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martedì 24 luglio 2018

Recensione N5 non è ne un profumo nè un mambo.


Titolo: N5 non è ne un profumo né un mambo
Autore: Katiuscia Girolametti
Genere: Biografia/diario
Pagine: 110
Prezzo: 12,00
Casa editrice: Echos Edizioni
Voto: 8/10












Trama:



Recensione:

Sapete che ho un debole per i libri che parlano di storie vere, quotidiane, di problematiche comuni, di storie che tendono a sensibilizzare e a far capire meglio i disagi che devono affrontare ogni singolo giorno le persone affette da handicap e le loro famiglie.
Ed è proprio questo che fa Katy g, una mamma meravigliosamente forte che però non ha paura di mostrare anche le proprie fragilità mettendo a nudo i pensieri più profondi, le paure e i momenti di sconforto che le capita di avere.
Questo libro, oltre che a presentare al mondo Daniele, il figlio speciale di Katy, si sofferma anche sul ruolo di genitore.
Non è certo facile essere genitore, molti di voi lo sanno bene, ma cosa si prova ad essere genitori di un bambino speciale? Ve lo siete chiesti qualche volta, ne sono sicura.
Ebbene Katy spiazza tutti quanti aprendo il suo cuore e dando la risposta più bella che un genitore possa mai dare ad una domanda come questa: Daniele per lei non è disabile, Daniele è un bambino come tutti gli altri, le sue difficoltà lo rendono unico e speciale e pensa che la vera disabilità sia solo negli occhi di chi guarda a suo figlio come ad un bambino affetto da handicap.
Questo pensiero mi ha davvero commossa e mi ha fatto provare un'immediata ammirazione per questa giovane donna e meravigliosa madre.
Diciamocelo sinceramente, chi è affetto da autismo deve affrontare mille peripezie, problematiche e sfide, ma nessuno ha mai guardato la cosa dal punto di vista di una mamma che vede il proprio figlio scontrarsi ogni giorno con le cose più banali come può essere raccontare la giornata trascorsa, giocare con il fratellino o semplicemente andare a scuola o a fare una passeggiata per la città.
Mi sono sempre chiesta come vedano il mondo queste persone speciali, come percepiscano le cose, ho sempre pensato che in realtà siano semplicemente molto più saggi di noi, che riescano a vedere cose che a noi non sono possibili. In altre parole è come se avessero un super potere.
Ma una mamma come vive la situazione del figlio?
Katy ha saputo raccontare la sua storia con delicatezza e positività, forza e grinta e quindi ne ho tratto solo tantissima forza per affrontare i miei “inutili e microscopici problemi”.
Cari lettori, è di questi libri che il mondo ha bisogno, sensibilizzare le persone non è cosa da poco, ma sopratutto non dobbiamo avere paura della disabilità, non dobbiamo spaventarci ne provare pena per chi ne è affetto, guardiamo le persone con gli occhi del cuore e abbattiamo le barriere del pregiudizio.
Katy g ci insegna che se una mamma non si può e non si deve arrendere, allora dobbiamo farlo anche noi, continuiamo a sperare sempre che il mondo possa progredire e che un giorno si possano trovare nuove cure, nuove pratiche per migliorare la vita, intanto noi facciamo la nostra parte, perché ogni passo, anche piccolo, è già un inizio.


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