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sabato 20 maggio 2017

Recensioni EAH Un mondo meraviglioso+ Mio fratello rincorre i dinosauri

Titolo: Un mondo meraviglioso
Saga: Ever After High
Autore: Shannon Hale
Casa editrice: Nord-Sud Edizioni
Prezzo: € 13,90
Genere: fantasy
Pagine: 320
Voto: 7

Trama:

Gli studenti della Ever After High sono chiamati, ogni anno, a firmare il Libro dei Destini, giurando di seguire la favolosa strada intrapresa dai loro genitori. Con l'arrivo di Raven Queen, però, la faccenda si complica magicamente.
Ormai nessun destino è più al sicuro, nemmeno quello di Apple White, la più reale fra i reali.
Toccherà a Lizzie Hearts, Cedar Wood, Pinocchio, e Madeline Hatter salvare i lori Migliori Amici per Sempre da una maledizione che minaccia di far fare alla scuola – e alle loro vite- una fine per niente lieta.

Recensione:

Finalmente sono giunta alla fine di questa bellissima trilogia per ragazzi, non vedevo l'ora di vedere come sarebbe andata a finire.
Devo ammettere che quest'ultimo volume mi è piaciuto un po' meno rispetto agli altri, mi è sembrato un po' sforzato, come se l'autrice avesse voluto aggiungere per forza un in più alla storia riuscendoci solo a metà.
Ma magari sono io che, dopo aver letto due libri della stessa serie mi sono un po' stancata e volevo proprio cambiare scenario.
Nonostante questo, resta una trilogia magica e davvero molto carina.
Lo stile è sempre scorrevole e leggero, i personaggi sono semplici ma comunque molto differenti tra loro e le situazioni particolari.
Qui però Raven ed Apple spariscono quasi completamente lasciando campo a Lizzie, Cedar e Maddie.
Non che la cosa mi dispiaccia, anzi, però con tutti questi scambi si rischia di fare un po' di confusione, soprattutto per quanto riguarda la pazzerella Maddie, che è l'unica che riesce ad interagire con il Narratore dando il via a buffi battibecchi.
Ho apprezzato sempre di più Maddie e mi è entrata ancor di più nel cuore, è davvero un personaggio simpaticissimo nonostante vaneggi spesso e non riesca a farsi comprendere il più delle volte.
Lei qui diventa molto più di una spalla, cosa che era nei precedenti volumi, ed ha quindi una storia ed un ruolo tutto suo per una volta.
Poi abbiamo Cedar, la burattina figlia di Pinocchio che desidera ardentemente diventare una ragazza vera...e qui ci riesce finalmente ma, sinceramente, alla trama non aggiunge nulla di più e mi ha un po' delusa...speravo in qualcosa di più dalla sua storia personale.
Invece il personaggio di Lizzie, figlia della Regina di Cuori, ha avuto uno sviluppo davvero interessante.
Qui conosciamo la vera Lizzie, una ragazza che per seguire le orme della madre rinchiude i sentimenti dentro di sé, che sta lontana dagli altri finendo per isolarsi, che non si fida di nessuno e che sa solo strillare ordini ed essere sgarbata. Ma in realtà dentro di sé non è affatto come appare. In Un mondo meraviglioso l'eroina è lei, combatte coraggiosamente per salvare le sue nuove amiche, finalmente lascia perdere i consigli stupidi della madre e dimostra una logica e una lucidità davvero fuori dal comune per una meravigliese (abitante del Paese delle Meraviglie).
Mi sono immedesimata in lei per quanto riguarda il rinchiudere i propri sentimenti e cercare di apparire il più forte possibile, per questo mi è piaciuta così tanto.
Un altro personaggio importante è il Narratore stesso che qui entra davvero in contatto con i personaggi (non con tutti) . Io me lo sono immaginato come un uomo sulla sessantina d'anni, capelli bianchi, alto e secco secco, con un naso importante e dal carattere bonario e saggio.
Voi come ve lo immaginate?
Trovo che la Hale sia davvero bravissima ed abbia creato un mondo stupendo abitato da personaggi assolutamente interessanti e bellissimi (andatevi a vedere le foto).
Insomma pollice in su per l'intera trilogia di Ever After High.

Leggetela e ne rimarrete piacevolmente sorpresi.

Titolo: Mio fratello rincorre i dinosauri
Autore: Giacomo Mazzariol
Casa editrice: Einaudi
Prezzo: 16,50
Genere: Introspettivo/diario
Pagine: 174
Voto: 9

Trama:

Ci sono voluti 12 anni perché Giacomo imparasse a vedere davvero suo fratello, a entrare nel suo mondo. E a lasciare che gli cambiasse la vita.

Hai 5 anni , due sorelle e desidereresti tanto un fratellino per fare con lui giochi da maschio. Una sera i tuoi genitori ti annunciano che lo avrai, questo fratello, e sarà speciale. Tu sei felicissimo: speciale, per te, vuol dire “supereroe”.
Gli scegli pure il nome: Giovanni. Poi lui nasce, e a poco a poco capisci che si, è diverso dagli altri, ma i superpoteri non li ha.
Alla fine scopri la parola Down, e il tuo entusiasmo si trasforma in rifiuto, addirittura in vergogna. Dovrai attraversare l'adolescenza per accorgerti che la tua idea iniziale non era così sbagliata. Lasciarti travolgere dalla vitalità di Giovanni per concludere che forse, un supereroe, lui lo è davvero.
E che in ogni caso è il tuo migliore amico.
Con Mio fratello rincorre i dinosauri Giacomo Mazzariol ha scritto un romanzo di formazione in cui non ha avuto bisogno di inventare nulla. Un libro che stupisce, diverte e fa riflettere.

Recensione:

Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi, lui passerà tutta la sua vita a credersi uno stupido.”

Ero sicura che questo libro mi avrebbe conquistata, una storia vera, sentita, vissuta come questa non poteva non piacermi.
Giacomo ci fa entrare nella storia quando ha 5 anni e i genitori comunicano a lui e alle sorelle l'arrivo di un fratellino.
Potete ben immaginare come sia felice, finalmente avrà qualcuno con cui giocare, con cui fare la lotta, giocare con le macchinine, combinare marachelle e vivere mille avventure. Finalmente non sarà l'unico maschio (escluso il papà) della famiglia e assapora la libertà: ora non sarà più in minoranza, non sarà più costretto a guardare cartoni animati per femmine, o mangiare quel che scelgono le sorelle.
Qualche mese dopo i genitori scoprono che il nascituro è affetto dalla sindrome di Down e ai figli dicono che il loro fratellino sarà “speciale”.
Ma si sa che i bambini hanno una fervida fantasia e nella testa di Giacomo, il fratellino, comincia a prendere le sembianze di un supereroe, quindi passa giornate intere a cercare di indovinare quali poteri avrà, se sarà forte come Hercules, se sarà agile e veloce come un ghepardo, se sarà super intelligente...cose così.
Tutto procede bene fino a quando Giovanni nasce, da subito agli occhi di Giacomo qualcosa non torna: il piccolo ha gli occhi dal taglio orientale o alieno se vogliamo, la nuca piatta e i piedi mostrano le ultime due dita completamente attaccate l'una all'altra. La sensazione che qualcosa non vada si impossessa della sua giovane mente.

Giovanni è Giovanni. Non la sua sindrome. Lui è se stesso, ha un carattere, dei gusti, dei pregi e dei difetti. Come tutti noi.”

Col passare del tempo le difficoltà di Giovanni vengono a galla, il piccolo non cammina, non parla, ha grosse difficoltà a digerire il cibo e l'unico modo che conosce per giocare consiste nel lanciare tutto ciò che gli capita fra le mani.
Interagire con lui non è facile e l'idea del fratello supereroe comincia a vacillare.
Crescendo Giacomo viene a conoscenza del reale motivo dei comportamenti di Giovanni, ha la sindrome di Down e ciò vuol dire che non farà mai le cose che Giacomo pensava.

Giovanni era come un pacchetto di caramelle tutte diverse, finché non le hai finite non sai qual'è la più buona.”

Ed è proprio questo che, durante l'adolescenza di Giacomo, fra loro si crea un muro che pare invalicabile.
Devo ammettere che a questo punto mi sono irritata, non riuscivo a leggere certe cose, non capivo perché Giacomo si vergognasse di dire agli amici che aveva un fratello diversamente abile.
Ho provato un dolore quasi fisico leggendo che non riusciva nemmeno a difenderlo dai bulletti perché, così facendo, avrebbe potuto essere scoperto e riconosciuto come il fratello del ragazzino Down.
Credetemi ho fatto molta fatica a comprendere, nonostante questo ho cercato di aprire la mente e sono giunta alla conclusione che non tutti reagiamo allo stesso modo di fronte a ciò che ci spaventa.
In realtà sono convinta che Giacomo avesse solo paura, paura di lasciar entrare Giovanni nel suo cuore, paura di perderlo, paura di vedere le cose sotto un altro aspetto.

Succederà che Giovanni se ne andrà. E quando succederà, io sarò comunque felice. E ogni lacrima sarà un ricordo. Ogni ricordo un sorriso. Il punto è che lui non può sparire. Ormai Gio è nell'aria, nell'acqua, nella terra, nel fuoco. È in mezzo a noi, è dentro di noi. Ogni posto in cui mette piede cambia irreversibilmente. Quando non ci sarà più sarò dispiaciuto di una cosa: che non lo hanno conosciuto tutti.
Se non ci sarà più cercherò per viale dei Castagni la sua ombra, come faceva lui. Se non ci sarà più abbraccerò ogni persona, chiunque sia, come faceva lui. Se non ci sarà più ballerò con i suoi dinosauri. E lì, nel mesozoico, tra un diplodoco e un T-Rex, ci sarà lui ad aspettarmi, per sempre.
Mio fratello, che rincorre i dinosauri.”

Lui scrive di aver provato vergogna e paura di non essere accettato dagli amici, aveva il terrore di essere preso in giro e ha pensato che nascondere il fatto di avere un fratello speciale fosse l'unica soluzione possibile.
Capisco che i ragazzini a quell'età hanno la presa in giro troppo facile e non è semplice nella nostra società attuale trovare persone che abbiano la maturità adatta per capire la diversità.

Si, ho avuto un periodo in cui mi tiravano addosso i banchi e le sedie e i libri. Dicevano mostro, idiota, handicappato, scimmia, mi volevano male. Se solo avessero saputo...che grazie a loro cominciai a piacermi. Cominciai a ringraziare Dio per non avermi fatto come quelli che mi prendevano in giro. A loro è andata peggio: sono nati senza cuore. Arrivai persino a ringraziarlo per quel cromosoma un più.”

Per fortuna il cuore di Giacomo è grande e, ogni volta che fa un torto a Giovanni, ne porta le conseguenze: un profondo senso di colpa che lo divora.
Sono proprio gli amici che riescono ad aprirgli la mente e a fargli capire che Giovanni non ha nulla che non va, che non si deve vergognare di lui.
E finalmente Giacomo si lascia andare, inizia a vedere Giovanni, a vederlo veramente, nella sua completezza.
Ed è allora che la storia si fa dolcissima e toccante.
Giovanni con la sua innocenza, il suo affetto e il suo essere speciale riesce finalmente a conquistare il cuore del fratello maggiore e non solo.
Il bambino è come una ventata di aria fresca per chiunque lo incontri, è bellissimo leggere certi passaggi in cui Giacomo osserva il fratello e inizia ad apprezzare i suoi comportamenti buffi, la sua esuberanza e il suo modo di vedere cose che a noi sono spesso precluse.
Giovanni sa come vivere, e vive tutto appieno, è capace di vedere le cose nella loro completezza, il modo che ha di notare i piccoli dettagli è meraviglioso e denota una certa saggezza secondo me.
Questo libro fa veramente capire come le persone affette da questa sindrome siano in realtà molto più saggi di noi alle volte, hanno una sensibilità che va oltre alla nostra e riescono davvero ad essere liberi, fanno quello che passa loro per la testa senza trattenersi, vivono tutto a 360 gradi.
Insomma lettori, questo libro entra nella mia top dei libri più amati, è molto simile a Melody, un altro dei miei libri preferiti e mi ha aiutato a capire meglio queste meravigliose persone.
Inoltre mi ha fatto venire in mente un ragazzo che ha la stessa sindrome e che ho conosciuto quando ero bambina, il ricordo che ho di lui è molto dolce, ricordo la sua affettuosità, la sua allegria, e la sua voglia di essere indipendente.
Sono persone straordinarie e noi tutti dovremmo fare in modo che non vengano mai e poi mai screditati o derisi o penalizzati. Non ci rendiamo nemmeno conto delle cose che ci possono insegnare.
E Giacomo, col tempo lo ha capito ed ora vede ciò che realmente è Giovanni: un supereroe.

Mamma lava, stira, pulisce, mette in ordine, cucina; e le poche volte che rientrando da scuola non troviamo il pranzo pronto in tavola è comunque pronto nel frigo o nel forno o nella pentola. Mamma è un'imprenditrice. Investe ogni giorno su di noi. Non investe soldi, ma tempo, ore, secondi. Vita.”




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