Titolo:
Pensieri di uno spaventapasseri
Autore:
Carlo Marongiu
Casa
editrice: autopubblicato
Prezzo:
€ 6,00
Genere:
Biografia e raccolta di pensieri
Pagine:
155
Voto: 7
Recensione:
Questo
libro non è molto famoso ed io non l'avevo mai visto prima che una
mia amica me lo regalasse.
Laura,
che mi conosce già bene, sa che ho un debole per le storie
tormentate e drammatiche e quale libro migliore di questo?
Appunto.
È
una biografia, la biografia di Carlo Marongiu o meglio, la raccolta
di pensieri, quei pensieri che non può più esprimere a parole.
Carlo
è affetto da S.l.a, una malattia bruttissima che provoca la paralisi
completa dell'organismo lasciando intatte le facoltà mentali.
E
questa è la storia del decorso della sua malattia, il calvario di
perdere completamente il controllo sul proprio corpo, l'impossibilità
di comunicare se non attraverso lo sguardo.
Per
fortuna Carlo è uno che non si arrende ed è riuscito, con tempo e
pazienza, a dare vita a questa bellissima raccolta di pensieri.
Alcuni
sono gioiosi, altri cupi, altri tristi, altri intensi, alcuni leggeri
e altri commoventi, altri venati d'amore e altri ancora intrisi di
rabbia.
Sicuramente
è un libro che lascia qualcosa di significativo al lettore e lo fa
emozionare prendendolo per mano e accompagnandolo nella vita
dell'autore, una vita per nulla semplice.
Carlo
mi ha fatto molto riflettere sulla mia vita, lui è una persona molto
forte e positiva, è riuscito a trovare il lato positivo in qualcosa
che mai si direbbe positiva, combatte giorno dopo giorno senza
mollare mai contro un mostro che lo sta divorando e io lo ammiro
moltissimo per questo, nella sua situazione non so proprio cosa
farei, lo ammetto.
Nonostante
però non voglia piangersi addosso, dal narrato viene fuori la
profonda rabbia, il dolore accecante e la sensazione di essere un
peso per la famiglia che mi spezza il cuore.
Insomma
lettori, questo è un libro da leggere solo se siete in grado di
affrontare il reale dolore senza farvi travolgere dalle emozioni.
Ringrazio
ancora la “mia” Laura per il bellissimo regalo, se non ci fossi
tu mi perderei un sacco di libri interessanti!
Frasi
tratte dal libro:
La
mia speranza è che coloro che leggeranno questi pensieri possano
trovare qualcosa di buono, un aiuto concreto per affrontare e
combattere le difficoltà che la vita ogni giorno ci para davanti.
Ho
sempre pensato e lo penso ancora che la vita vale sempre e comunque
la pena di essere vissuta.
Le
sofferenze più grandi che mi ha dato la malattia sono le
umiliazioni.
Davanti
a ognuno di noi c'è sempre una strada che porta alla meta.
Il
presente è un soffio di vento che arriva dal futuro e subito finisce
dietro di noi in una piccola valle grigia che è il passato.
Titolo:
La
ragazza del buio
Autore:
Anna
Lyndsey
Casa
editrice: Garzanti
Prezzo:
€ 16,90
Genere:
biografia
Pagine:
208
Voto:
6
Trama:
Chi
non ha mai avuto paura del buio? Da bambina, Anna riusciva ad
addormentarsi solo guardando le stelle illuminare la notte più
profonda. Non sapeva che il buio sarebbe diventato il suo più grande
amico. La sua salvezza, la sua speranza, la sua stessa vita. Anna è
una ragazza come tante. Ama il cielo azzurro, il vento tra i capelli,
il profumo del mare d'inverno. Ama Pete, il ragazzo che ha appena
conosciuto. Ma un giorno tutto cambia. Anna sta lavorando come sempre
al computer quando improvvisamente sente la sua faccia bruciare di un
dolore insostenibile. I vestiti non riescono a proteggerla. La pelle
di tutto il suo corpo non sopporta il contatto con un solo raggio di
luce. Prima il computer, poi le lampade dell'ufficio, infine il sole.
La diagnosi non le lascia scampo: una rara forma di allergia alla
luce. Non c'è modo di curarla, Anna può solo lenire il dolore
vivendo completamente al buio, isolata nella sua stanza. Eppure,
quella che sembra una condanna alla solitudine e all'infelicità
diventa l'occasione per una nuova vita. Una vita fatta di colori
diversi da quelli che possiamo immaginare. Più vividi, più amati.
Una vita fatta delle parole dei libri che ascolta e che disegnano
l'oscurità di forme sempre nuove. Una vita piena di amore, quello
per Pete, l'uomo che ha deciso di rimanere accanto a lei. L'uomo che
la ama di un amore ogni giorno più forte, nonostante le difficoltà.
Perché il loro abbraccio può illuminare anche la più buia delle
notti.
Recensione:
Leggere
un libro che parla di malattia è sempre una sfida, non è una di
quelle letture leggere che si fanno tanto per fare. Chi sceglie di
leggere un libro come questo deve essere preparato ad affrontare la
sofferenza e l'angoscia che esso può provocare.
Detto
questo io sono ormai abituata a leggerne, mi piace saperne di più su
malattie che non conosco e, solitamente, sono storie che lasciano un
segno.
Ho
detto solitamente perché, nel caso di La ragazza del buio, a me non
ha lasciato quasi nulla.
Di
per se la malattia è rara e molto particolare ma l'autrice non
scende mai in particolari specifici, avrei preferito saperne molto di
più, lo ammetto.
Mi
rendo conto che, per essere un libro, doveva contenere una serie di
ricordi e situazioni, doveva essere una sorta di diario, ma avrei
comunque voluto qualche approfondimento su questa malattia così
particolare.
Anna
è una ragazza pragmatica ed io non sono riuscita a immedesimarmi in
lei, non mi sono sentita vicina ne coinvolta, la sua storia non mi ha
trasportata come invece hanno fatto altre in precedenza, che mi hanno
sconvolta e lasciata sofferente.
Devo
inoltre ammettere che ho fatto molta fatica a procedere con la
lettura, benché sia formato da poche pagine ci ho messo una
settimana intera a finirlo, lo stile è pesante a parer mio e alcuni
“eventi” li trovo inutili e fuorvianti.
Non
voglio certo fare un attacco a questa ragazza che ammiro molto per la
forza e la determinazione con cui combatte la malattia da cui è
affetta, però sinceramente ho trovato il suo libro pesante e
talvolta noioso.
Ovviamente
è un parere personale quindi prendetelo per quello che è, il
pensiero di una lettrice qualunque.
È
strana anche la storia d'amore fra Pete e Anna, a volte ho avuto
l'impressione che l'autrice non volesse soffermarsi troppo sul fatto
che la malattia potesse essere un problema tra loro.
Non
che lo fosse, però penso che non sia stato facile ne per lei ne per
lui affrontare una situazione del genere.
Ho
preso in simpatia questo Pete che io immagino allampanato, un po'
pallido e con la stessa faccia di Pete Doherty...forse per il nome,
chissà, me lo sono subito immaginato così.
Mi
piace molto come cerca di rendere la vita di Anna un po' più serena,
mi piace il suo discreto modo di amarla.
Nonostante
stia dipingendo un quadro piuttosto brutto di questo libro, non me la
sento di bocciarlo, penso che le biografie non debbano mai essere
bocciate, chi può decidere che una vita non è abbastanza
interessante?
Non
io di sicuro.
Per
questo motivo si aggiudica un 6, non potevo dargli di più, è stata
pur sempre una lettura pesante che ho fatto veramente fatica a
portare a termine.
Mi
spiace perché avevo fatto grandi progetti su questo libro e invece
mi ha delusa.
Frasi
più belle tratte dal libro:
Ogni
libro ha bisogno di tempo per depositarsi nella mia mente, per essere
digerito come un pasto di diverse portate. Mi sembra di mancare di
rispetto ai personaggi se passo velocemente ad un altro: dopotutto ho
trascorso ore intere in loro compagnia, ho appreso le loro vicende,
ho assistito a momenti significativi delle loro vite.
Il
mio corpo è intrappolato nell'oscurità, ma dietro le mie palpebre
chiuse c'è colore, suono e movimento.
Il
mio corpo ha imparato a non gridare, a non singhiozzare o a non
agitarsi. Però il mio spirito mulina come il vento, si gonfia come
la pioggia. La furia all'esterno richiama la furia all'interno.
In
mia madre vedo l'origine di parti di me stessa, ma anche elementi
tanto lontani da lasciarmi perplessa.
L'amicizia
si pianta come un piccolo seme discreto e con il tempo getta radici
profonde che ti avviluppano il cuore. L'amicizia, quando finisce,
avvizzisce silenziosamente, c'è sempre la speranza che rinasca. Solo
dopo che il tempo è passato riconosci che è morta, e, per anni a
venire, continui a strapparti dal petto le radici secche.
Con
la lettura immergo la mia mente in vite diverse, costringendola ad
uscire dalla mia.
Le
storie che leggo sono la mia finestra sul mondo.
Il
futuro era ancora una pagina bianca, con le parole ancora da
scrivere.
I
miei pensieri si rivolgono alla bambina che ero, ignara del futuro,
piena di speranze e sogni folli.