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domenica 5 luglio 2020

Segnalazioni.

Buongiorno amici lettori, come state?
Oggi per voi ho alcune segnalazioni che spero possano destare il vostro interesse.



Titolo: Jack e Rebecca
Autore: Demetrio Verbaro
Genere: narrativa, romantico
 Pagine: 165
Prezzo: 1,99 euro digitale 11,99 euro cartaceo

Trama:
Jack è un ragazzo di Roma, Rebecca di New York.
Il destino li farà incontrare, il loro amore scoppierà nello stesso istante in cui i loro occhi s’incroceranno la prima volta.
Hanno un passato difficile alle spalle, il loro amore sarà sottoposto a prove enormi. Riusciranno a superarle e stare insieme oppure sarà più forte il fardello del loro passato?



Titolo: La leggenda di Castel Marina – I fiori di Elisabetta

Autore: Maria Cristina Pizzuto
Genere: narrativa, gotico
Pagine: 70 
Prezzo: 1,99 euro digitale 10,00 euro cartaceo

Trama:

La giornalista Elena viene incaricata di scrivere un articolo sulle vicissitudini di Castel Marina e di un ipotetico fantasma che porta vendetta e dolore ai clienti dell’albergo che domina il piccolo borgo. In quelle settimane Elena vivrà l’angoscia e gli incubi di Nirak, che la perseguiterà facendole rasentare la pazzia, portandola verso l’oblio e la morte della sua anima. Solo l’essenza protettiva dello spirito di Elisabetta permetterà ad Elena di ritrovare la lucidità persa e riprendere in mano la sua vita, fronteggiando una volta per tutte il malefico spirito del signor Nirak.



Titolo: Una parola per le mamme
Autore: Lucia Anita Iuliano
Genere: narrativa, autobiografia
Pagine: 164 
Prezzo: 1,99 euro digitale 12,00 euro cartaceo

Trama: 

“Dai una forma alla tua Depressione, e trova delle ancore a cui aggrapparti per quando verrà a bussare.”

Ci sono parole che consolano, altre che causano maggiore sconforto. Le mamme hanno bisogno di sostegno, perché hanno la responsabilità più grande al mondo: dare a nuovi esseri umani gli strumenti giusti per andare da soli nel mondo e viverlo nel miglior modo possibile. Invece, spesso, vengono lasciate sole nel momento più delicato della loro esistenza, quello in cui nascono come madri. #UNAPAROLAPERLEMAMME è il contenitore in cui tutte le mamme possono dare voce alle paure e al sentirsi inadeguate di fronte a standard utopici di una società ancora troppo giudicante e ricca di stereotipi. È il tentativo incessante di evitare che altri figli perdano le loro madri, e che altre mamme perdano le loro figlie per un male che si può curare o almeno tenere sotto controllo. Ed è la rivendicazione di tutte coloro che una parola di conforto non potranno riceverla mai più.

Il progetto Instagram di @mammamiacheviaggio, #unaparolaperlemamme, diventa un libro autobiografico che parla di dolore e rinascita. Di come la vita possa spezzarti in un attimo e del coraggio di andare avanti. Di solitudine e sostegno. Di disperazione e amore incondizionato. E della comprensione di come, alla fine, avere un figlio non sia la fine del viaggio, ma solo l’inizio di una grande avventura: ristabilire un nuovo rapporto con sé stessi e con i propri sogni. Perché questi ultimi possono sempre realizzarsi, anche quando qualcuno, un giorno, ti chiamerà MAMMA!

LUCIA ANITA IULIANO (Calabria, 1982) è laureata in Biotecnologie molecolari e industriali. Vive a Pisa (per il momento) ed è mamma di tre bimbi. È autrice del Blog MammaMiaCheViaggio.com da cui, dal 2018, ha iniziato a realizzare alcuni progetti, attivi su Instagram e Facebook, a sostegno di mamme e papà che soffrono di depressione post-partum. Una parola per le mamme è la sua prima pubblicazione. 


Titolo: Prigioniera Libera 2.0
Autore: Anna Dari
Genere: poesie e autobiografia
Pagine: 122  a colori con illustrazioni
Prezzo: 2,99 euro digitale 20 euro cartaceo

Trama:

Diplomata in Pianoforte presso il Conservatorio “A.Vivaldi” di Alessandria, Anna Sfregola, in arte Anna Dari, nata ad Ascoli Piceno il 27 aprile 1963 da genitori pugliesi, dopo una iniziale attività concertistica interrompe per lunghi diciotto anni tale attività dedicandosi esclusivamente e attivamente all’insegnamento.
Appassionata di musica jazz, insegue per molti anni il sogno di improvvisare al pianoforte, finché un giorno, nel luglio 2007, a causa di un profondo stato depressivo per sofferte situazioni familiari, si avvicina al pianoforte e finalmente uno squarcio nella sua mente: nasce così il primo brano, “Broken heart” (Cuore in frantumi), dall’evidente sapore blues. E da “Broken heart”, misteriosamente arrivano pian piano tutti gli altri brani finora composti, tutti a mente ed eseguiti con grande consenso di pubblico e di critica in varie città italiane, tra cui il prestigioso LikeComoFestival.
Contemporaneamente, scrive nel 2008 una Raccolta di poesie dal provvisorio titolo “Suoni e Colori dell’anima” che vedrà la luce solo nel 2019 con la pubblicazione della prima versione del libro “Prigioniera Libera” che riceve una Menzione al Concorso Salvatore Quasimodo. L’11 gennaio del 2020 una delle sue ultime composizioni pianistiche dal titolo “Assolo” riceve il Primo Premio del Concorso Internazionale Salvatore Quasimodo sez. Music.
Il libro in questa seconda versione, “Prigioniera Libera 2.0”, racconta, tra narrazione e poesia, dodici anni del viaggio umano e artistico della scrittrice, legati al tunnel della depressione e alla possibilità del suo superamento, non solo attraverso il supporto farmacologico e psicologico, ma anche e soprattutto attraverso la creazione artistica, e di questo ne vuole essere forte testimonianza, come lo psichiatra Giuseppe Tavormina ben spiega nella sua preziosa Prefazione.


Titolo: Il fantasma dell’abate. La tentazione di Maurice Treherne.
Autore: Louisa May Alcott (1832-1888)
Traduttore: Isabella Nanni
Editore: autopubblicato dalla traduttrice
Genere: Romanzo
Prezzo ebook: € 2,99
Prezzo cartaceo: cartaceo in fase di approntamento
Serie: Gli Intramontabili (volume 2)
Data pubblicazione: luglio 2020
Esclusiva Amazon. Link di acquisto: https://www.amazon.it/dp/B08CBC92YK/

Trama/Sinossi

Inghilterra, seconda metà del XIX secolo. Maurice Treherne è il rampollo del ramo cadetto della nobile famiglia inglese dei Treherne. Una volta rimasto orfano, viene accolto in casa dagli zii e stringe un vincolo particolarmente profondo con il cugino Jasper, suo coetaneo, con cui condivide piaceri e avventure tipiche dei giovani delle classi agiate.
Nel corso di un soggiorno a Parigi i due cugini sono coinvolti in un misterioso scandalo che li costringe a lasciare in tutta fretta la capitale francese. Durante il viaggio di ritorno la nave su cui si sono imbarcati naufraga; Maurice salva la vita al cugino rischiando la propria e resta paralizzato alle gambe. Tornati in Inghilterra le sventure continuano a perseguitare Maurice che si ritrova inspiegabilmente diseredato dal vecchio zio e lasciato al buon cuore del cugino.
Solo la dolce compagnia della giovane Octavia, la sorella di Jasper, sembra offrirgli un conforto insperato e ridare a Maurice la speranza di un amore puro, contrastato però dalla madre di lei che auspica un’unione diversa. In occasione di una festa a casa dei Treherne un anno dopo l’incidente che gli ha stravolto la vita, il passato ritorna a minacciare le prospettive di Maurice, che sarà più volte tentato di svelare il mistero che circonda gli eventi di Parigi, venendo meno alla parola data. Ma una strana presenza darà una svolta inaspettata alla vita di tutti…
Dall’autrice di “Piccole donne” un romance gotico molto diverso e appassionante.


Biografia autore
Louisa May Alcott (1832-1888) fu una scrittrice statunitense principalmente nota come l'autrice della tetralogia per ragazzi Piccole Donne. Pubblicò anche romanzi gotici per adulti sotto lo pseudonimo A.M. Barnard. In questi romanzi, come Il fantasma dell’abate, dipinge magistralmente amori e passioni forti, profondamente diversi dal mondo domestico e quasi idilliaco delle opere più note.


Estratto da “Il fantasma dell’abate”


Le due giovani coppie chiacchieravano amabilmente in parti diverse della stanza e Treherne se ne stava seduto da solo, osservandole tutte con occhi che penetravano sotto la superficie e leggevano i desideri nascosti, le speranze e le paure che le governavano. Un'espressione singolare si formò sul suo viso nel momento in cui il suo sguardo si spostò dal volto limpido di Octavia a quello cupo della signora Snowdon.
Appoggiò la testa sulla mano e si immerse nei suoi pensieri, perché stava attraversando uno di quei momenti fatidici che arrivano a tutti noi e che possono forgiare o rovinare una vita. Tali momenti arrivano quando meno li si aspetta a seguito di un incontro inaspettato, uno stato d'animo particolare, una circostanza apparentemente insignificante o una parola di troppo, e spesso il momento è passato prima che ci rendiamo conto della sua presenza, lasciando gli effetti collaterali a farci capire che cosa abbiamo guadagnato o perso.
… Davanti a lui c'era il genio buono e cattivo della sua natura nelle vesti di quelle due donne. Edith Snowdon aveva già provato a esercitare il suo potere e l'incidente lo aveva solo salvato. Octavia, per quanto ne fosse inconsapevole, non mancava mai di risvegliare e stimolare i più nobili attributi di mente e cuore. Un anno trascorso in sua compagnia aveva fatto molto per lui, e lui la amava con uno strano combinazione di passione, riverenza e gratitudine.
Sapeva perché Edith Snowdon era venuta, sentiva che la vecchia attrazione non aveva perso il suo fascino, e sebbene la paura gli fosse sconosciuta, non era contento di vedere quella bella, pericolosa donna. D'altra parte, capiva che Lady Treherne desiderava che sua figlia evitasse lui e sorridesse ad Annon; riconosceva di non avere il diritto di conquistare la giovane, invalido e povero com'era, e una fitta di gelosia gli strinse il cuore mentre la guardava.







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