Titolo: Gli occhi neri di Susan
Autore: Julia
Heaberlin
Prezzo: €
12,00
Genere:
Thriller
Pagine: 328
Voto:
8
Trama:
Tessa
Cartwright, 16 anni, viene ritrovata in un campo del Texas, sepolta
da un mucchio di ossa, priva di memoria.
La
ragazza è sopravvissuta per miracolo a uno spietato serial killer
che ha ucciso tutte le altre sue giovani vittime per poi lasciarle in
una fossa comune su cui crescono delle margherite gialle. Grazie alla
testimonianza di Tessa, però, il presunto colpevole finisce nel
braccio della morte.
A
quasi vent'anni di distanza da quella terrificante esperienza, Tessa
è diventata un'artista e una mamma single. Una fredda mattina di
febbraio nota nel suo giardino, proprio davanti alla finestra della
camera da letto, una margherita gialla, che sembra piantata di
recente. Sconvolta da ciò che evoca quel fiore, Tessa si chiede come
sia possibile che il suo torturatore, ancora in carcere in attesa di
essere giustiziato, possa averle lasciato un indizio così esplicito.
E se avesse fatto condannare un innocente? L'unico modo per scoprirlo
è scavare nei suoi dolorosi ricordi e arrivare finalmente a mettere
a fuoco le uniche immagini, nascosti per tanti anni nelle pieghe
della memoria, che potranno riportare a galla la verità...
Recensione:
Ho
sentito tanto parlare di questo thriller psicologico nei vari blog e
mi è venuta la curiosità di leggerlo.
Per
fortuna una mia amica l'ha acquistato ed io me lo sono fatto
prestare.
Lo
ammetto, ho fatto un po' fatica ad ingranare, la prima parte mi è
risultata un po' pesantuccia e poco interessante. I continui passaggi
tra passato e presente mi facevano perdere il filo obbligandomi a
tornare indietro qualche volta a causa della mia pessima memoria.
Se
con la prima parte ho fatto fatica, con la seconda sono andata come
un siluro, la storia è entrata nel vivo e mi ha catturata
completamente, impedendomi di staccarmi fino alla terza parte che ho
letteralmente divorato.
La
terza parte è, a parer mio, la migliore, si svelano finalmente tutti
i segreti che aleggiano fin dalle prime pagine, si scopre
l'assassino, e si ha una bella sorpresa riguardo un determinato
personaggio.
Non
leggo molti thriller ma devo dire che, se ne troverò altri così
belli, potrei trovarmi a leggerne più spesso visto che comunque come
genere mi prende abbastanza.
Quest'autrice
è molto brava, ha uno stile particolare che a me non sempre ha
convinto ma che, nell'insieme, mi ha convinto a leggere qualcos'altro
in futuro, inoltre ha dato una vera personalità ai personaggi, dal
primo all'ultimo, è stata attenta a rendere il tutto così reale che
non mi sarei stupita se fosse stata una storia vera.
Io
sicuramente non sarei mai capace di tirare su una storia così
intricata senza fare errori, dimenticanze e collegando tutto
abilmente.
Il
mio personaggio preferito è sicuramente Lydia, che con la sua acuta
intelligenza e la sua “stranezza” mi ha totalmente catturata,
sono proprio questi i personaggi che mi rimangono nella mente a vita.
Tessa
sicuramente è un ottimo personaggio ma, a mio parere, meno complesso
dell'amica.
Il
finale mi ha lasciato a bocca aperta, io non sono molto intuitiva per
cui finisco sempre per non capire fino all'ultimo chi è l'assassino,
anche se qui non si capisce proprio bene...non posso dirvi altro
senza spoilerare per cui mi zittisco.
Sappiate
solo che vale i 12,00 € del libro.
Non
poteva non esserci un ultimo tocco di mistero visto l'intero
svolgimento della storia.
Insomma
sto tessendo le lodi di questo libro lettori e ve lo stra consiglio
se amate i thriller ben scritti e che vi faranno scervellare notte e
giorno finché non sarete arrivati all'ultima pagina.
Sono
d'accordo con chi lo definisce il libro del momento.
Si
sarebbe meritato anche 9 come voto, non fosse per la prima parte che
mi ha un po' affaticato, peccato, comunque 8 è un bel voto tutto
sommato.
Le
frasi più belle tratte dal libro:
I
ricordi non sono spazzatura, non marciscono.
Ero
cieca ma sentivo benissimo, e nessuno ci faceva caso.
Titolo: Volevo
essere una gatta morta
Autore: Chiara
Moscardelli
Prezzo: €
6,90
Genere:
Romanzo
Pagine: 215
Voto:
8
Trama:
“La
gatta morta non prende la macchina da sola la sera, non si concede al
primo appuntamento, neanche al secondo e forse nemmeno al terzo,
finge pudicizia, è misteriosa ma con bisogno di protezione, le pesa
la borsa, si fa desiderare, scappa invece di inseguire (senza
prendere in considerazione la spaventosa eventualità che tormenta le
non gatte morte: e se scappo e nessuno mi insegue?) e naturalmente
vince sempre.”
Recensione:
Questo
libro mi ha colpito da subito, forse per il colore sgargiante e
allegro della copertina, forse per l'immagine buffa in primo piano,
forse per la trama, forse per il numero ristretto di pagine, forse
per l'argomento spinoso ma ironico che tratta.
Non
vedevo l'ora di leggerlo e, infatti, non è rimasto a prendere
polvere sullo scaffale per troppo tempo, l'ho letto quasi subito.
Non
mi ha per niente delusa, è superato le mie aspettative facendomi
divertire da pazzi ma anche riflettere su alcuni aspetti del mondo
sia femminile che maschile.
Incredibile
il fatto che in alcune cose mi sia ritrovata perfettamente in
simbiosi con la protagonista. Purtroppo molte fanno quegli stessi
errori ma, alla fine, l'unica cosa importante è crescere e imparare
dagli errori.
Da
anche un ottimo insegnamento a tutte le persone insicure che si
“svendono” al miglior offerente.
Bisogna
imparare ad amare se stessi prima di essere capaci di amare gli altri
e questa è una lezione molto importante. Non dovremmo mai lasciare
che qualcuno ci usi solo perché abbiamo paura di perderlo, dobbiamo
pretendere rispetto, amore e sincerità, chi non è capace di darci
questo non ci merita. Dobbiamo solo capirlo.
Nonostante
l'argomento spinoso la Moscardelli è riuscita a rendere il tutto
leggero e, quella vena di ironia, è la chiave del successo che ha
avuto.
Non
vedo l'ora di leggere qualcos'altro di questa meravigliosa autrice.
Non
è una lettura impegnativa e trovo sia perfetta per l'estate, periodo
caldo in cui non si ha molta voglia di cose complicate e intricate.
Davvero
bell'acquisto di cui non mi sono affatto pentita.
Le
frasi più belle tratte dal libro:
Avete
mai la sensazione di essere tutte sbagliate? Io, per esempio, devo
essere nata sotto una cattiva stella. Fin da bambina mi sentivo
sempre al posto sbagliato nel momento sbagliato. Un senso di
inadeguatezza al quale ancora non mi sono abituata.
Credo
che gli incontri nella vita non avvengano mai per caso.
Se
fossi nata gatta morta, la mia vita sarebbe stata diversa.
Le
gatte morte sono geniali. Dietro la loro apparente passività si
nasconde una forza, un'aggressività senza pari, sono burattinaie che
muovono i fili di marionette inconsapevoli. Gatta morta si nasce,
non si diventa.
All'epoca
pensavamo che viaggiare fosse un po' dimenticare. Partire per non
tornare più, per rifarsi una vita da un'altra parte con la speranza
di trovare in un altro paese quello che non si era riusciti a trovare
nel proprio.
Come
si fa a perdere una persona che non si è mai avuta?
Quello
che non abbiamo riesce sempre a rovinare quello che abbiamo.
Non
c'entra nulla il fatto di sentirsi belle o meno. Io ho paura di
amare, ne sono terrorizzata. La paura di essere un giorno abbandonata
è più forte di qualsiasi altra cosa. Se sei sola non puoi essere
lasciata. I sentimenti forti indeboliscono, ti rendono fragile e
facilmente attaccabile.
Devo
ricominciare da capo. L'ho già fatto molte volte e continuerò a
farlo.
Cari lettori, per oggi il post è concluso, spero che i libri vi possano interessare.
ci leggiamo domani con un bel tag, vi annuncio che mi sono divertita tantissimo a farlo.
Un bacione da Il mondo di Cry.