzo:
€ 8,00
Voto:
7/10
Trama:
In una landa desolata, annegata da una pioggia torrenziale, l’ultimo Elfo trascina la propria disperazione per la sua gente. Lo salveranno due umani che nulla sanno dei movimenti degli astri e della storia, però conoscono la misericordia, e salvando lui salveranno il mondo. L’Elfo capirà che solo unendosi a esseri diversi da sé – meno magici ma più resistenti alla vita – non soltanto sopravviverà, ma diffonderà sulla Terra la luce della fantasia.
Recensione:
Non
sapevo che fosse una saga...e ciò mi ha leggermente irritata, pur
essendo un'amante delle saghe, non avevo certo intenzione di
iniziarne un'altra ma...eccomi qui con una nuova saga da terminare di
leggere, prima o poi.
A
parte questo, sono felice di aver ascoltato (si, lo possiedo formato
audiolibro) questa storia di profezie e creature estinte.
Il
piccolo Yorsh è quindi l'ultimo elfo ed è soltanto un “cucciolo”
quando inizia la storia. Inutile dire che l'ho adorato fin dalla
prima pagina, se solo esistessero adotterei un elfo, me lo immaginavo
così carino e tenero che sarei entrata nel libro solo per tenerlo in
braccio!
Ok,
sto delirando...torniamo in modalità professionale...
Dunque,
dicevo, il piccolo Yorsh si imbatte in Sajra e Monser che saranno i
suoi “tutori” per buona parte del viaggio alla ricerca
dell'ultimo drago citato nella profezia.
Il
tutto si svolge piuttosto velocemente, nonostante gli esiti
rocamboleschi e il buffo modo di parlare del piccolo Yorsh che,
talvolta rendono confuso il concetto.
Il
bello però arriva quando i due finalmente si incontrano.
In
genere noi amanti del fantasy ci immaginiamo i draghi come creature
possenti e meravigliose, fieri ed impavidi ma...Erbrow è quanto di
più lontano da questa immagine.
Simpaticamente
lagnoso, debole, dolorante, bisognoso di compagnia e con un modo di
esprimersi davvero antiquato.
Non
poteva non essermi simpatico!
Ma
all'interno di L'ultimo elfo vi è un secondo libro, ovvero L'ultimo
drago in cui ritroviamo Yorsh ormai diventato un adolescente
indolente e desideroso di abbandonare il vulcano dove dimora con il
vecchio e lagnoso Erbrow.
La
vera novità però è Erbrow II il cucciolo di drago che Yorsh dovrà
addestrare e curare almeno fino a quando il piccolo non sarà in
grado di badare a se stesso.
Come
mi aspettavo non sarà per niente facile, il piccolo draghetto
risulta ingestibile ma fra i due si crea un profondo legame che li
porterà sulle tracce di un'altra profezia.
E
qui entra in gioco anche la piccola orfana Robi, un bambina
coraggiosa e indipendente che si andrà a unire ai due eroi.
La
missione? Salvare il genere umano e trovare un luogo dove vivere in
pace.
Ovviamente
non vi posso dire come finisce ma posso accennare al fatto che non
sono del tutto soddisfatta dal finale...no comment...
Però,
come ho accennato prima non è l'ultimo libro, ve ne sono altri 4 (se
non erro) da recuperare per sapere come andrà a finire la storia del
piccolo Yorsh e quali sono i personaggi che incontrerà.
Inutile
dire che ora mi studierò di recuperarli al più presto, mi sono
davvero affezionata a questo piccoletto e lo stile della De Mari mi
piace molto, lo trovo fanciullesco e leggero.
Sempre
della De Mari ho intenzione di iniziare anche la saga di Hania, di
cui possiedo i primi 2 volumi.
Vi
rivolgo quindi una domanda: avete altri titoli da consigliarmi della
De Mari?
Mi
piacerebbe conoscere tutti i suoi libri.
Spero
quindi di potervi parlare molto presto degli altri libri.
Autore:
Rivhard
Bach
Casa
editrice: Rizzoli
Prezzo:
€ 10,00
Genere:
romanzo per ragazzi
Pagine:
136
Voto:
9/10
Trama:
Jonathan
Livingston è un gabbiano che abbandona la massa dei comuni gabbiani
per i quali volare non è che un semplice e goffo mezzo per
procurarsi il cibo e impara a eseguire il volo come atto di perizia e
intelligenza, fonte di perfezione e di gioia. Diventa così un
simbolo, la guida ideale di chi ha la forza di ubbidire alla propria
legge interiore; di chi prova un piacere particolare nel far bene le
cose a cui si dedica. E con Jonathan il lettore viene trascinato in
un'entusiasmante avventura di volo, di aria pura, di libertà.
Recensione:
“Non
credere a ciò che ti dicono i tuoi occhi. Tutto ciò che vedono è
limitato. Guarda con l'intelletto, scopri ciò che già sai, e
troverai il modo di volare.”
“Spezzate
le catene del pensiero e spezzerete anche quelle del corpo.”
“La
vita è più che mangiare, litigare o avere potere.”
Era
davvero tanto tempo che mi ripromettevo di leggere questo classico ma
non ci riuscivo mai, rimandavo e rimandavo finché, finalmente non è
arrivato anche il suo momento.
Il
gabbiano Jonathan Livingston è un libro davvero piccino ma
l'insegnamento e la potenza del pensiero che rappresenta è grande.
La
storia parla di libertà, di saggezza, di coraggio e del senso più
profondo della vita. Grazie a Jonathan il lettore si ritrova a
riflettere su se stesso e sulle possibilità infinite che ogni
individuo ha davanti a sé dal momento della nascita fino a quello
della morte.
Ci
insegna a trovare noi stessi e a differenziarsi dalla massa, a osare,
superare i nostri limiti, credere nell'impossibile e lottare per
ottenere ciò che vogliamo nel profondo.
Certo,
non è una lettura da fare a cuor leggero e non penso che i lettori
più piccoli la capirebbero a pieno, ma la trovo adatta agli
adolescenti e a chi ha un po' perso la propria identità a causa
della quotidianità, delle responsabilità e del peso delle
convenzioni sociali. Talvolta l'essere umano è schiacciato dalla
società e le sue ali vengono spesso tarpate dalla chiusura mentale e
dalla mancanza di coraggio.
Non
dico che sia giusto prendere e mollare tutto, abbandonare ogni
ragione e agire d'impulso, ma se ogni tanto trovassimo il coraggio di
fare ciò che realmente ci rende felici, beh forse troveremmo il vero
senso del nostro breve passaggio su questa Terra.
È
proprio per questo insegnamento che ho dato 9 al libro, sebbene il
testo non sia particolarmente avvincente o chiaro, è l'insegnamento
che mi ha dato modo di dare un voto così alto.
Inoltre
ho adorato questa particolare edizione della Rizzoli perché, oltre
ad essere un libro compatto e dalle pagine scritte bene, all'interno
ha tantissime illustrazioni raffiguranti gabbiani.
Consigliatissimo
quindi come lettura da fare a scuola secondo me.
Ciao!
RispondiEliminaVolevo dirti che in questi giorni, non so perché, il codice del mio banner non era più visibile. Ti lascio qui il link dove trovi quello nuovo se vuoi cambiarlo.
https://unabuonalettura.blogspot.it/p/blog-amici.html
Ok grazie mi cimento nell'impresa di rimetterlo :-)
EliminaGrazie a te ;)
EliminaFatto, ora c'è nuovamente ;)
EliminaGentilissima davvero!
EliminaUn bacio!